L’anno appena passato ha portato risultati importanti per il mondo della ricerca
In molti lo ricorderanno per essere stato più l’anno delle fake news pubblicate con il solo scopo di mettere in dubbio il mondo scientifico e non solo, ma in realtà, oltre alle chiacchiere, il 2017 è stato un anno particolarmente ricco di scoperte scientifiche
e risultati importanti. A partire dal campo dell’editing genetico, una tecnica che permette di correggere il DNA, che ha visto raggiungere risultati sempre più importanti con nuove tecniche che permettono di intervenire in modo mirato su DNA e RNA senza tagliare la doppia elica, ma ridisponendo gli atomi delle basi azotate che li compongono.
La tecnica in esame che permette le riparazioni chirurgiche di DNA e RNA si chiama tecnica CRISPR/Cas9, e in questi nuovi ed inediti approcci permette di prevenire o trattare tumori o lenire i sintomi di rare malattie genetiche. Durante l’anno passato, infatti, è stata tentata la sperimentazione su un uomo ammalato di una particolare malattia metabolica.
Inoltre la tecnica in esame è stata anche utilizzata anche per studiare, per la prima volta in Europa, le fasi iniziali di sviluppo dell’embrione umano ed indagare le ragioni degli aborti precoci. Infine c’è chi vi ha fatto ricorso per trasformare i microbi in banche dati viventi, capaci di trasmettere le informazioni acquisite alle generazioni successive.
Nel campo della scienza genetica, poi, il 2017 verrà ricordato anche per la sperimentazione dell’utero artificiale: i ricercatori hanno fatto sviluppare al suo interno feti di agnello prematuri per quattro settimane e non si sono riscontrate particolari difficoltà. L’anno appena passato verrà poi ricordato come un anno chiave per l’esplorazione spaziale: nel febbraio scorso infatti sono stati individuati 7 esopianeti rocciosi attorno a Trappist-1, una nana rossa ultrafredda.
Su alcuni di essi potrebbero esserci le condizioni adatte alla vita, anche se le radiazioni del loro sole rischiano di renderla impossibile. Il telescopio spaziale Kepler ha poi scoperto il primo sistema planetario gemello di quello solare, con ben 8 isopianeti. Durante il 2017 abbiamo anche imparato a conoscere meglio Giove grazie alle scoperte della missione Juno. In base ai nuovi dati sulla gravità del pianeta, non ci sarebbe uniformità negli involucri che lo caratterizzano, come si pensava ma, al contrario, esistono notevoli disomogeneità. In più, il nucleo andrebbe forse pensato non come un ‘solido’, ma piuttosto come un fluido sovrastato da uno strato di idrogeno metallico. Inoltre il campo magnetico del pianeta risulta essere molto più forte e molto più irregolare del previsto.
Il 2017 sarà ricordato anche come l’anno clou per le osservazioni celesti: ad agosto infatti gli osservatori hanno assistito alla collisione tra due stelle di neutroni, evento preannunciato dall’intercettazione di onde gravitazionali degli interferometri Ligo e Virgo. Nell’urto, le due stelle hanno diffuso un lampo di luce costituito da raggi gamma; l’accaduto è stato osservato nello spazio per poco più di due secondi in seguito all’emissione delle onde gravitazionali dal satellite Fermi della Nasa e quindi confermato dal satellite Integral dell’Esa. Le misure primarie dei raggi gamma, insieme alle rivelazioni delle onde gravitazionali, danno la riprova della validità della teoria della relatività generale di Albert Einstein, secondo cui le onde gravitazionali viaggiano alla velocità della luce. La storica osservazione ha segnato l’inizio di una nuova astronomia, detta multi-messaggero perché studia in contemporanea tutte le informazioni fisiche disponibili e permette una verifica precisa degli oggetti studiati. Tornando sulla terra, gli amanti degli animali hanno scoperto che il cane è più intelligente del gatto, o comunque ha un numero di neuroni molto più alto, almeno il doppio, e che i ragni riescono a mangiare ben 800 milioni di tonnellate di insetti in un anno. E che dire della scoperta che riguarda le api: un team di ricercatori è riuscito a scoprire che sono in grado di riconoscere lo zero.
Insomma tra ricerche e scoperte basilari per lo spazio, per il miglioramento della qualità della vita e per la nostra salute ed altre prettamente curiose, il 2017 è di certo stato un anno che ha segnato notevoli passi in avanti tanto nella comprensione dell’Universo quanto nelle possibilità di cura ed intervento per la nostra salute.
foto: Ansa