Il mese di gennaio volge al termine. È impressione comune che il primo mese dell’anno sembra anche quello più lungo. Tante cose possono non renderci gradevole il mese di gennaio, a cominciare dal fatto che è il mese di ripresa dopo il lungo stacco delle feste e solitamente la ripresa è molto lenta! A parte il freddo e le giornate corte, a gennaio ha luogo il Blu Monday, il lunedì più triste dell’anno, che cade il terzo lunedì del mese. Sempre in questo mese ricade ogni anno il “Giorno della memoria”, per la precisione il 27 gennaio, una giornata dedicata al ricordo delle vittime dell’Olocausto. E quest’anno il ricordo sembra farsi più vivo a causa delle vicissitudini che stanno interessando ultimamente l’Europa e l’Italia, la storia dei migranti rifiutati, le chiusure dei centri di accoglienza e le navi che non riescono a trovare porti disponibili.
Per fortuna gennaio riesce a contenere anche tanti altri avvenimenti interessanti e meno tristi, che ingiustamente si ricordano meno come per esempio, la giornata della pizza italiana, che è festeggiata proprio il 17 gennaio, che è lo stesso giorno in cui molti anni fa debuttò Braccio di Ferro, il simpatico marinaio che mangia spinaci! Nei primi giorni del mese, invece, ricordiamo due eventi che riguardano da vicino la nostra nazione: la nascita della televisione italiana, il 3 gennaio e il 7 gennaio, invece, viene adottato per la prima volta il tricolore. A livello internazionale ricordiamo il 28 gennaio quando venne registrata “We Are the World” di Michael Jackson, il 29 gennaio quando Benz brevetta la prima vettura a motore e il 30 in cui viene pubblicato “Il Giro del mondo in 80 giorni”. E in Svizzera? Parliamoci chiaro, in Svizzera il mese di gennaio è il mese del WEF che ogni anno interessa i maggiori leader industriali internazionali e gli esponenti delle potenze mondiali che si riuniscono a Davos. È a questo argomento che abbiamo voluto dare più spazio questa settimana (pagg 4 e 5). Attraverso l’attenta analisi dei nostri autori che hanno potuto seguire per noi lo svolgimento dell’evento, abbiamo potuto buttare un occhio sul tema di quest’anno attorno allo sviluppo della automazione industriale, la globalizzazione 4.0. Ciò che viene fuori da questo importante incontro è che al centro dei discorsi dei grandi leader si pone sempre l’individuo che “deve rimanere elemento centrale delle attenzioni di chi produce, governa, investe o progetta”; e “l’individuo” al centro del WEF, siamo tutti noi: diamoci importanza!
foto: Ansa