Il concetto di famiglia, al centro di dibattiti sempre più animati, è stato protagonista di un incontro tenutosi a Verona dal 29 al 31 marzo. Il Congresso Mondiale delle Famiglie 2019 (World Congress of Families, WCF) è stato descritto come l’evento pro vita e pro famiglia che ha visto l’intervento di capi di Stato, ministri, rappresentanti istituzionali, organizzazioni non governative, attivisti pro family e famiglie da tutto il mondo, per difendere la famiglia naturale e promuovere politiche family friendly. Il WCF, inoltre, riunisce «il movimento globale» antiabortista, antifemminista e anti-LGBTQI. È facile intuire che il XIII Congresso ha scatenato tantissime polemiche da chi ha un concetto certamente più ampio e assolutamente meno restrittivo, non solo per quanto riguarda famiglia ma anche temi molto importanti come l’aborto, la questione femminile e la cultura gender. Ma, oltre che l’opinione pubblica, il Congresso Mondiale delle Famiglie, sembra dividere anche i due vicepremier, tanto che mentre uno ha partecipato attivamente, l’altro ha disertato e ha espresso un parere assolutamente negativo sull’evento definendo “fanatici” chi invece vi ha preso parte. E chi vi ha preso parte è stato Matteo Salvini che, riferendosi “a qualche distratto amico di governo” ha spiegato che “qui si guarda avanti, non indietro. Qui si prepara il futuro”, e se parlare di questi temi “è da sfigati”, allora “sono orgoglioso di essere sfigato”, ha aggiunto. Il leader del Carroccio non si risparmia contro la teoria gender, contro l’utero in affitto e affronta la questione femminile accostandosi al problema islamico. Anche se, chiarisce meglio Salvini, “siamo qua non per togliere i diritti, non si tocca niente a nessuno, non sono in discussione l’aborto, il divorzio” ammorbidendo la sua posizione.
“Il problema è che lì, la madre, non è considerata una donna! Il problema è che lì c’è chi vuole negare i diritti degli altri. Diritti conquistati con battaglie durate anni. Queste libertà non possono essere messe in discussione per ideologia. Uno può essere contrario all’aborto e non praticarlo, ma mettere in discussione la libertà individuale su questo punto è inaccettabile. È questo il tema” chiarisce, invece, la sua posizione in questi termini Luigi Di Maio spiegando il motivo per il quale il M5s non ha partecipato al Congresso. Ogni occasione è buona per questo governo di trovarsi in disaccordo, anche quando si tratta di unioni importanti come la famiglia, loro riescono a devidersi!