Le vacanze sono alle porte e molti di noi approfitteremo di questi giorni per tornare in Italia dove ci aspetta il lieto ritrovo con amici e parenti, le gustose pietanze dei nostri luoghi e, chi ne ha le possibilità, anche il divertimento ed il relax dei nostri mari. Già, i nostri bellissimi mari che costa per costa ci permettono di godere di acque rinfrescanti e di spiagge rilassanti. Ma sono davvero tutte così idilliache le spiagge italiane? Sono davvero puliti e sicuri tutte le acque dei nostri mari? Certamente (e purtroppo) non tutti, ma quest’anno la famigerata Bandiera Blu, (che ogni anno decreta le località turistiche balneari che rispettano criteri relativi alla gestione sostenibile del territorio) può sventolare in ben 280 spiagge italiane. Vediamo quali!
Udite! Udite! Sono ben 280 le spiagge che in Italia hanno ottenuto le Bandiere Blu 2015, il prestigioso riconoscimento è stato assegnato dalla Fee (Foundation for environmental education) a 147 comuni e 66 approdi turistici dello Stivale, registrando così molte new entry, infatti ben nuovi 11 comuni italiani hanno avuto l’onore di vedere assegnata la famigerata Bandiera Blu. Di contro, invece, quattro comuni non sono stati riconfermati. In cima alla classifica delle regioni con i lidi più puliti la Liguria con 23 località costiere, seguita dalla Toscana con 18 e dalle Marche con 17. La classifica del mare pulito in Italia vede al quarto posto la Campania, che arriva a 14 bandiere blu grazie anche a un nuovo ingresso. Stesso discorso per la Puglia con 11 lidi. L’Emilia Romagna rimane a quota 9, l’Abruzzo perde due spiagge e arriva ad 8 come Veneto grazie, invece, al nuovo ingresso, Lazio e Sardegna (due nuovi acquisti). La Sicilia scende a 5 bandiere, avendo perso Ragusa e Marsala. Seguono la Calabria con 4, il Molise con 3, il Friuli Venezia Giulia con due e la Basilicata con un solo sito costiero. Le località “premiate” con il riconoscimento di bandiera blu sono in aumento rispetto all’edizione precedente, per un totale di sette comuni in più: undici nuovi ingressi e quattro “uscite”.
“Anche per il 2015 possiamo annunciare con soddisfazione un aumento di Bandiere Blu, un incremento costante che dimostra, nonostante le ridotte risorse economiche, la volontà di tanti comuni di non mettere al secondo posto l’attenzione per l’ambiente”, afferma Claudio Mazza, presidente della Fee Italia. Le Bandiere Blu sono un punto di forza per i comuni: secondo una ricerca interuniversitaria realizzata dagli atenei di Urbino e di Perugia infatti “il 94% delle località registra vantaggi per il rafforzamento dell’immagine” e “l’88% ha riscontrato un aumento di soddisfazione da parte dei turisti”. Alla valutazione, oltre alla giuria nazionale, hanno contribuito vari enti: ministero dei Beni culturali e delle Politiche agricole, assessorati al Turismo, Comando generale delle Capitanerie di Porto-Guardia costiera, Ispra, sindacati balneari, mentre per quanto riguarda i criteri guida per l’assegnazione delle Bandiere Blu vanno “dall’assoluta validità delle acque di balneazione” (devono avere una qualità “eccellente”) all’efficienza della depurazione, dalla raccolta differenziata alle aree pedonali, piste ciclabili e spazi verdi, fino alla dotazione di tutti i servizi sulle spiagge.