Renzi: “Il nostro avversario è il centro-destra”
Tutti all’Eliseo di Roma lo scorso sabato 14 ottobre per celebrare i 10 anni del Pd. I maggiori esponenti del partito nascente dal ‘consolidamento dell’Ulivo’ erano presenti e quasi tutto il Governo, tra gli altri i ministri Dario Franceschini, Luca Lotti, Graziano Delrio, Roberta Pinotti, Marianna Madia, Giuliano Poletti, Claudio De Vincenti, Valeria Fedeli e la sottosegretaria Maria Elena Boschi, mentre a prender parola sul palco esponenti come Walter Veltroni, primo segretario del Pd, che nel suo intervento ha sottolineato che non c’è alcun timore della parola ‘sinistra’ “è un’idea del mondo e della giustizia, cambiata nel tempo come è dovere farlo, la sinistra ci ha messo troppo a capire che libertà e giustizia non sono separate. Sinistra è libertà, per me sinistra era quel ragazzo cinese con le buste della spesa e non il carro armato”.
E nel terminare il suo intervento, Veltroni si rivolge a Paolo Gentiloni e Matteo Renzi, anche loro presenti, con un appello su un tema tanto caro, quello dello Ius soli, “vorrei che la legislatura si concludesse con l’approvazione dello Ius soli. Paolo e Matteo fate ciò che è necessario” ha concluso Veltroni. “Dobbiamo essere grati ai diversi segretari, da Veltroni a Franceschini da Bersani a Epifani. Non sono stati anni facili, conosco le lacerazioni” ha affermato il premier Paolo Gentiloni nel suo intervento durante la celebrazione al Teatro Eliseo, per questo bisogna tenerselo “stretto questo Pd perché non so come sarebbe sopravvissuta una sinistra di governo e una sinistra in generale se non avesse assunto la forma del Pd. Il Pd c’è, lotta insieme a noi si potrebbe dire”. A proposito dello Ius soli Gentiloni ha confermato l’impegno del governo per farlo approvare.
“Spero che saremo orgogliosi di poter dire che i bambini che frequentano le nostre scuole ma sono nati da genitori stranieri possono avere il diritto alla cittadinanza. Stiamo lavorando per approvare la legge entro questa legislatura”, ha detto il presidente del Consiglio. Ma l’intervento più atteso della giornata è stato quello del segretario del Pd, ex presidente del Consiglio, Matteo Renzi che ha voluto iniziare il suo intervento specificando che “il Pd non appartiene a chi sta sul palco in questo momento”, forse riferendosi al grande assente Romano Prodi che non ha partecipato all’evento insieme a Pierluigi Bersani e Massimo D’Alema e tutte le minoranze del Pd.
“Il Pd non appartiene” al fondatore Walter Veltroni, al premier Paolo Gentiloni o al segretario pro tempore, ha rimarcato Renzi nel corso del suo intervento, ma “appartiene al popolo che lo ha creato e chi se ne va sta tradendo sé stesso”. “Se non ci fosse stata l’intuizione del Pd oggi la sinistra in Italia sarebbe irrilevante come è totalmente irrilevante oggi in Spagna, Francia, Olanda, Germania e Inghilterra”, ha affermato Renzi nel suo intervento all’Eliseo. “Una forza di centrosinistra non può che credere nel progresso, nel miglioramento, nella novità. E dopo le tante, giuste, rivendicazioni dei #millegiorni, abbiamo iniziato a lanciare alcune proposte per il futuro. Lo faremo sempre di più avvicinandoci al voto delle elezioni politiche 2018. Oggi tra le altre cose abbiamo proposto di istituire – ha rivelato Renzi -, a partire dalla prossima legislatura, un mese di servizio civile obbligatorio per tutte e tutti i giovani italiani”.
“Il nostro avversario è il centro-destra – ha aggiunto l’ex premier -. Se passa come spero il Rosatellum abbiamo di fronte a noi un corpo a corpo in tutti i collegi con un centrodestra populista, che ci ha lasciato con lo spread e la più grande crisi economica del dopoguerra”. Ma la destra, per il segretario ha due forme: “La destra populista del M5s e una destra ancora più forte, che mi preoccupa di più, che tiene insieme Berlusconi e Salvini. Abbiamo di fronte un corpo a corpo in tutti i collegi con i centrodestra. – ha spiegato tra gli applausi – O noi saremo nelle condizioni di capire che questa è la sfida o rischieremo di perdere non noi come Pd ma l’Italia”.
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