Dicono che negli ultimi anni la gente si disinteressi dalla politica. Prevedere i risultati elettorali diventa esercizio sempre piu’ difficile. Perché? Probabile causa: la esplosione delle fake news, le frottole informatiche, lo spam informativo che ultimamente ha impestato anche la comunicazione politica. Non c’è antivirus che ci salvi. Le fake news prima si ascoltano. Poi ci irritano. Infine si ignorano. E puniscono: creando incontrollabili crisi di rigetto. Oggi a che punto siamo? Ce lo spiega MARCELLO FOA nel suo libro “GLI STREGONI DELLA NOTIZIA”, appena pubblicato da Guerini & associati. Nell’ultimo decennio lo spam nella comunicazione politica si è sofisticato oltre ogni previsione. E probabilmente anche oltre ogni tolleranza, come ci ricorda il recentissimo scandalo collegato a Facebook. Sino a qualche anno fa le fake news non esistevano. Al massimo esistevano tecniche per condizionare i media. Ma la stampa internazionale ha la memoria corta. Anzi: cade sempre negli stessi errori, dimenticando i condizionamenti in cui è appena caduta. E gli spin doctors, gli stregoni della notizia da cui il titolo del libro, dilagano e condizionano. Matteo Renzi è il caso piu’ recente di personaggio politico italiano che, con una sapiente campagna, ha sedotto l’elettorato con una propaganda informativa studiata a tavolino. Come è andata a finire lo sappiamo tutti: dopo un grande interesse iniziale, quando le promesse venivano presentate come “cose fatte”, nel momento in cui alle parole non sono seguiti i fatti, il condizionamento della pubblica opinione si è ritorto come un boomerang e il destino politico di Renzi ne ha pagato le conseguenze. In Svizzera come siamo messi? Bene, per fortuna. La manipolazione politica è efficace nei paesi grandi. Non da noi, piccola nazione. Qui l’elettorato verifica subito se le promesse sono state mantenute. Inoltre, siamo un paese quadrilingue: manca un giornale che possa imporsi sulle istituzioni in tutto il territorio. Quindi: siamo lontanissimi da quanto accade in Italia, negli USA o in Francia. Specie in questi paesi gli esperti avvertono che gli stregoni della informazione sanno far convivere due tipi di informazione legittimi sinché separati. Da un lato: la normale comunicazione politica. Dall’altro: la comunicazione funzionale, prodotta per un chiaro obiettivo. Facciamo qualche esempio. Nicholas Sarkozy: si è dovuto preparare sei anni per consolidare quella immagine presidenziale che poi lo ha portato a vincere. Cambiano i tempi. Ma non i metodi, e neppure i risultati. All’attuale presidente Francois Macron, sono bastati poco piu’ di dodici mesi per creare attorno alla sua figura non solo un partito ma anche quella aspettativa di “novità” politica che solo lui avrebbe potuto soddisfare. In entrambi i casi si è assistito ad una coabitazione fra attività politica e di preparazione ad un obiettivo elettorale. Questa unione di forze ha portato i due candidati alla vittoria…. Ce ne siamo accorti …?
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