Un team di ricercatori italiani ha delineato i tratti della personalità del giocatore d’azzardo tipo
Esiste il profilo tipo del giocatore d’azzardo patologico? E’ possibile individuare tratti della personalità che possano far prevedere la possibilità di sviluppare una soggezione patologica al gioco? Le risposte a questi interrogativi arrivano grazie a tecniche avanzate di Intelligenza Artificiale che hanno reso possibile tracciare un profilo dei giocatori patologici e delineare il rischio per un soggetto di sviluppare soggezione al gioco dazzardo.
A raggiungere questi risultati un team di ricercatori italiani dell’Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare del Consiglio nazionale delle ricerche (Ibfm-Cnr) di Catanzaro che, insieme all’Università della Calabria, ha pubblicato uno studio sul Journal of Neuroscience Methods. “Chi è vittima del gioco d’azzardo patologico perde sia grandi quantità di denaro che la capacità di controllo delle proprie azioni e la fiducia dei propri cari, con la percezione di essere entrato in un tunnel senza via di scampo. Le neuroscienze sono impegnate da decenni nello studio di questo disturbo che devasta la vita di moltissime famiglie italiane.
Oggi sappiamo che la causa è multifattoriale (genetica, neurobiologica e comportamentale) e conferisce alla persona una vulnerabilità di base, amplificata da fattori psicosociali come povertà o traumi biografici. La letteratura indica già che, oltre a disfunzioni cerebrali e genetiche del sistema dopaminergico, i gambers patologici hanno anche un profilo di personalità disfunzionale, sono cioè più vulnerabili alle situazioni sociali che invitano al gioco, e questo aspetto non è mai stato studiato finora con metodi di intelligenza artificiale”, ha spiegato Antonio Cerasa, ricercatore Ibfm-Cnr.
Impulsività, tratti depressivi e bassa fiducia negli altri sono solo alcune delle caratteristiche del ‘profilo di personalità patologica’ rilevate dai ricercatori, che nel loro studio hanno coinvolto alcune strutture di riabilitazione psichiatrica di Milano e Catanzaro per poter valutare i giocatori patologici in cura e capire, mediante l’uso di algoritmi di intelligenza artificiale, se esiste nei giocatori patologici uno specifico costrutto di personalità.
Nel calcolatore, spiega il coautore del lavoro Danilo Lofaro, sono stati inseriti seimila dati di 160 persone che non hanno mai giocato a slot machine e a giochi d’azzardo e di 40 pazienti giocatori patologici: ognuno è stato analizzato a seconda delle 30 caratteristiche alla base della personalità umana.
Questo ha permesso, in una seconda fase, di identificare la combinazione di tratti che meglio divide i giocatori patologici dagli altri. Ha spiegato Lofaro: “Il risultato che consente di classificare otto gamblers su dieci è quello costituito dai seguenti sotto-tratti: bassa apertura mentale; bassa coscienziosità; bassa fiducia negli altri; ricerca di emozioni positive; elevato tratto depressivo e impulsivo. Una persona con queste caratteristiche rischia la vulnerabilità verso questa patologia psichiatrica”.
“Lo scopo di queste ricerche è creare strumenti sempre più sensibili per riconoscere un disturbo prima che esso si manifesti in tutta la sua gravità. Da anni il nostro istituto di ricerca è impegnato nello sviluppo di innovativi sistemi per migliorare la pratica clinica”, ha dichiarato il responsabile della sede di Catanzaro dell’Ibfm-Cnr, Aldo Quattrone.