Come da nota giornalistica, il 7/8 ottobre 2019 è stata calendarizzata la discussione alla Camera dei Deputati in quarta lettura riguardante il taglio dei Parlamentari. Essendo la quarta lettura, al netto di grosse sorprese, non ci dovrebbero essere problemi, per la sua approvazione. Sul fatto che uno sfoltimento di Parlamentari sia necessario, credo che tutti siamo d’accordo, l’obbiettivo è trasversale, pertanto mette d’accordo tutti. Ciò che però, non mette d’accordo tutti, è la scellerata decisione di diminuire anche il numero dei parlamentari eletti all’estero, questo non va.
Non va perché, quando fu approvata la legge per la circoscrizione estera, agli inizio anni 2000, gli Italiani iscritti all’Aire eravamo intorno a 4 milioni, così fu deciso per una rappresentanza di 6 Senatori e 12 Deputati. Ora invece ne siamo 6 milioni, con questa diminuzione di Parlamentari, i Senatori si riducono a quattro, mentre i Deputati a otto. Non va – dicevo – perché è impensabile che un Senatore eletto all’estero debba rappresentare 1 milione 500 mila Italiani e un eletto in Italia, intorno a 300 mila. Ancora, un Deputato eletto all’estero rappresenta un bacino di Accedi o registrati per continuare a leggere l'articolo
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