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13 May 2024
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Svizzera

La famiglia prima di tutto

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L’IMPORTANZA DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE

Dobbiamo rafforzare la formazione professionale! La formazione è la chiave per la prosperità. Oltre alla formazione universitaria è molto importante anche la formazione professionale, di cui tanti altri paesi sono invidiosi. Purtroppo negli ultimi anni si è verificata, in misure sempre maggiore, una sorta di ‘accademizzazione’ nel mondo del lavoro.

POCO INTERESSE PER GLI APPRENDISTATI NEI DIVERSI SETTORI DELL’ARTIGIANATO

Per questo le imprese artigianali hanno sempre più difficoltà ad occupare i posti d’apprendistato con degli apprendisti adatti; tale mancanza è da attribuirsi anche alle molteplici possibilità universitarie. Trovo questo trend poco vantaggioso, perché la formazione professionale duale è una convenienza per la posizione economica della Svizzera. È una granata per la classe media Svizzera e contribuisce ad aumentare la disoccupazione dei giovani. Per questo la politica dovrebbe alzare il livello della formazione professionale. Alla Svizera già oggi mancano lavoratori. Per adesso possono essere di aiuto gli immigrati, ma guardando ad un periodo lungo tale mancanza può diventare un’acuta carenza di lavoratori qualificati.

LA POLITICA DI FORMAZIONE DEVE CONSIDERARE DI PIÙ L’INTERESSE ECONOMICO

Secondo me la politica di formazione deve avere più sintonia con l’interesse economico. In più i lavori meno attraenti (come, per esempio, l’imbianchino) dovrebbero essere più pubblicizzati. Qui la politica, le associazione e l’economia sono richieste ugualmente. Negli ultimi anni sono nate nuove tipologie di formazione, tipo policostruttore con diversi rami e il laboratorista in EFZ. L’alto numero di giovani assunti dopo il diploma d’apprendistato è un chiaro ed evidente segno del grande bisogno di specialisti. La formazione professionale è una cosa importante per la crescita dell’economia. Non può mancare. Quando non fa l’imprenditore o il politico, Josef Wiederkehr ama cucinare e leggere. Inoltre gli piace molto viaggiare, però non volentieri viaggi organizzati. Tra le sue mete preferite ci sono l’Italia, la Francia, l’Argentina, l’India e l’Africa. 2010 ha fatto anche il cammino di Santiago de Compostela, 1’300km.

JOSEF WIEDERKEHR

 

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