L’arrivo del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a piazza del Popolo, a Roma, ha dato il via, lo scorso 8 maggio, alle celebrazioni per il 157° an¬niversario della Polizia di Stato: ad accompagnare il capo del¬lo Stato il ministro dell’Interno Roberto Maroni e il capo del¬la Polizia Antonio Manganelli, che hanno passato in rassegna lo schieramento composto da tutti i rappresentanti dei corpi di Polizia prima di prendere posto sul palco. In una nota diffusa dal Quirinale, Napolitano, esprimendo “il sen¬timento di gratitudine dell’intera Nazione alle donne e agli uomini della Polizia quotidianamente im¬pegnati per l’affermazione della legalità e per garantire la sicurez¬za dei cittadini” ha sottolineato che “il livello di attenzione dovrà essere mantenuto sempre alto in quanto esiste il rischio che le or¬ganizzazioni di stampo mafioso possano approfittare dell’attuale crisi per acquisire il controllo di aziende in difficoltà, con una in¬vasiva presenza in tutte le regio¬ni del Paese”. “La cooperazione internazionale – ha detto poi il presidente della Repubblica nel messaggio – è da privilegiare nel contrasto dell’immigrazione clan¬destina e della criminalità stranie¬ra sul territorio nazionale, che ri¬schiano di ingenerare una diffusa percezione di insicurezza e preoc¬cupanti fenomeni di intolleranza.
E proprio alla crescente doman¬da di sicurezza – ha aggiunto – la Polizia di Stato risponde intensa¬mente, in sinergica collaborazio¬ne con le altre forze di polizia sta¬tali e locali”. “In questo contesto – ha spiegato il capo dello Stato – particolarmente meritoria è l’at¬tività del Servizio Controllo del Territorio e delle sue articolazio¬ni, che ha motivato il conferimen¬to della Medaglia d’oro al Merito Civile alla Bandiera della Polizia di Stato. L’abnegazione, lo spirito di sacrificio e la professionalità degli operatori di polizia hanno trovato ulteriore, unanime rico¬noscimento nella delicata attività di soccorso e di presidio della le¬galità nelle località dell’Abruzzo colpite dal recente sisma”.
Proprio L’Aquila è stata al centro delle celebrazioni, che si sono concluse con la fanfara del¬la polizia schierata sulla scalinata della Basilica danneggiata di San Bernardino, a L’Aquila, trasmes¬sa a piazza del Popolo con un col¬legamento video. Sulle scalinate una studentessa della scuola me¬dia Dante Alighieri di Paganica e figlia di un poliziotto, Lorena, ha rivolto un messaggio al presiden¬te della Repubblica. “Il terremoto in Abruzzo – ha detto Napolitano – è stato una tragedia per tut¬ti, in particolare per i Bambini”. “Questa ragazza conferma che si può avere fiducia nelle generazio¬ni più giovani perché mostrano grande senso della responsabilità comune. Abbiamo bisogno – ha aggiunto – di un grande sforzo collettivo e solidale e ritengo che il contributo necessario della po¬polazione de L’Aquila, dei giova¬ni e dei ragazzi non mancherà”. Lasciando il palco delle autorità, il capo dello Stato ha poi detto: “La polizia la conosco abbastanza bene. Per alcuni anni ne ho avuto la responsabilità (come ministro dell’interno ndr). È una grande forza dello Stato democratico”.
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