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28 April 2024
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Società

Dedicato alla Casa d’Italia a Berna

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Saro Marretta è un italiano impegnato, soprattutto se si tratta della Casa d’Italia di Berna, infatti, in occasione dei 50 anni della stessa, in un libro dedicato alla sede bernese de La Casa d’Italia pubblicato nel 1987, Marretta nell’introduzione accenna ad una questione importante: “Dopo il duemila, se va di questo passo, si prevede la possibilità che la Casa parlerà quasi solo svizzero-tedesco. Non sarà una vergogna o una tragedia ma un’altra maniera di vedere le cose”.

Oltre trent’anni dopo, ovvero nel 2017, in una nuova edizione del libro dedicata alla Casa d’Italia di Berna, l’autore afferma che “troviamo la Casa aperta a tutti ed è chiaro che vi si parlino molte lingue. Vi prevalgono ancora la lingua italiana e la leggerezza dell’italianità come ce la immaginiamo noi: col senso dell’ospitalità e della simpatia”.

Il libro sugli 80 anni della Casa d’Italia a Berna, è solo uno dei tanti testi che ha curato Saro Marretta, tra le altre pubblicazioni troviamo “Piccoli italiani in Svizzera”, “La commissaria – gialli quiz per imparare l’italiano”, “Das Spaghettibuch” e “Das Pizzabuch”.

“80 anni Casa d’Italia”

Il libro, con testi sia in italiano che tedesco, è composto da tanti scritti di chi in questi anni ha avuto in un modo o nell’altro a che fare con la Casa d’Italia di Berna, chi se ne è occupato direttamente, chi l’ha vissuta in maniera più distanziata e chi con i propri sforzi l’ha portata avanti. C’è ad esempio la dichiarazione di Cosimo Titolo, presidente della Casa d’Italia bernese, che dice: “Penso che la Casa debba continuare a essere un luogo aperto a tutti, un punto di riferimento per italiani e non. Tuttavia, essa deve, a mio avviso, mantenere l’italianità che l’ha contraddistinta in modo positivo fino a oggi”. Sono poi descritte le associazioni che hanno sede nella Casa d’Italia. Troviamo anche il parere di diverse autorità svizzere, come l’allora sindaco di Berna, Tschäppät, il sindaco di Berna Alec von Graffenried e tanti altri.

Troviamo foto di una manifestazione contro i tagli dei contributi ai corsi di lingua e cultura italiana all’estero del 31 ottobre 2008 o della Consigliera federale Simonetta Sommaruga che ha trovato una “squisita ospitalità” durante la sua visita della Casa d’Italia nel 2011.

Il libro è composto anche da tante fotografie, sicuramente una delle più impressionanti e particolari è quella dell’Associazione Nazionale Combattenti Italiani del 1925 (vedi foto), ma anche le fotografie dei festeggiamenti del 72o anniversario Liberazione d’Italia o le fotografie delle numerose conferenze, lasciano solo intendere quanto impegno, amore e passione gli italiani e tutti quelli che l’hanno frequentata hanno investito in tutti questi anni nella Casa d’Italia e nella comunità che la circonda.

“Ho iniziato a conoscere e apprezzare il presidente e il comitato di questa giovane vecchietta di 80 anni, circa due anni e mezzo fa, quando mi è stato chiesto di presiedere il rinnovato Com.It.Es di Berna e Neuchâtel. Già dal primo momento in cui ho messo piede in Casa d’Italia, mi sono sentita davvero in una casa, accogliente, aperta alle novità e con tanti italiani provenienti da tutte le regioni, con mille esperienze di vita diverse. Allo stesso tempo e soprattutto nelle serate del fine settimana, a Casa d’Italia non si sente parlare solo italiano: si anima principalmente di svizzeri, ma non solo, che apprezzano la buona cucina del ristorante, ma anche il clima conviviale, “all’italiana”. Ed è in quelle mura che si sostanzia ciò che viene definito multiculturalismo” sono le parole di Mariachiara Vannetti, presidente del Comites di Berna e Neuchâtel.

“La Casa d’Italia nella sua storia è stata in questo senso luogo d’incontro e particolarmente importante per la migrazione e l’integrazione. La storia della migrazione in Svizzera è fortemente intrecciata alla storia della migrazione italiana. Gli italiani sono stati esemplari nell’”auto-organizzarsi” dice, invece, la presidente del sindacato Unia, Vania Alleva.

Un libro interessante, con il quale si riesce ad avere una visione della comunità degli italiani che frequentano la Casa d’Italia a Berna, delle iniziative di una volta e delle feste di oggi. Un bell’omaggio per gli 80 anni.

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foto della pubblicazione “80 anni Casa d’Italia”

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