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27 April 2024
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Svizzera

Il politecnico auspica il raddoppio delle tasse

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Il nuovo rettore, Lino Guzzela, esige anche nuovi metodi didattici nei licei e nelle scuole inferiori per una migliore formazione

Dal 1. agosto, il 55.enne figlio di emigrati, Lino Guzzela, è il nuovo rettore del Politecnico federale di Zurigo (ETH). In un’intervista alla NZZ am Sonntag, Guzzela ha annunciato che nei prossimi anni le tasse d’iscrizione subiranno un netto aumento e dovrebbero passare dagli attuali 1.300 franchi a 2.600 l’anno. Il raddoppio del livello attuale dovrebbe riguardare l’omologo École polytechnique fédérale de Lausanne (EPFL).  Gli studenti stranieri dovranno pagare in più un supplemento per maggiori oneri amministrativi. L’aumento dovrebbe riguardare soltanto i nuovi iscritti. Guzzella difende le nuove tasse, spiegando che il budget è rimasto praticamente immutato, sebbene il numero degli studenti sia aumentato del 60 percento negli ultimi anni. Nel confronto internazionale la tassa dei politecnici svizzeri è a “un pezzo stracciato”, se si paragona a quella degli istituti americani che vengono a costare agli studenti “tra i 10.000 e 50.000 dollari l’anno”.  Spetterà al Consiglio dei Politecnici federali e alla politica la decisione di aumentare la tassa d’iscrizione che adesso è di 580 franchi per semestre.

Comunque gli studenti del politecnico di Zurigo invitano alla cautela. In un sondaggio condotto fra di loro, il 37 percento dei 5000 studenti ha dichiarato che in caso di raddoppio delle tasse, esso rinuncerebbe a uno studio presso il politecnico, mentre tra gli stranieri la quota sale al 67 percento. Rahel Zoller, presidente dell’Associazione degli studenti ETH, ha detto che, l’aumento metterebbe in seria difficoltà molti studenti. Il loro budget mensile si aggira tra i 1.000 e 2.000 franchi, dei quali la metà è per l’affitto e un quinto per il vitto, mentre le tasse d’iscrizione sono il 5 percento del budget. Due terzi del budget sono finanziati da parenti (soprattutto i genitori), un terzo dalla propria attività lavorativa. Lavorare di più per molti sarebbe impossibile.

Per quanto riguarda i nuovi metodi di formazione nelle scuole, Guzzella ha criticato il loro livello e vede sia nei licei sia nelle scuole inferiori una necessità d’intervento volta a un orientamento che tenga più conto delle prestazioni. “Oggi si arriva relativamente facile alla maturità”, ha spiegato Guzzela, “i ginnasi devono essere scuole d’élite”, e chiede esami di maturità più difficili soprattutto in matematica, fisica, tedesco e inglese. “Le insufficienti prestazioni dei candidati alla maturità in matematica sono percettibili al politecnico di Zurigo, come le insufficienti conoscenze delle lingue da parte degli ingegneri”. Chi arriva al politecnico è male preparato allo studio, per questo Guzzela si aspetta dalle scuole di tenere più conto alle prestazioni, poiché gli allievi di talento sono poco stimolati e di lasciare le questioni educative alle famiglie.

 

 

 

 

 

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