Conte: “Lavoreremo intensamente per realizzare gli obiettivi politici anticipati nel contratto, lavoreremo con determinazione per migliorare la qualità di vita di tutti gli italiani”
A tre mesi dalle votazioni del 4 marzo, si sono finalmente concluse le trattative per la formazione del nuovo governo M5s-Lega, il 65° governo della Repubblica. Il 31 maggio il nuovo Presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, ha presentato lista dei ministri del suo governo al quirinale formata da 18 ministri, di cui 5 donne e un sottosegretario.
Si tratta di un governo fatto non di dilettanti, o di incapaci, non sempre facce nuove, ma anche fatto di persone che sono già state in altri esecutivi tecnici o politici, leader politici e gente che non ha mai partecipato a un’elezione. Purtroppo non è quel governo direttamente eletto dal popolo, come invece viene presentato, proprio perché il premier non era in lista e soprattutto perché gli elettori non hanno votato l’alleanza M5s – Lega che si è creata successivamente, così come nessuno ha votato il programma del governo i cui punti sono esposti sul famoso “contratto di Governo”. Ad ogni modo, si tratta del governo costituito dalle due forze politiche che hanno una solida maggioranza parlamentare.
Il giuramento dei nuovi ministri è avvenuto il primo di giugno con una breve cerimonia al Quirinale. Premier e ministri, davanti al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, hanno recitato la formula di rito, successivamente il nuovo premier si è recato a Palazzo Chigi per il rituale del passaggio del ruolo ricevuto da predecessore Paolo Gentiloni e la tradizionale consegna della campanella con cui il presidente del Consiglio mantiene l’ordine durante le riunioni di Governo. Per quanto riguarda la divisione dei ruoli, nove sono ministri 5s, sei della Lega, tre tecnici (vedi box).
foto: Ansa