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27 April 2024
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Italiani in Svizzera

La storia di: Giacomo Belpane

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Raccontaci di te...

Mi chiamo Giacomo Belpane e sono originario della Sicilia, di Niscemi, a Caltanissetta per la precisione, però sono nato a Uster. I miei genitori si trasferirono in Svizzera per lavoro e poi siamo rimasti qua. Sono nato il 13 gennaio del 1975, ho frequentato le scuole italiane all’inizio per poi passare a quelle svizzere. Ho iniziato a lavorare alla Jowa a Volketswil, dove lavoro tuttora, dopo quasi 25 anni. Mi piace il mio lavoro, sono vice capogruppo del reparto pane. Sono tanti anni che sto qui e ne vado fiero: con tutta la crisi che c’è oggigiorno posso essere molto soddisfatto di questo.

Che legame hai con l’Italia?

Io sono e mi sento italiano, non ho mai preso la cittadinanza Svizzera perché non ne ho sentito il bisogno. Anche se sono fiero della mia patria, però, non andrei mai a vivere in Italia.

Sono orgoglioso di quello che c’è, ma a mio parere non si vive bene come invece stiamo qui. Un giorno che saremo pensionati è probabile che torneremo in Italia, perché anche mia moglie è italiana, di Lecce, e amiamo tornare in Italia per le ferie. Credo di avere una mentalità mista, sono italiano ma ho preso anche “la testa” degli Svizzeri, tanto che dopo due settimane che sono in Italia mi manca la Svizzera e tutto della terra elvetica. Per questo mia moglie mi chiede spesso come sia possibile, “ma come fai…” mi dice, per lei è diverso!

Io me lo spiego perché anche se il mio cuore è sempre in Italia, non riuscirei a starci sempre, perché mi manca la mia vita, la quotidianità, la gente che conosco, il mio lavoro che mi piace tanto e sono fiero quando faccio una cosa buona, sono molto orgoglioso e cerco sempre di fare tanto. Finora sono riuscito.

Quando dici che hai la ‘testa’ svizzera, intendi che ti senti anche svizzero?

Come mentalità sì, a me lo dicono in tanti che ho la testa svizzera. Credo di essere un buon mix tra temperamento italiano e la serietà svizzera. Mi piace divertirmi, qualsiasi cosa faccia, è un po’ la filosofia che cerco di portare avanti anche con le mie tre figlie, che hanno nove, cinque e due anni.

A casa nostra non manca il divertimento, si sente praticamente parlare e cantare in italiano, leccese e siciliano, tutto il giorno. Io e mia moglie ci teniamo tanto ad insegnare l’italiano ai nostri figli, lo ritengo giusto anche nei confronti dei nonni.

In questi tempi, devi essere felice, ogni giorno ti devi alzare e dire grazie per quello che hai, io sono così, ho una bella famiglia e sto bene di salute, purtroppo tanta gente soffre e non può avere nulla di tutto ciò, è per questo che io mi alzo felice la mattina, rido, ballo e canto: è così che ringrazio per la bella vita che ho.

Andate spesso in Italia?

Sì, a Lecce andiamo minimo una volta l’anno, conosciamo tante persone e lì ci divertiamo sempre tanto. In Sicilia invece non vado molto, anche se è bellissima e ho parenti giù. Tutto è cambiato quando è morta mia nonna, io ero molto attaccato a lei, ma da quando non c’è più andare in Sicilia per me non è più la stessa cosa.

Raccontaci della tua nuova attività…

Con mia moglie avevamo già fatto esperienze nella vendita di caffè sul mercato svizzero, otto mesi fa, però, abbiamo deciso di intraprendere un’attività nostra in proprio e ne siamo davvero contenti. L’idea è di mia moglie, io fino a quel giorno non avevo mai pensato di mettermi in proprio, invece poi ci siamo messi in contatto con le ditte in Italia, come la Borbone ad esempio, e anche se ci è voluto tanto impegno, ci siamo riusciti!

Quali sono i servizi che offrite di preciso?

Offriamo di tutto. Dalle macchine del caffè, che possono essere sia per aziende che per privati, alla fornitura per punti di ristorazione, sono otto mesi che ci siamo messi in proprio e devo dire in questo periodo abbiamo fatto tanto!

Abbiamo tante macchine diverse, da comprare oppure da prendere in affitto, questo servizio significa che noi ci occupiamo della gestione delle macchine, il cliente praticamente deve mettere solo l’acqua e certamente il caffè, che forniamo anche noi, insieme ad altre bevande italiane che in Svizzera si trovano difficilmente, per esempio, tra le altre, abbiamo in assortimento, la Gazzosa, la San Benedetto, delle birre e tanto altro. Abbiamo in progetto di vendere anche altri prodotti italiani in futuro.

Parliamo del caffè che vendete…

Abbiamo sette tipi di caffè, tra il Diva, il Moreno, Borbone, Lollo, Guglielmo, Spinelli e Quarta. Sono sette tipi molto diversi, ho fatto questo perché all’inizio vendevo solo il Borbone, ma volevo avere l’opportunità di fare maggiori proposte. Il business del caffè è molto duro, sembra facile, ma c’è tanto lavoro dietro e la concorrenza è tanta.

Ho scelto i tipi di caffè in base a qualità, gusto e classe economica. Tanti dei miei clienti preferiscono il Borbone. Abbiamo tutti i tipi, la cialda, i chicchi, le capsule anche compatibili Nespresso, Lavazza e Dolce Gusto. Ormai si usa poco la macchina con i chicchi in privato, quello che va di più sono le capsule. Ogni tanto su facebook facciamo delle promozioni oppure dei concorsi. Ci tengo a dire che abbiamo preso tutte le licenze necessarie per la vendita del caffè, ci piace fare tutto per come si deve! E vorrei teminare approfittando per ringraziare mia moglie e mia suocera per tutto quello che fanno per questa nostra ditta.

Jeck’S Caffè Belpane

[email protected]

Tel. 079 850 26 64

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