Il capo dello Stato: “Avete diritto a tutto l’appoggio”. Proteste da un sindaco
Sergio Mattarella, incontra i sindaci in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico all’università di Camerino e si rivolge in particolare a quelli delle zone fortemente provate dai sismi per mostrare tutto il suo sostegno.
Così il 30 gennaio il capo dello Stato si è recato a Camerino dopo la richiesta ufficiale del sindaco Gianluca Pasqui che nei giorni scorsi ha scritto al presidente sottolineando l’urgenza di un confronto “riservato” per illustrargli la situazione “drammatica” della città, “le criticità con cui il tessuto sociale ed economico del territorio (di cui l’Università di Camerino è solo una parte fondamentale) fanno i conti”. “Avete tutto l’appoggio. Il vostro compito è difficile, non viene ignorato. – afferma Mattarella nel suo discorso rivolto a tutti i sindaci – Quando avete sollecitazione ad evidenziare con forza le esigenze e le carenze ma anche quando protestate, perché anche questo può essere utile”.
È la seconda visita di Mattarella a Camerino in pochi mesi, infatti aveva già fatto visita alla città lo scorso 2 novembre, ed è la sesta visita nelle aree terremotate delle Marche dallo scorso 24 agosto. Mattarella è giunto a Camerino a bordo di un elicottero che è atterrato nel complesso sportivo delle Calvie, ed è stato accolto dal sindaco Gianluca Pasqui e dal prefetto di Macerata Roberta Preziotti.
Ad attenderlo nella sede del Campus universitario il rettore Flavio Corradini e il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli e i sindaci delle zone interessate. “I sindaci hanno diritto a un sostengo intenso, pieno, completo da parte delle altre istituzioni”, ha sottolineato il presidente della Repubblica. “Ciascuno di voi svolge, in condizioni normali, un compito delicato di frontiera e raccordo tra comunità di base e istituzioni nel loro complesso. Ma in questo periodo il vostro lavoro è complicato, difficile, con sfide inconsuete e inedite di grande portata”, ha premesso il capo dello Stato.
Il compito dei sindaci è duro e complicato perché per primi sono chiamati dalla popolazione a dare “una risposta, una prospettiva, non verbalmente ma in concreto. In questo avete diritto a tutto l’aiuto possibile delle altre istituzioni”. Non sono mancate le proteste però, in modo particolare da parte di un sindaco, Filippo Saltamartini, il primo cittadino di Cingoli, uno dei comuni del cratere sismico, che ha abbandonato il Rettorato dell’Università di Camerino dove si teneva l’incontro poco prima dell’arrivo del presidente della Repubblica. “Pensavamo che ci potesse essere un rapporto dialogico con il presidente – ha detto Saltamartini – invece è ammesso a parlare soltanto un rappresentante dei sindaci e quindi ogni volta che ci sono questi incontri istituzionali siamo solo costretti ad ascoltare, mentre i problemi non vengono risolti.
Non è possibile che i rapporti siano di questa natura e per questo ho deciso di andarmene”. “Ho un ponte chiuso da tre mesi e delle imprese che stanno chiudendo – aggiunge – e non sappiamo con chi tenere i rapporti istituzionali per manifestare i nostri problemi”.
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foto: Ansa