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26 April 2024
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Cronaca

Commemorazione del XXV Aprile a Zurigo

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Come da consuetudine, il Comitato di Zurigo è rimasto fedele alla commemorazione della manifestazione nel giorno stesso della sua ricorrenza che quest’anno è caduto di martedì. Nel salone Pirandello della Casa d’Italia, luogo storico della presenza italiana a Zurigo, è stato completamente occupato da un pubblico molto eterogeneo di giovani, donne e anziani. Il moto di quest’anno è stato: “La liberazione di Firenze è iniziata già nel 1944!” Per questo motivo, l’ospite principale è stato il Prof. Ugo Barlozzetti dell’ANPI di Firenze – Associazione Nazionale Partigiani Italiani – La manifestazione è stata molto sobria, con una componente storica e un richiamo al presente. La serata è risultata particolarmente gradita perché ben due cori: “Kultur und Volk e Tiger Sprung”, hanno accompagnato la commemorazione con canti popolari italiani. Credo sia importante sottolineare il fatto che si tratta di due cori svizzeri che promuovono cultura popolare italiana.
Diversi invitati in rappresentanza delle istituzioni e della politica hanno preso posto al tavolo della Presidenza. Oltre al relatore dell’ANPI erano presenti: il presidente del Comitato Salvatore Di Concilio, il presidente onorario dello stesso, Dr. Sandro Pedroli, la Preside Curci in rappresentanza del Consolato Generale, il presidente del COMITES Luciano Alban, il parlamentare italiano On. Alessio Tacconi, il parlamentare svizzero Dr. Angelo Barile e Catia Porri del Comitato XXV Aprile. Il Console Generale Giulio Alaimo era impegnato a San Gallo, dove era presente il Sindaco di Accumoli, Stefano Petrucci, venuto a ritirare una consistente somma di denaro raccolta dal COMITES di San Gallo in favore dei terremotati.
La commemorazione di Zurigo è stata non contro qualcuno, ma per qualcosa. Il Pin del Comitato infatti recita: “non solo il 25 aprile 1945, ma il 25 aprile sempre”. Si è voluto ricordare che le insidie per la democrazia e la libertà sono sempre presenti, ci sono dittature eclatanti e dittature striscianti, ma per questo non meno pericolose. È stata ricordata la situazione di diversi Paesi: La Siria, la Corea del Nord, il Venezuela, la stessa Turchia, dove chi osa criticare il Sultano viene arrestato e la stampa di opposizione viene messa a tacere. La partecipazione alla vita democratica è un diritto-dovere di ogni singola persona. Per i cittadini italiani presenti all’estero, in parte con doppia cittadinanza, è un impegno maggiore perché coinvolti su due fronti: italiano e svizzero.
Il Prof. Barlozzetti ha parlato sulla liberazione di Firenze, rievocando il fatto che i tedeschi, prima di lasciare la città, hanno fatto saltare tutti i ponti, meno il ponte vecchio, risparmiato da Hitler in un barlume di civiltà. L’On. Tacconi ha rievocato i fatti antecedenti il 25 aprile dai racconti del nonno che, tra servizio militare e prigionia, ha trascorso sette anni lontano da casa. Dopo aver combattuto sui fronti di Grecia e Russia fu fatto prigioniero e i famigliari non avevano più notizie fino a quando non è ricomparso a casa. Al termine, con un rinfresco offerto dal Comitato, la serata è proseguita in una piacevole atmosfera di rapporti umani.
Luciano Alban

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