Delrio: abbattere più del 70% del patto di stabilità per i comuni colpiti!
La cronaca di questi giorni ha messo in evidenza che di fronte a situazioni di allerta maltempo, l’uomo sia stato incapace di guardare oltre e prevenire eventuali catastrofi metereologiche come quelle che in questi giorni sta mettendo in ginocchio l’Italia. Così come è stato incapace di mettere a tacere le discussioni per agire sul da fare, ma anzi sfrutta la situazione tragica per portare avanti le proprie campagne politiche. Nel frattempo il mal tempo non accenna ad una tregua, e mentre si stanno ancora contando i danni e purtroppo anche i morti, quest’ondata di distruzione non sembra voler finire. La pioggia devastante ha colpito il Piemonte, la Liguria e la Lombardia, mentre si fa largo una nuova perturbazione atlantica che interesserà il Centrosud, specie sul versante tirrenico, con piogge e temporali anche molto intensi, accompagnati da fulmini e forti raffiche di vento. Insomma, l’Italia è in allerta e si cerca a chi dar la colpa. Mette subito le mani avanti il Premier Renzi che da Sidney dove è in visita per il G20, torna a parlare della questione maltempo prendendo posizione sulle polemiche “Non parlino di condoni a me: ho fatto un piano strutturale a volumi zero. Ora mettiamo a posto i danni”. Una rassicurazione arriva dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Graziano Delrio, dopo la riunione in prefettura a Genova con il governatore della Liguria Claudio Burlando, il capo del dipartimento di Protezione civile Franco Gabrielli e il sindaco Marco Doria. Delrio avvisa che il governo si impegna ad «abbattere più del 70% del patto di stabilità» per i comuni. Inoltre, ai primi cittadini dei comuni più colpiti ha ricordato che contro il dissesto idrogeologico «sbloccheremo entro il 2015 tutti i fondi che erano bloccati ma questo non risolverà il problema di eventi eccezionali e non ci salverà dalle emergenze». I sindaci potranno inoltre rinegoziare i mutui esistenti a nuovi tassi e accenderne di nuovi a tasso zero per oltre 3 miliardi. «Non sappiamo come uscirà dal Parlamento, ma non sarà un problema per i Comuni che hanno subito eventi drammatici come i terremoti o le alluvioni. I Comuni colpiti avranno più libertà rispetto ad altri sul Patto. Alle richieste precise dei sindaci, abbiamo detto di non avere timori perché il Patto per le opere pubbliche e investimenti contro il dissesto non deve essere un problema» ha detto Delrio in conferenza stampa. Intanto proprio a Genova il disastro è davvero incalcolabile: circa 70 feretri dispersi dopo il crollo di un muraglione del cimitero della Biacca a Bolzaneto, nel ponente di Genova. Bare di zinco sono state individuate nel Polcevera ieri esondato. Il muro è crollato per circa 50 metri, tra le macerie spunta una cassetta ossario con un teschio. Uno scenario davvero macabro. Nel frattempo non si fermano le ricerche del 67enne, Luciano Ballestrero, travolto da una piena di un torrente. Nel Varese invece una frana ha letteralmente travolto una villa uccidendo un uomo di 70 anni e la nipote, una ragazza di 16 anni. Nella casa c’erano cinque persone, i tre superstiti sono i genitori della ragazza e la moglie del 70enne e sono riusciti a mettersi in salvo.
Vittime anche in Svizzera a causa del maltempo. In Ticino infatti in dieci giorni hanno perso la vita ben quattro donne. Due donne di 38 e 34 anni sono morte a Davesco-Soragno, villaggio situato sulle alture di Lugano, sotto le macerie della loro casa, travolta da una frana, mentre gli altri 5 abitanti della casa hanno riportato varie ferite, tra cui risulta grave un italiano di 44 anni. Qualche giorno prima, il 6 novembre, sempre a causa del maltempo nel Canton Ticino, una frana avrebbe travolto un’abitazione causando la morte una donna di 31 anni e la sua bambina di 3.