Il primo libro che svela la storia personale del cantautore italiano. Foto inedite e personale, ricordi del passato e la ascita dei suoi successi raccontati dallo stesso De Gregori. In tutte le edicole dal 3 settembre
Forse uno degli artisti più riservati della storia della musica italiana, Francesco De Gregori si è finalmente lasciato andare e si è rivelato a tutti i suoi fan raccontando qualcosa di più di se stesso. Per la prima volta infatti Francesco De Gregori ha dato “volentieri” il suo “contributo” in un libro “la cui forza è quella di non voler essere conclusivo”. Nasce in questo modo “Guarda che non sono io” un libro fatto di immagini, foto inedite e parole mai definitive per raccontare una storia “ancora in movimento”, cominciata più di quarant’anni fa. “Guarda che non sono io” a cura di Silvia Viglietti e di Alessandro Arianti, pianista dell’artista e anche fotografo, editrice della Svpress esce nelle librerie il 3 settembre. Questo libro deve essere molto importante per il cantautore, non a caso ha concesso come titolo l’uso dello stesso di una sua famosa canzone tratta dall’album “Sulla strada”. Ma quello che appare straordinario e che fa gola a tutti i suoi ammiratori, è che De Gregori ha aperto i cassetti di famiglia mostrando le sue foto da ragazzo quando girava “sempre con la chitarra” e “ogni occasione era buona per mettersi a suonare”. Ci sono anche fogli e appunti manoscritti, compreso quello di lavorazione di ‘Vivavoce’, il nuovo album in uscita a novembre in cui torna alle vecchie canzoni e le restituisce alla voce di oggi, da Atlantide ad Alice. Dai ricordi di ragazzo a quelli in cui ricorda come nascono alcuni dei suoi brani più celebri, come la meravigliosa “Rimmel”, che come gran parte dei suoi successi è nata attraverso appunti di parole su un pezzo di carta per poi passare, dopo varie fasi, alla stesura “in bella” su una vecchia Olivetti Lettera 32, per approdare infine al computer. Prezioso anche il materiale fotografico che accompagna i racconti del cantautore: una ricca galleria di foto inedite – tra cui la riproduzione del libretto d’iscrizione all’Università di Roma, al corso di laurea in filosofia nell’anno accademico 1969-70, con un insolito De Gregori in cravatta. Non mancano di certo gli approfondimenti sull’artista e i suoi dischi da “Alice non lo sa” a “Rimmel”, “Buffalo Bill”, “Viva l’Italia”, “Titanic”. E poi i backstage, tra cui quello del tour di Banana Repubblic nel 1979, gli incontri, i live, De Gregori in sala di registrazione nel 1971, al Chelsea Hotel a New York nel 1976, con Lucio Dalla nel 1979, con Ivano Fossati nel 1985, con Vasco Rossi nel 1992 e lo stesso anno con Zucchero e ancora con Ambrogio Sparagna, con Ennio Morricone e Francesco Totti, con Nicola Piovani e avvicinandoci a oggi in un negozio di chitarre a New York nel 2014 e nella sala di registrazione di ‘Vivavoce’ a Roma. Due le interviste esclusive, una rilasciata a Steve Della Casa in cui racconta che suonare dal vivo ultimamente gli piace moltissimo e l’altra di Gabriele Ferraris a Guido Guglielminetti, produttore di Francesco da quasi 25 anni, in cui si parla di “Vivavoce” dove “brani vecchi di decenni sembrano appena scritti e acquistano lo smalto che meritano”. Due le interviste esclusive, una rilasciata a Steve Della Casa in cui racconta che suonare dal vivo ultimamente gli piace moltissimo e l’altra di Gabriele Ferraris a Guido Guglielminetti, produttore di Francesco da quasi 25 anni, in cui si parla di ‘Vivavoce’ dove “brani vecchi di decenni sembrano appena scritti e acquistano lo smalto che meritano”. “Un disco di cover di me stesso” come ne ha parlato De Gregori nell’anticipazione all’ultimo Salone del Libro di Torino. Il libro sarà presentato al pubblico venerdì 5 settembre al Festivaletteratura di Mantova, durante l’evento sarà presente lo stesso cantautore.
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