Gli svizzeri hanno più fiducia nei politici che nel prossimo e gli italiani sono sempre più insoddisfatti della propria vita attuale: questi e altri risultati dell’ultimo rapporto “Benessere in Europa”
La soddisfazione per la propria vita attuale e quella per alcuni ambiti della vita in particolare sono indicatori del benessere e della qualità soggettiva della vita. È vero che il prodotto interno lordo (PIL) concorre a misurare la qualità della vita, tuttavia ne contempla unicamente gli aspetti economici senza però restituire un quadro completo degli sviluppi sociali, economici e ambientali. Unitamente ad altri indicatori, quello della soddisfazione per la vita può completare l’espressione del PIL, contribuendo a una migliore valutazione del benessere della popolazione.
Nel 2013 la popolazione europea ha espresso il maggior grado di soddisfazione per le proprie relazioni personali (7.8, vedi spiegazione in basso). La soddisfazione riguardo alla vita attuale si è collocata a un valore medio di 7.1, seguita dalla soddisfazione per la durata del tempo libero. Il grado di soddisfazione più basso a livello europeo è stato constatato rispetto alle situazione finanziarie dell’economia domestica.
Svizzera, Svezia e Norvegia costituiscono un’eccezione per il fatto che i loro abitanti si dichiarano meno soddisfatti della durata del tempo libero che della situazione finanziaria. I tre Paesi presentano i gradi di soddisfazione medi maggiori come pure la minore discrepanza tra i vari ambiti di soddisfazione di tutti i Paesi europei. A tal proposito si noti che, rispetto agli altri Paesi europei, in questi tre il livello reddituale è superiore.
Il raffronto tra i Paesi ha evidenziato solo differenze moderate rispetto alla soddisfazione media per la durata del tempo libero e per le relazioni personali. Nettamente più grandi, invece, le differenze del grado di soddisfazione nei confronti della situazione finanziaria e della vita attuale. Gli abitanti della Svizzera, della Danimarca, della Finlandia e della Svezia erano quasi due volte più soddisfatti di quelli della Bulgaria, della Serbia e della Grecia.
Sono questi i risultati che riguardano i vari ambiti della vita, secondo il rapporto “Benessere in Europa”, pubblicato dall’Ufficio federale di statistica e che rileva i dati sulla soddisfazione in Europa tramite l’indagine SILC (UE-28, AELS: Svizzera, Norvegia, Islanda).
Soddisfazione per la propria vita attuale
Nel 2013 quasi l’80% della popolazione europea ha espresso un grado di soddisfazione medio o elevato per la vita attuale. Una persona su cinque era molto soddisfatta della vita che stava conducendo in quel momento. Tra i Paesi considerati, la Danimarca è quello in cui la quota di persone molto soddisfatte della propria vita è maggiore (42.1%). La Bulgaria, invece, presenta la minor quota di popolazione molto soddisfatta (5.9%): i suoi abitanti dichiaratisi molto soddisfatti della loro vita erano proporzionalmente sette volte in meno rispetto a quelli della Danimarca. Ad ospitare la proporzione minore di persone poco soddisfatte sono i Paesi Bassi (5.6%).
Se paragoniamo il nostro Paese con quelli limitrofi, vediamo che la Svizzera e l’Austria presentano le quote maggiori di persone molto soddisfatte (38.5% e 37.9%), seguite da Germania (25.0%), Francia (16.2%) e Italia (14.4%). All’estremo opposto della scala, l’Italia presenta la maggior quota di popolazione con un grado di soddisfazione basso per la vita attuale (quasi il 23% contro il 19.3% della Francia, il 19.2% della Germania, il 12.9% dell’Austria e l’8.0% della Svizzera).
Nel raffronto tra i Paesi si riscontra un’interconnessione positiva tra il prodotto interno lordo pro capite (PIL) (in standard di potere d’acquisto), che rispecchia lo standard di vita della relativa popolazione, e il grado di soddisfazione per la vita attuale. I Paesi con un PIL pro capite basso tendenzialmente presentano una media della soddisfazione per la vita inferiore. In Paesi con un PIL pro capite elevato, come la Svizzera e i Paesi nordici, la soddisfazione per la vita è generalmente più elevata.
Fiducia nel prossimo e nelle istituzioni
Oltre al PIL pro capite, anche altri fattori sono correlati con la soddisfazione per la vita, come la fiducia nelle istituzioni. Le persone sono state interrogate su ognuna di queste istituzioni separatamente secondo una scala da 0 a 10. I Paesi in cui la fiducia nelle istituzioni è relativamente grande (Finlandia e Danimarca: 7.1, Svizzera: 7.0, Svezia: 6.5) tendenzialmente presentano anche un grado di soddisfazione per la vita più elevato rispetto a quello nei Paesi in cui la fiducia nei confronti delle istituzioni è minore (come in Portogallo, 3.3, in Croazia e in Bulgaria, 3.1).
La fiducia nel prossimo è anche positivamente associata alla soddisfazione per la vita attuale. I Paesi in cui la fiducia nelle istituzioni è più grande sono anche quelli in cui ci si fida maggiormente del prossimo. In Germania, in Austria e in Lussemburgo, le persone hanno mediamente più fiducia nelle istituzioni che nel prossimo. Vale anche per la Svizzera, seppure in misura minore, che occupa il terzo posto per quanto riguarda la fiducia nelle istituzioni e il nono posto per la fiducia nel prossimo. Gli abitanti di Slovenia, Spagna e Lituania, invece, hanno più fiducia nei propri concittadini che nelle istituzioni.
La soddisfazione cambia in base all’età
Secondo la media europea, il livello di soddisfazione per la vita attuale varia notevolmente secondo l’età. Nel 2013 i più soddisfatti della propria vita in generale erano i giovani tra i 16 e i 24 anni. Tra le possibili spiegazioni, si può avanzare lo stato di salute, ma anche un effetto generazionale: le persone di una stessa fascia di età e di una stessa regione hanno vissuto insieme gli stessi avvenimenti (disordini politici, crisi economiche, periodi calmi). Nulla consente di affermare che le persone sono meno soddisfatte con l’avanzare dell’età. In Svizzera e in Svezia era il contrario: erano le persone più anziane (65-74, 75+), in media, a dichiararsi più soddisfatte (8.4) della propria vita. Anche lo stato di salute soggettivo è in forte relazione con il grado di soddisfazione. Più ci si ritiene in cattiva salute, meno si è soddisfatti della propria vita. La composizione dell’economia domestica è a sua volta legata alla soddisfazione. A livello europeo, il grado di soddisfazione minore si osserva tra le persone che vivono da sole (6.6). All’altra estremità della scala, le persone più soddisfatte (7.4) sono le coppie con figli. La soddisfazione per la vita è poi risultata maggiore tra le persone che, se necessario, possono contare sul sostegno di genitori, amici o conoscenti.
La situazione economica
Nel 2013 il 60% circa degli Europei erano mediamente soddisfatti o molto soddisfatti della situazione finanziaria della loro economia domestica, laddove la quota di quelle molto soddisfatte era non più di quasi una su otto (13.2%). Come per la soddisfazione per la vita attuale, la maggiore proporzione di persone molto soddisfatte della loro situazione finanziaria si riscontra in Danimarca e quella minore in Bulgaria. La quota di persone molto insoddisfatte era 13 volte superiore in Bulgaria che in Danimarca.
Nel 2013, rispetto a quanto accadeva nei Paesi vicini, la quota maggiore di persone molto soddisfatte della loro situazione finanziaria si è riscontrata in Svizzera, quella più bassa in Italia. Al contrario, quindi, è in Italia che è stata registrata la percentuale maggiore di persone poco soddisfatte della propria situazione finanziaria (Italia: 40.0%, seguita da Germania: 36.0%, Francia: 30.4%, Austria: 24.9% e Svizzera: 15.0%).
Eurostat cita vari fattori economici che a livello individuale sono positivamente legati con la soddisfazione per la situazione finanziaria. In Europa, come pure in Svizzera, i più giovani (16-24) e i più anziani (65-74, 75+) erano tendenzialmente più soddisfatti della loro situazione finanziaria rispetto alla persone di mezza età.
Un altro fattore in rapporto con il grado di soddisfazione per la situazione finanziaria è la composizione dell’economia domestica. Le economie domestiche composte da due persone senza figli erano quelle più soddisfatte della propria situazione finanziaria. Quelle meno soddisfatte erano le economie domestiche formate da un adulto con uno o più figli, che inoltre erano quelle più esposte al rischio di povertà.
In Europa la soddisfazione è stata rilevata secondo una scala che va da 0 («per niente soddisfatto») a 10 («pienamente soddisfatto»). In tutti i Paesi la soddisfazione viene suddivisa nelle seguenti categorie: livello di soddisfazione basso (0-5), medio (6-8) ed elevato (9-10). Il raffronto europeo si basa sui dati SILC del 2013.