Uno studio dell’Istil rileva che un terzo della popolazione mondiale non vede mai la Via Lattea; l’Italia è tra i Paesi peggiori con un indice di smog luminoso che sfiora l’80%
Italia e Corea del Sud condividono un primato non proprio invidiabile: sono infatti tra i Paesi con il più alto inquinamento luminoso tra quelli del G20. E’ quanto si evince dall’ultimo Atlante dell’inquinamento luminoso redatto grazie ad una ricerca internazionale coordinata dall’Istituto di Scienza e Tecnologia dell’inquinamemto luminoso (Istil) in collaborazione con l’Agenzia statunitense per l’atmosfera e gli oceani (Noaa), l’Università israeliana di Haifa e il centro tedesco di ricerca geologica Gfz di Potsdam.
I risultati sono stati ottenuti grazie ad una quarantina di computer e ad un software appositamente creato per elaborare e registrare le esperienze visive oltre che degli scienziati , anche dei numerosi cittadini che si sono prestati, i citizen scientists, ai quali si deve circa il 20% dei dati. “Questo nuovo Atlante fornisce una documentazione essenziale per l’ambiente notturno, mentre nel mondo si impongono lampade e led. I livelli luminosi della tecnologia led e i suoi colori potrebbero raddoppiare o triplicare la luminescenza del cielo durante le notti nere”, ha dichiarato Fabio Falchi, responsabile del gruppo di ricerca.
L’indice di smog luminoso del nostro Paese è tra i più alti in assoluto, ragion per cui quasi l’80% degli italiani non riesce a vedere la Via Lattea vivendo sotto cieli così abbagliati dalla luce artificiale da impedire agli occhi di adattarsi alla vista notturna. In altre parole 4 italiani su 5 non vedono mai il cielo tappezzato di astri, a meno di non abitare in posti più o meno isolati e al riparo dalle luci artificiali. I paesi meno inquinati dallo smog luminoso sono Ciad, Repubblica Centrafricana e Madagascar, dove tre quarti della popolazione riesce ad avere una visione nitida delle stelle vivendo sotto cieli notturni davvero neri.
Tra i Paesi del G20 invece, accanto al primato negativo di Italia e Corea del Sud, si registra quello positivo di Canada e Australia, i Paesi con le maggiori superfici di cielo visibile di notte. Seguono India e Germania che riescono più facilmente di noi a vedere la Via lattea.
In Europa, poi, altre aree intatte si trovano in Scozia, Svezia, Norvegia e in alcune isole greche.
“Essere al primo posto nella classifica dei paesi più inquinati dovrebbe far riflettere coloro che, specialmente a livello politico, continuano ad opporsi ad una limitazione dell’abuso dell’illuminazione artificiale notturna”, ha concluso Falchi commentando la posizione dell’Italia.