Il palinsesto di Canale 5, dopo i clamorosi fallimenti delle settimane scorse, si arricchisce con una nuova serie TV con Sabrina Ferilli in onda dal 31 marzo
Dopo aver raggiunto il punto più basso della cosiddetta “Tv verità” durante il triste sipario svoltosi la scorsa settimana all’Isola dei famosi tra Fabrizio Corona e Riccardo Fogli, Mediaset cerca di voltare pagina. Mentre in Rai puntano su proposte di intrattenimento di tutto rispetto come l’applauditissimo “Conversazione su Tiresia” che incanta dal palco millenario del teatro Greco di Siracusa e sulle prossime puntate di “Le meraviglie” condotto da Alberto Angela, Piersilvio Berlusconi licenzia gli autori dell’Isola e investe in fiction per cercare di rialzare share e dignità. Grazie agli ottimi ascolti guadagnati con le tre puntate di “Non mentire” che hanno risvegliato gli animi anestetizzati dei telespettatori, ora si segue la scia della serie con Alessandro Preziosi dalle tematiche scottanti cercando di trattenere il pubblico con un altro prodotto in cui protagonista sarà Sabrina Ferilli. Se in “Non mentire” l’argomento erano le molestie alle donne in questa nuova serie di tre puntate si tratta ugualmente di molestie ma indirizzate ai bambini.
Il titolo “L’amore strappato” è tratto da una storia vera che racconta l’incredibile errore giudiziario in cui una bambina di appena sette anni viene strappata alla famiglia. La mamma, che nella serie, ha il volto di Sabrina Ferilli, lotterà con tenacia, determinazione e coraggio per dimostrare l’innocenza del marito ingiustamente accusato di aver abusato della loro figlia. Gli episodi sono diretti da Ricky Tognazzi e Simona Izzo e sono liberamente ispirati al romanzo “Rapita dalla giustizia” scritto in prima persona dalla protagonista della storia, Angela Locanto nella sua età adulta. La versione letteraria inizia il suo racconto dal 24 novembre del 1995 quando un’assistente sociale e due carabinieri prelevano Angela dalla scuola elementare che frequenta in una provincia lombarda. La bimba viene portata a forza in un Istituto di Milano gestito dal Centro Italiano contro il maltrattamento e l’abuso dell’infanzia. Il padre è indagato ma la piccola sa che le accuse di molestie sono fasulle ma le sue parole sembrano non interessare a nessuno. Inizia così un calvario di interrogatori, esami e test psicologici che devasteranno una famiglia innocente.
A Raffaella, la madre della bimba, viene impedito di vedere la figlia e, disperata, decide un giorno di incatenarsi alla struttura dove viene tenuta la bambina. Purtroppo le conseguenze del gesto della madre risultano peggiori e non risolutive mentre alla bambina vengono raccontate terribili bugie e menzogne sui suoi genitori.
La narrazione, secondo il comunicato Mediaset, lascerà col fiato sospeso, raccontando tappa per tappa la dolorosa battaglia di una famiglia felice sconvolta da un’accusa inaspettatamente infamante.
foto: Ansa