Sono più di 200 mila i bambini e adolescenti che vivono situazioni familiari poco agiate
Quanto sono poveri i minori che vivono in Svizzera? Qual è la situazione familiare che grava sulla povertà dei più piccoli? Quanti sono i giovani che a causa delle situazioni precarie di famiglia rischiano un futuro compromesso? Queste sono le situazioni esaminate dall’Ufficio federale di statistica (UST) con il risultato che la povertà in età infantile può avere conseguenze negative immediate e a lungo termine.
Per tenere conto delle molteplici sfaccettature della povertà minorile, il rapporto dell’UST combina due indicatori di povertà basati sul reddito con dati sui beni materiali e sulle condizioni abitative. Così, il nuovo rapporto dell’Ufficio federale di statistica sulla povertà e la deprivazione materiale dei bambini e degli adolescenti in Svizzera ha rivelato che nel 2014 un minorenne su 20 è toccato dalla povertà reddituale e uno su sei è a rischio di povertà. Secondo quanto rivela questo studio, a farne soffrire maggiormente di questa situazione sono i bambini e gli adolescenti con un solo genitore lavoratore o senza persone professionalmente attive in famiglia. Sempre di più questi bambini e ragazzi vivono in condizioni di restrizioni materiali e in situazioni abitative precarie. Spesso, in queste situazioni precarie, i genitori mettono da parte le proprie esigenze a vantaggio dei loro figli. Nello specifico, secondo i dati raccolti dall’UST, in Svizzera, quasi 73 000 bambini e giovani al di sotto dei 18 anni sono colpiti dalla povertà reddituale (5,0%) e 234 000 sono addirittura a rischio povertà (16,0%). Vivere in condizione di povertà o precarietà può incidere negativamente sullo sviluppo dei bambini ed è considerato come un fattore di rischio di povertà ed esclusione sociale in età adulta.
Uno dei fattori che più influisce sulla condizione di povertà dei minori è certamente l’attività professionale degli adulti del nucleo familiare: se consideriamo le famiglie svizzere in cui nessuno degli adulti è professionalmente attivo, quasi un minorenne su due è a rischio di povertà e uno su cinque è effettivamente colpito da povertà. I minori che vivono in queste situazioni familiari, circa il 30% in Svizzera, sono spesso sfavoriti anche per quel che riguarda la situazione materiale e le condizioni abitative. Il rimanente 70% – oltre 51 000 bambini e adolescenti – vive invece in situazioni familiari che, malgrado l’attività professionale, non riescono a generare un reddito al di sopra della soglia di povertà, solitamente, in quattro casi su cinque, si tratta di economie domestiche con un solo reddito. La situazione non è semplice anche nelle famiglie con un solo genitore, anzi i bambini che vivono questa situazione sono spesso sfavoriti: quasi un minorenne su sette in questa situazione è colpito da povertà, uno su quattro a rischio di povertà e uno su due colpito da almeno una deprivazione materiale. Pare che i bambini e adolescenti con un solo genitore vivano più spesso in abitazioni con problemi di umidità (23,1%), rumori stradali o di vicinato (22,6%) e quel che è peggio, in situazioni di criminalità, violenza o vandalismo nel contesto abitativo (20,4%). In queste situazioni precarie i genitori spesso mettono da parte le proprie esigenze a vantaggio dei figli e, anche se può contribuire a migliorare le risorse a disposizione dei giovani e ad attenuare gli effetti nefasti della povertà, ciò non può risolvere il problema.
Nonostante ciò, confrontando la situazione dei minorenni in Svizzera con quella di altri Paesi europei emerge un quadro alquanto positivo: in Svizzera i bambini e gli adolescenti sono a rischio di povertà piuttosto raramente, e anche le loro condizioni abitative sono relativamente buone. Solo nei Paesi scandinavi e nei Paesi Bassi, la situazione dei minorenni è analoga o persino migliore.