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16 May 2024
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Cronache di vita, società e cultura

Emilie Kempin-Spyri: una di noi

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Venerdì 14 giugno l’emancipazione femminile sarà ricordata in tutta la Svizzera con lo “sciopero delle donne”. Il riscatto dalla condizione di genere anche da noi conta numerose storie da tramandare alle giovani generazioni: perché non dimentichino. Un esempio ce lo ricorda la produzione teatrale in scena domani presso la Università della Svizzera Italiana di Lugano e dal titolo “Una Emilie Kempin-Spyri, tutte Emilie”. La breve esistenza della protagonista si consuma in epoca ottocentesca, per trasformarsi in un riscatto postumo ma ormai tardivo. Emilie Kempin-Spyri è stata la prima giurista elvetica. Più precisamente: la prima donna in Svizzera e in Europa a conseguire nel 1887 un dottorato in diritto. Avrebbe potuto essere l’inizio di una brillante carriera forense ed anche accademica. Non fosse intervenuto il divieto ad esercitare emesso dal Bundesgericht di Losanna, che giudicò le sue pretese “ebenso neu als kühn”: singolari ed imprudenti. Ad Emilie Kempin-Spyri non restò che emigrare negli Stati Uniti ed avviare una scuola per la formazione di giovani avvocatesse. Ma anche questa si rivela una iniziativa troppo in anticipo sulla morale dell’epoca. Tornata nella Confederazione, Emilie Kempin-Spyri chiese più volte alla Universität Zürich che almeno le consentissero l’insegnamento accademico. Una autorizzazione le verrà accordata. Ma solo in via eccezionale e per consentirle un minimo di guadagno. Emilie Kempin-Spyri trascorre l’ultimo decennio della sua breve esistenza a domandare di esercitare anche la professione legale. Tutto inutile. Si spegnerà a Basilea. A soli quarantotto anni. Sconfitta nell’impegno professionale. Indebolita da una vita di stenti. Stroncata da un male incurabile. Ma il suo esempio lascia una traccia nella coscienza sociale. Nel 1898 il Canton Zurigo finalmente permette l’esercizio della pratica forense anche alle donne. La prima a beneficiare della nuova legge è una delle allieve di Emilie Kempin-Spyri: la zurighese Anna Mackenroth, che difenderà il diritto ad un reddito minimo per tutte le categorie in difficoltà economica, specie le famiglie monoparentali composte da madre e figli. Una targa commemorativa a immortalare l’impegno di Emilie Kempin-Spyri per l’eguaglianza di genere sarà inaugurata presso la Bibliothek des Rechtswissenschaftlichen Instituts di Zurigo. Ma solo nel 2009. A più di cent’anni dalla scomparsa della giurista. Un’ultima annotazione. Emily Kempin-Spyri è stata nipote di un’altra concittadina svizzera, famosissima per un suo personaggio letterario femminile. Celebrato a livello internazionale quanto, se non più, di Guglielmo Tell. Ci riferiamo alla scrittrice Johanna Spyri: l’autrice di Heidi. Uno dei capolavori mondiali della letteratura per l’infanzia. Storie di donne. Storie di noi. Storie di tutti.

Nicoletta-Lea Tomei

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