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24 November 2024
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STORIE di Gianni Farina

Io, Gianni Farina, nel commovente elogio di una carissima amica

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Elezioni legislative del 4 marzo 2018

Non capita spesso, nella vita.

E tuttavia, quando accade, senti che è avvenuto qualcosa di nuovo: inedito, inusuale, raro, destinato a costruire una storia diversa dal trantran degli incontri abituali nel corso della vita di ognuno.

Così nascono gli amori giovanili. Quella empatia che ti porta a incrociare lo sguardo con la ragazzina, che per un arcano mistero, anch’ella attendeva il momento fatale destinato talvolta a cambiare per sempre una vita.

Avvenne anche allo scriba, quasi settanta anni fa, nell’alzare lo sguardo verso quella minuta morettina catapultata nell’aula della quinta classe popolata dai selvaggi ragazzotti del borgo, chiamato Caiolo.

Mi avventai a proteggerla dai sollazzi dei compagni. E fu subito qualcosa di bello, intenso, prezioso.

Chiamatelo come volete. Per me, fu il primo straordinario sentimento di gioia e d’amore.

Concettina, ancora ricordo il tuo volto minuto, il capo chino a nascondere ogni tua timidezza. Ma quando alzavi lo sguardo, accennando un sorriso, il mondo lì attorno mi appariva più colmo di gioie e di doni. Ho divagato per vincere l’imbarazzo nel leggere una lettera inviatami da una cara amica (che, da ora, chiamerò Concettina) con cui tengo, da decenni, un intenso rapporto, intellettuale e umano.

Mi ha arricchito come persona e nell’esercizio della mia funzione pubblica.

Avrei voluto tenerla, gelosamente, per me.

E tuttavia, essendo rivolta agli italiani in Europa, tale diritto mi è impedito.

Grazie Concettina, per quel giudizio che mi dà tanta gioia.

«Noi italiani all’estero abbiamo bisogno di concretezza, le promesse non ci servono, siamo gente pratica e concreta, abituati a convivere con le difficoltà e i successi del nostro lavoro. Per anni abbiamo affrontato il mondo con lo spirito della vera avventura, quello del sacrificio e della libertà che solo il lavoro duro e l’intelligenza ci hanno dato.

Ora dobbiamo pronunciarci, con il voto del 4 marzo, per dare al nostro paese d’origine una stabilità, un futuro che garantisca a noi la dignità di cittadini italiani a tutto tondo e ai nostri figli e nipoti le certezze che servono per costruire una vita degna e coerente. Quella che noi ci siamo conquistati con fatica e forza.

Abbiamo bisogno di uomini e donne che sappiano che cos’è questa libertà di cui noi, cittadini del mondo, viviamo. Solo chi è libero, solo chi sa cosa sia il “viaggio” verso la ricerca di un lavoro “altrove”, di una sicurezza economica e sociale che ci leghi con le realtà europee e con la solidarietà che unisce i popoli, può rappresentarci degnamente.

Ogni candidato che ci propongono partiti e associazioni, gruppi e movimenti sono incatenati alle esigenze di una classe dirigente che poco pensa e ha pensato al popolo extra-muros, fuori dalle mura della polis, della comunità italiana.

Noi italiani all’estero abbiamo bisogno di libertà e sappiamo cosa sia, per questo Gianni Farina: europeo, uomo del “viaggio” attraverso mondi e realtà concrete, che sa cosa sia lavorare all’estero, “uomo libero” nel senso nobile del termine, si ripresenta come deputato alla Camera il 4 marzo.

Con modestia e coraggio ci ha sempre rappresentato; se lo votiamo continuerà a farlo con i saperi e l’esperienza di contatti, ascolto, saggezza politica e conoscenza delle nostre esigenze e dei nostri bisogni, con la sua esperienza umana e la cultura che ha cumulato in questi anni di presenza ininterrotta alla Camera dei Deputati.

Ricco di questo patrimonio di saperi e conoscenze, Gianni Farina si fa carico anche dei bisogni, delle esigenze e dei sogni di questi giovani – e meno giovani – che hanno rifatto le valigie come noi tanti anni fa.

A questi nuovi elettori, nuovi emigranti, liberi e coscienti dei rischi e delle opportunità dell’emigrare oggi, Gianni Farina propone la sua esperienza, i suoi punti fermi e le sue certezze di uomo libero e consapevole del mondo.

Agli altri che vivono in Europa e che ne fanno parte ormai da anni, Gianni Farina è il politico “utile”, il deputato “esperto”; uno come loro ma che sa affrontare i loro problemi col dialogo e l’intelligenza pratica; un parlamentare che conosce i mondi segreti della politica e quello che si cela dietro la facciata del potere. Un deputato capace di assumersi la responsabilità dei loro dubbi e delle loro paure.

Un deputato che ha la visione delle prospettive concrete e che trova soluzioni. Il 4 marzo diamo la preferenza a uno di noi. Votiamo Gianni Farina, un “Uomo libero” per gli italiani all’estero, uomini liberi».

Concettina

[email protected]

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