A quasi un anno dal sisma che ha devastato il centro Italia, la terra torna a tremare, questa volta a Ischia
“Arrivata lì ho capito quanto le immagini che vediamo in televisione siano diverse dalle realtà del posto: è indescrivibile ciò che ho visto, è un disastro, è tutto distrutto. Poi certamente c’è gente spaventata, gente che piange e bambini che temono ogni minimo rumore”, è la testimonianza di Cinzia Baccaro, una delle nostre lettrici che lo scorso settembre ha visitato Amatrice dopo il terribile terremoto. Una delle cose che l’italiana, che vive in Svizzera, ha notato è stato “il grande aiuto arrivato dai volontari di tutto il mondo”. La nostra lettrice allora si era chiesto anche cosa succederà in futuro con i 140 comuni coinvolti.
Dall’Adnkronos si apprende che sarebbero da rimuovere ancora 2.400.000 tonnellate di macerie a un anno dal sisma che ha colpito Marche, Lazio, Umbria e Abruzzo e a nove mesi dalle scosse devastanti di fine ottobre è stato rimosso solo l’8,57%, circa 227.500 tonnellate dei 2.657.000 stimati dalle quattro Regioni. A fare il punto è Legambiente che, nella scorsa primavera, insieme a Fillea Cgil, ha avviato un Osservatorio nazionale per una ricostruzione di qualità.
È anche il premier Paolo Gentiloni a ricordare in una conferenza stampa a palazzo Chigi il terremoto che è costata la vita a quasi 300 persone: “Si deve partire dal fatto che abbiamo dovuto fronteggiare in un anno una sequenza di eventi sismici davvero senza precedenti. L’accumulo di questi eventi ha portato a coinvolgere un’area molto vasta. Siamo di fronte a un’eccezionalità del terremoto. Abbiamo predisposto una serie di misure e risorse che nel recente passato non hanno precedenti”. Inoltre “se noi guardiamo all’eccezionalità di quello che è successo, possiamo dire di aver messo in campo un sistema di risposta, di risorse e di strumenti pubblici altrettanto eccezionale”, ha aggiunto Gentiloni. “Il che non vuol dire che tutto sta marciando alla velocità che sarebbe necessaria, ma l’impianto messo in piedi funziona.
Il mio invito come capo del governo a tutte le amministrazioni, è di fare il massimo degli sforzi per accelerare le procedure. Siamo al lavoro per superare ritardi e strozzature che si presentano e che noi vogliamo superare”.
Allo scadere del primo anno da quel terribile evento, però, la terra ha nuovamente tremato e questa volta il sisma si è concetrato sull’isola di Ischia dove alle 20.57 di lunedì ha scosso gli abitanti e i turisti che affollano l’isola in questo periodo con un terremoto di magnitudo 4.0.
Ancora morte e devastazione. Ad aver subito i danni maggiori è la zona di Casamicciola, a nord di Ischia, dove il crollo della chiesa Santa Maria del Suffragio ha ucciso una donna ed il corpo di un’altra donna è stato rinvenuto sotto le macerei della propria abitazione.
I soccorsi si sono attivati subito per cercare di estrarre dalle macerie i superstiti. Al dolore per le prime perdite accertate, si alterna la gioia per essere riusciti a salvare un bimbo di soli 7 mesi, estratto vivo dalle macerie della propria casa. I soccorsi si sono concentrati poi sui due fratelli più grandi di 7 e 5 anni. Nel frattempo i turisti hanno preso d’assalto il primo traghetto partito per Pozzuoli mentre altri hanno trascorso la notte in strada, su una panchina, aspettando le prossime navi per Napoli. Da un primo bilancio si contano 39 feriti di cui uno gravissimo e una decina di dispersi.
foto: Ansa