La società moderna è in continua evoluzione, e per poter competere bisogna stare al passo con i tempi, serve una classe dirigente preparata e flessibile in grado di interpretare i reali problemi che affliggono i cittadini. In tutta sincerità non credo che la nostra abbia i requisiti appena citati, arruffona confusa e a volte disonesta, fa del nostro paese un colabrodo alla merce dei poteri forti e ci rende ridicoli agli occhi del mondo intero.
In un contesto come il nostro, dove 4 milioni e mezzo di cittadini gallegiano in un mare di fango, dunque: sulla soglia della povertà assoluta, la priorità per i media è la zizzania interna al PD, rende bene l’idea del nostro reale valoro politico. Nessuno ha ancora capito che per incidere a livello europeo, bisogna essere autosufficienti e in grado di autogestirsi, noi purtroppo siamo al di sotto della sufficienza, e questo ci porta ad essere la mediocrità dei così detti paesi altamente industrializzati.
Per capirci proviamo a fare un esempio: Signore e signori, qui s’ignora il SIGNORAGGIO…. Forse non sapete che Bankitalia e BCE sono private S.P.A. che per stampare una banconota da 5 a 500 euro spendono sempre 30 centesimi in carta, inchiostro, manodopera e distribuzione.
Ad esempio: una banconota da 100 euro costa 30 cent. ma viene prestata allo stato a 100 più tasso di sconto del 3% tolti i 30 centesimi, la BCE si intasca 102.70 netti e senza pagare le tasse. Questo è il SIGNORAGGIO e vale su ogni banconota. Ora sapete chi comanda il mondo, o forse lo sapevate già… anche se questi ipotetici 100 euro ve li siete guadagnati con sudore, e li spendete per il loro valore nominale, non sono veramente vostri, lo stato dovrà restituirli al loro vero padrone: il cosiddetto GRASSO BANCHIERE. Ecco a cosa servono le tasse… Allora mi chiedo: perché lo stato non se li stampa da solo? Non c’entra l’inflazione, ma perché i politi si sono venduti da sempre la nostra SOVRANITÀ MONETARIA….TV.
Giornali e i professori non parlano perché “servi” dei politici e delle banche! Ritengo la mia modesta considerazione una problematica che ognuno dovrebbe tenere in considerazione. Chiudo il discorso nazionale e provo brevemente ad analizzare la circoscrizione estera, principalmente quella europea, sarò ripetitivo ma è necessario, CGIE e COMITES: partiamo dal primo, organismo istituzionale che dovrebbe tutelare e salvaguardare i diritti degli italiani all’estero, lo fa? Assolutamente no.
Organismo ormai vecchio ed in avanzato stato di decomposizione, definito ormai da tempo oggetto volante non identificato, dove non si capisce cosa sia a cosa serve, ma soprattutto si elegge in modo poco chiaro, a dire il vero forse ce una spiegazione plausibile del suo reale stato di servizio, mi spiego meglio o cerco di farlo: Il CGIE altro non è che un materazzo di atterragio per i trombati alle consultazioni nazionali, infatti: chi non accede alle rosse poltrone di palazzo Chigi viene dirottato nel CGIE, è un contentino per i burocrati dei vari partiti. Detto questo, credo che la sua eliminazione sia un dovere morale prima che istituzionale, non è gratis e pesa sulle spalle dei contribuenti.
Passiamo ai COMITES: Essendo ben radicato nel territorio, potrebbe essere di grande utilità alla comunita italian all’estero, chiaramente ci sarebbe bisogno di una ristrutturazione ƒcompleta, ad esempio: trasformarlo da propositivo ad esecutivo con poteri di gestione di danaro pubblico, questo dovrebbe avvenire in piena sintonia con i vari consolati.
Per arrivare a questo si rende necessario l’abolizione della circoscrizione estera, che a sua volta non ha mai realmente inciso sulla vita politica degli italiani all’estero.
Fare in modo spudorato gli interessi partitici e non quelli della comunità la rende un peso, quando dimostreranno la maturità di capire il loro compito se ne potrà riparlare. Scomparso il Giaguaro, polverizzato l’Abetino, forse è arrivato il tempo che VOLANO LE AQUILE.
Francesco Giorno
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