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Elezioni Comites 2015

Comites: La Signora Di Bella e il Professor Petta

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Nella vita c’é sempre qualcuno che non digerisce le critiche, dicendo che ama solo quelle costruttive. Le critiche che non piacciono sono sempre dannose, quelle invece che piacciono sono sempre costruttive… A me sembra che questo qualcuno scambi spesso i complimenti per critiche costruttive, e le critiche per insopportabili insulti.

Per far sì che si possa migliore l’operato dei Comites in meglio, le critiche servono. Da qualunque parte vengano. Da come si esprime la signora Di Bella, pare che solo alcuni possono criticare, altri non ne hanno diritto… Magari solo perché sono insegnanti. Cosa c’entrano gli articoli di Gerardo Petta con il fatto che è insegnante? Non capisco, visto che è insegnante tutte le colpe del mal funzionamento della scuola italiana sono sue? A quanto ricordo, quando insegnava a Lucerna, ragazzi e genitori erano più che felici del suo lavoro.

Non mi risulta abbia insegnato nel canton Vaud, quindi in base a cosa è colpevole e non può permettersi di criticare? Solo per il fatto di essere un (buon) insegnante mi pare poco. La prego signora Di Bella, mi faccia capire, perché mai Petta non può criticare l’operato del Comites di Zurigo degli ultimi dieci anni (che conosce), mentre lei chiama in causa Petta sulle tragedie (reali!) della scuola senza conoscerlo?

La Signora Di Bella lascia intendere col suo articolo che non c’è tanta voglia di collaborare affinché avvengano realmente dei cambiamenti, quindi se la prende con Petta che indica il problema invece che con il problema.  La colpa è del dito di Gerardo Petta, non della Luna.

Mia cara Signora, i signori e i cavalieri che il professor Petta critica giustamente, sono in scena da tanti e troppi anni e le uniche cose che sono riusciti a fare crescere é solo il numero dei voti dei loro partiti; con questa politica esclusivamente di partito hanno rovinato quel poco che eravamo riusciti a costruire, quindi l’affidabilità di queste persone é uguale a zero. La signora Di Bella se ne dovrà fare una ragione, tutti possono essere criticati in democrazia, chiamare in causa invece un insegnante senza conoscerlo e ventilare fra le righe che si debba occupare solo dei mali della scuola (quasi fosse colpa sua) potrebbe rammentare uno strano

venticello, il famoso venticello di Rossini, anche se sono sicuro non fosse questa la sua intenzione.

Faccio i miei auguri al Professor Petta, che ho avuto la fortuna di conoscere quando insegnava a Lucerna, e spero che la Lista 3, la lista Associazioni Italiane in Svizzera, riesca a portare nel Comites di Zurigo e Lucerna i cambiamenti necessari per il bene della collettività.

Rocco De Luca – Libero Cittadino

 

 

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1 commento

Betta in Pedrazzoli Alessandra 10 April 2015 at 16:22

Egregio Signor De Luca

Non Le sembra che la Sua analisi della lettera della Signora Di Bella sia alquanto faziosa?
Lei stesso – cito “Libero Cittadino”, scrive: “spero che la Lista 3, la lista Associazioni Italiane in Svizzera, riesca a portare nel Comites di Zurigo e Lucerna i cambiamenti necessari per il bene della collettività.”
L’intento ch’io ho letto nella lettera della signora Di Bella era quello di sottolineare che sotto elezioni Comites il “fair play” è venuto a mancare.
Cordialmente,

A. Pedrazzoli

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