Una nuova proposta di legge dovrebbe includere la protezione da minacce per bambini
L’educazione di bambini non è facile e i metodi proposti da esperti nel campo sono numerosi, ultimamente si è parlato molto dell’educazione senza punizioni e adesso anche la Consigliera nazionale PS Yvonne Feri con una mozione ha fatto una proposta di legge in proposito. Punire i bambini con frasi come “Se non fai i compiti, non puoi uscire con gli amici” sono all’ordine del giorno in tante case. Minacce di questo tipo non sono di rilevanza per il diritto penale, bensì lo sono però frasi in cui i genitori minacciano i bambini di mandarli in una casa per bambini, di suicidarsi a causa loro o addirittura di minacciare di ucciderli, allora interviene la giustizia, ma soltanto se è il bambino a farne richiesta.
È questo il motivo per la mozione della Consigliera Feri, secondo la quale al contrario quando si tratta, ad esempio, di minacce pesanti in una coppia gli enti intervengono anche senza richiesta della vittima. Con la sua mozione Feri chiede il Consiglio federale di “correggere l’omissione nella legislatura” perché “gli adulti qui sono meglio protetti dei bambini. Questo lo voglio cambiare”.
Commentando la proposta di Feri, lo psicologo Thomas Estermann ha detto a 20 Minuten che dipende da come sono espresse le minacce, in quanto sono perfide, umilianti o crudeli, inoltre dipenderebbe anche da quante volte i genitori esprimono minacce. Secondo l’esperto gli adulti spesso dicono cose di cui in un secondo momento si pentono. Lo psicologo conclude dicendo che minacce ripetute danneggiano l’autostima e per questo si dice favorevole alla proposta di Feri.
La violenza psicologica è diffusa
Secondo uno studio sul comportamento punitivo dei genitori in Svizzera, condotto dall’Università di Friburgo, dei genitori interpellati, circa 7 su 10 hanno ammesso di ricorrere almeno occasionalmente alla violenza psicologica. Quasi due terzi di queste persone hanno comunque dichiarato di farlo raramente o molto di rado, e oltre la metà ha affermato che l’ultimo episodio risaliva a più di un mese prima. Le forme di violenza psicologica più usate sono la volontà di ferire il bambino a parole e gli insulti. Secondo i risultati dello studio, succede però anche che i genitori minaccino i figli di picchiarli o che li privino del loro amore. Un’ulteriore forma di violenza psicologica, molto pesante ma meno frequente, anche se viene usata dal 12% circa dei genitori, consiste nel minacciare i figli di abbandonarli.
Un genitore su quattro usa regolarmente la violenza psicologica per educare i figli
Anche a livello di violenza psicologica, i genitori che ricorrono a questa forma di violenza, perché la considerano una pratica educativa efficace, sembrano essere una minoranza. Ciò non significa però che si tratti di pochi casi isolati. Tra questi genitori, il mezzo educativo che sembra andare per la maggiore è privare il bambino del loro amore. Tra le pratiche meno citate, invece, vi è la minaccia di abbandonare il bambino, anche se potrebbero comunque essere circa 30 000 i minori confrontati regolarmente con una simile minaccia.