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25 November 2024
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Lo Stato Ideale III – La supremazia dell’economia

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L’economia è il motore di ogni scelta, anche delle guerre che spesso sono giustificate da motivi ideali ma che hanno alla base solo interessi di denaro

Le banche hanno il potere di stampare denaro. Tale potere viene esercitato in segretezza. I mass media utilizzano parole e concetti per nascondere tale realtà. Ad esempio, parlano della Banca Europea come fosse legata all’Europa, e non dicono che essa è un’istituzione controllata da pochi privati. Lo stesso avviene per la Federal Reserve, il cui presidente viene nominato dal presidente americano, per dare ad intendere che si tratta di un’istituzione governativa. E invece essa è nelle mani di un gruppo di banchieri privati. Oggi le banche hanno lo scopo principale di saccheggiare i paesi, fornendo banconote con su scritto “Pagabile a vista al portatore”, che in realtà non hanno alcun valore, ma producono debito. Come può esservi competizione tra il nostro paese se i maggiori azionisti attuali sono fondi di investimento esteri? Gli alti vertici decisionali non avvengono più in Italia per esempio nella legge finanziaria, che viene “proposta” e infine “accettata” dai grandi investitori finanziari, tramite lo scudo della BCE.

Per evitare che la gente comprenda questi meccanismi criminali, si spaccia tramite la propaganda una lotta politica inesistente senza limiti tra la gente. Ci siamo incattiviti, perché o indebitati o senza lavoro, e odiandoci perché lo dice la politica parlando di destra e sinistra, fascisti e comunisti, mentre queste realtà non esistono più da decenni. E mentre il popolo vota il pifferaio di turno, loro che possiedono la supremazia economica, organizzano dei forum, e mangiano e si divertono nel lusso inscenando delle battaglie politiche che solo noi ancora crediamo reali. Vedi in occasione del 50esimo vertice del “World Economic Forum” di Davos. Nonostante si è ormai diffusa la consapevolezza che il cambiamento climatico è un tema che riguarda da vicino anche i manager e gli imprenditori perché minaccia la sopravvivenza delle imprese stesse, generando nuovi rischi da gestire con urgenza, le azioni degli attivisti vengono completamente ignorate se non derise. Anzi l’economia ha già ideato tramite l’ambientalista a effetto emotivo (Greta) una propaganda che si sta estendendo a livello planetario, facendo crederci che l’intero mondo giovanile è in rivolta chiedendo ai politici e potenti della terra, di non toglierli il loro futuro ecc.

Chiedete a dei giovani che conoscete, informazioni precise sulle cause ed’ effetti del cambiamento climatico, e cosa loro sono disposti a fare per combatterlo. In un prossimo scritto vi racconterò ciò che ho raccolto sul tema negli ultimi anni, e sui numeri da capogiro (100mila miliardi di dollari) di questo business in arrivo nei prossimi anni. È un’impresa ardua per i non-economisti comprendere la complessa rete di relazioni esistenti tra gli stati, i consumatori e le imprese. Scoprire il sistema di relazioni economiche alla base della globalizzazione e i flussi finanziari, soprattutto in dollari, che ne costituiscono la linfa vitale e generano e distribuiscono ricchezza, anche se non a tutti. Essi rappresentano “il volto del potere economico americano” e “una delle riserve di valore più affidabili al mondo”, nonostante il declino dell’egemonia economica, politica e militare degli Stati Uniti degli ultimi decenni.

In teoria, consumatori e nazioni nel loro insieme beneficiano della globalizzazione e del libero scambio, nella realtà sono molti i soggetti che restano esclusi da tali benefici. Ecco spiegato il risorgere di nazionalismi e di istanze protezioniste in diverse parti del mondo, come gli effetti della “rotta di collisione tra l’economia globale e la politica interna”. É un argomento talmente complesso per il quale, da profano, mi riduco a poche considerazioni del pensiero dominante, che vede nelle politiche dell’offerta, ossia in un aumento della produttività, la panacea a tutti i mali. Mentre sappiamo che aumento dell’efficienza non è un aumento del benessere e del tenore di vita per tutti, dato che il ritmo di crescita dei salari è inferiore rispetto a quello della produttività. Forse studiare a fondo come funziona il sistema può dare a tutti noi un po’ più di potere? Magari esercitandolo nella scelta dei politici per cui votare, ma anche attraverso le piccole decisioni che prendiamo ogni giorno, in qualunque parte del mondo ci troviamo”. Un potere il nostro da non sottovalutare.

Adesso con il Covid-19 una volta passato il terremoto, il rischio vero è che questo virus possa essere servito ad abbattere completamente lo stato sociale e abbatta la legge sulla privacy, con il rischio della povertà nella ricostruzione. La paura di essere antiglobalista scomparirà, perché ormai ci sono questioni di più vitale importanza, in cui gli stati dovranno guardare prima in casa loro sul come risolvere la crisi incombente. Potrebbe essere la paura la matrice per un cambio radicale di società più autoritaria a partecipazione passiva? Cosa non si farebbe per la Patria e cosa non è stato fatto tante volte nel passato? Intanto la Germania vuole riprendersi la sovranità produttiva e nazionalizzare alcune imprese strategiche.

Tramite una banca pubblica tedesca verranno stanziati 550 mia. di euro e la possibilità di stampare la propria moneta a disposizione del sistema economico, per le imprese e famiglie. Rendendo di fatto la Germania autosufficiente dal punto di vista economico, fregandosene dei trattati con la UE e annunciando così la fine dell’Euro. In questo modo la Germania otterrebbe un’egemonia nel continente europeo che non era riuscito durante la seconda guerra mondiale, colonizzando di fatto il resto degli stati europei. Intanto grazie al Covid-19 il trattato con la UE sul MES per fortuna dell’ Italia è stato congelato.

Conclusione sullo stato ideale di Platone e oggi

L’istinto scomparso nell’uomo da millenni, lo ha reso incodificabile e spesso non ha saputo prendere le decisioni a suo favore. Infatti più di ogni altro essere a bisogno dell’educazione e di una etica sociale. Con l’istinto intendo una reazione rigida che a noi manca. Neanche l’istinto sessuale è rigido, infatti ci permette ad esempio di dedicarci a tutte le perversioni immaginabili, cosa non concessa agli animali, o alla creazione di opere d’arti o poetiche. La cosiddetta sublimazione delle pulsioni, è tutt’altro una caratteristica di un’animale ragionevole. Quindi viviamo di impulsi a meta indeterminata, in cui prevalgono delle regole per convivere.

Tra queste vi sono le costituzioni che danno le leggi che ogni cittadino e lo stato dovrebbero tenere conto. I cosiddetti codici di comportamento, già elaborati ai tempi di Platone attraverso le istituzioni. Ma vivendo oggi nella civiltà dell’illimitato, dell’onnipotente abbiamo annullato ogni rapporto che ci legava alla natura e alla solidarietà tra gli umani, lo stato ideale esiste ancora meno che in passato. Esiste però l’idea dello stato ideale, e quando esiste una idea, l’idea fa storia. Come per chi pur non avendo mai visto Dio è persuaso che esiste, e quindi nasce la storia delle idee. Esse non hanno la pretesa di raccontare la verità ma verificarle dal punto di vista della loro efficacia storica e presa in considerazione.

Mario Pluchino

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