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3 May 2024
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Cronaca

Arrestati i due amanti

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Sarebbero 5 i morti certi per mano dell’anestesista e dell’amante infermiera, tra cui il marito della donna. Gli inquirenti stanno esaminando altri eventuali decessi non chiari trattati dai due amanti

Una vicenda assurda e che ha sconvolto l’Italia, quella che ha per protagonisti i due amanti, Leonardo Cazzaniga e Laura Taroni, l’anestesista e l’infermiera accusati per la morte di quattro pazienti all’ospedale di Saronno e di un uomo, nonché marito della donna. Il caso è emerso alcuni giorni fa, i due amanti sono stati arrestati dai carabinieri su ordine del gip di Busto Arsizio con un capo di imputazione che parla di una somministrazione di dosi letali di farmaci in endovena “in sovradosaggio e in rapida successione: clorpromazina, midazolam, morfina, propofol e promazina”. Sono morti in questo modo alcuni pazienti anziani dell’ospedale saronnese per i quali non c’è stato scampo. “Si trattava di persone anziane e malate – spiegano gli inquirenti – alle quali il medico aveva somministrato dosi letali di farmaci per via endovenosa” e tutti per mano dell’anestesista Leonardo Cazzaniga. Ma questi non sarebbero stati le uniche vittime, a cadere nella rete della follia dei due amanti sarebbe stato anche il marito dell’infermiera, Laura Taroni, morto nel 2013, al quale sono stati somministrati, per un lungo periodo, farmaci “assolutamente incongrui” rispetto alle sue reali condizioni di salute, “debilitandolo fino alla morte”. Le indagini sono scattate nel giugno 2014 in seguito alla denuncia di un’infermiera al nucleo operativo dei carabinieri di Saronno. Grazie alle intercettazioni, alle testimonianze e ai riscontri medici, i militari dell’arma sono riusciti a portare alla luce i presunti omicidi.
Insieme ai due arrestati ci sono altri 14 indagati che sono quasi tutti medici dell’ospedale, compreso il primario del pronto soccorso e due direttori sanitari, l’attuale e il suo predecessore. Sono accusati, a vario titolo, di omessa denuncia e favoreggiamento personale, falso ideologico per aver certificato false patologie per convincere una delle vittime di una malattia inesistente. Tra le intercettazioni che hanno permesso di arrestare i due amanti ci sarebbe quella in cui la donna, per compiacere al “delirio di onnipotenza” dell’amante medico Cazzaniga, spiegano gli inquirenti, che si attribuiva il potere di disporre della vita e della morte delle persone, parla di uccidere i suoi due figli: “Se vuoi uccido anche i bambini” avrebbe detto una volta la donna. “No, i bambini no”, sarebbe stata la risposta di Cazzaniga. In questi giorni il lavoro degli inquirenti, il procuratore capo di Busto Arsizio Gianluigi Fontana, il pm Cristina Ria e i carabinieri di Saronno, è tutto volto all’accertamento di altri eventuali decessi non chiari in pronto soccorso, attraverso uno scrupoloso esame delle trenta cartelle cliniche di altri pazienti trattati da Cazzaniga, e sui decessi della madre e del suocero della Taroni.

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