3 C
Zurich
29 March 2024
Image default
STORIE di Gianni Farina

Dall’origine della vita il soffio creativo per la salvaguardia della pace e della fraternità umana

Print Friendly, PDF & Email

Nel ricordo dei bimbi di Khan Shaykhun in Siria

“Secondo me la pace è un dono, ma non come tutti gli altri, un dono che si costruisce passo dopo passo e parte da un sorriso.
Tutti dovrebbero avere questo dono e partendo dal sorriso faremo arrivare la pace a tutti.
Dal sorriso parte l’amicizia, che crea un legame speciale di cui il mondo ha bisogno.
Quindi sorridendo creeremo amicizie, solidarietà che ci permetterà di sostenerci tra di noi nelle difficoltà che la vita ci presenta, ma che in realtà abbiamo creato noi, basta pensare ai conflitti tra paesi che vanno avanti da molto e che andrebbero assolutamente fermati.
Ecco perché ci serve un dono, da ricevere e tramandare, finché non arriverà a tutta la popolazione mondiale.
In conclusione appena avrete il tempo di distogliervi dai compiti da svolgere, uscite di casa e sorridete a chiunque vi capiti di incontrare e inizierete con il progetto della pace.”
È la fabbrica della pace a lanciare il messaggio con l’ appello della sua presidente, Maria Rita Pars.
La pace si può realizzare e non è un’Utopia.
E comunque, come scrive Oscar Wilde: una mappa del mondo che non preveda il paese dell’Utopia non merita nemmeno uno sguardo.
Il bene della pace ha inizio nel grembo materno sin da quando il bimbo ode il battito d’amore del cuore di sua madre cullandosi nel tepore dell’essere che lo genera.
E in primo luogo nella famiglia dal momento in cui si apre all’impatto con la natura provando terrore per l’ignoto che lo aspetta. L’aria che entra nei polmoni sino allora protetti nell’arcano mondo del mare della tranquillità nel ventre di una madre. Il mio pensiero va a quei bimbi annientati dai gas letali in un qualsiasi luogo del mondo, iniziando dalla Siria, ove sembra che l’umanità abbia perso ogni senso d’amore e di solidarietà.
E sconvolgente è il comportamento dei governanti, iniziando dalle grandi potenze, intente a disputare il gran premio delle  responsabilità dei rispettivi alleati mentre gli infanti perdono il dono del respiro che richiama il Diritto alla vita.
In seguito è la scuola  la casa educativa per l’attuazione della Cultura della Pace.
Scuola come opportunità formativa nonché educativa di un nuovo modo di pensare, agire, intrattenere rapporti, condividere idee, esperienze di vita, ambizioni e speranze per un lungo tratto di vita comune. La conoscenza e il rispetto degli altri inizia dalla scuola, dalla protezione dei bimbi come atto d’amore che prefigura e incrementa la cultura della pace.
Naturalmente, i mezzi educativi e di comunicazione, quelli tradizionali e moderni, sono determinanti per formare, informare, facilitare contatti e scambi atti a incrementare modelli di comportamento che servano a creare  la cultura della conoscenza e della solidarietà.
Da ciò si deduce la necessità di individuare e combattere produzioni d’informazioni tramite internet altamente pericolose, squalificanti e irresponsabili che creano una cultura della separatezza e dell’odio foriera, come avviene in tanta parte del mondo, di nuovi e più gravi crimini contro l’umanità.
Promuovere la Pace partendo dalle origini della vita, creando un legame stretto tra l’universo sociale che genera, educa e cura e i governanti di ogni parte del mondo.
E decisivo in ogni campo a sostegno della Pace è la lotta per controllare e ridurre la produzione di armi, iniziando da quelle letali che colpiscono i civili, i bimbi inermi e inconsapevoli dei pericoli.
Le cifre che ogni anno vengono spese per le armi e per incrementare conflitti e guerre sono talmente imponenti da risultare decisive se impiegate in altro modo per risolvere le tante calamità che colpiscono il nostro pianeta: la fame, le povertà, le malattie, le diseguaglianze, i conflitti e le persecuzioni, le guerre intestine, il degrado naturale prodotto dalla insensata violenza dell’uomo.
Come afferma il Movimento “ Fabbrica della Pace”, per tracciare le mappe del Futuro della Pace sarebbe, pertanto, necessario orientare ogni azione politica, legale, culturale e spirituale capace di motivare, in senso operativamente salvifico e creativo, l’agire umano, individuale e collettivo, per trasformare la violenza dei profitti sconsiderati e inumani in possibilità e opere di costruzione e di Pace.
A partire dalle periferie esistenziali del mondo.
Per la salute e la salvezza di ogni nazione e dell’intero Pianeta.

[email protected]

Ti potrebbe interessare anche...

1914 – 2014 I cento anni dei garibaldini italiani in Francia tra storia e memoria

Redazione La Pagina

La riforma costituzionale respinta massicciamente dalla maggioranza degli elettori

Redazione La Pagina

Il pianto dei coccodrilli nel parlamento repubblicano e altrove

Redazione La Pagina

Lascia un commento

I cookies ci permettono di garantire la funzionalità del sito, di tenere conto delle vostre preferenze e consentirvi una migliore esperienza di consultazione dei nostri contenuti. Continuando a navigare sul nostro sito l’utente accetta l’utilizzo dei cookies. Accetto Leggi di più