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29 April 2024
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Scrive chi legge

L’arma della conoscenza

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In questo periodo di emergenza prolungata, l’uomo che alimenta il suo spirito guidato dalla curiosità, e tramite la conoscenza è più libero dalle manipolazioni e dai dogmi ideologici. Bisogna cercali questi mentori o entità di sorgenti del sapere, che accendono in noi la scintilla immortale della libertà. Bisogna alimentare nei giovani studenti e figli il seme dell’allegria, dell’autostima e curiosità. Attivando in loro l’interesse allo studio, motivandoli alla conoscenza umanistica piuttosto che scientifica. Avendo come oggetti di riflessione filosofica, la storia, la scienza, l’arte e la letteratura. Avendo poi la possibilità in un dialogo libero di esprimere le proprie tesi, arricchendo e ampliando le conoscenze ed ‘esperienze dei partecipanti. Questa opera di elevazione intellettuale non deve essere un impegno soltanto dell’individuo, ma anche della collettività e sopra tutto dello Stato che, dovrebbe mettere a disposizione un servizio pubblico informativo ben più esteso e meno vincolato alla politica di quello attuale. Molti spiriti si elevano alla piena coscienza del proprio essere e procedono, come illuminati, sulla via della loro libertà di espressione e di scelte. Il punto più alto di questo processo è la vita religiosa o spirituale, in cui la coscienza finita si eleva alla conoscenza nella sua natura più assoluta, alla contemplazione dell’intero universo e della sua necessità, cioè alla contemplazione di un Dio o alla divinizzazione di sé stessi e madre terra. Il Dio è sapiente ma l’uomo è filosofo perché cerca quella sapienza che non possiede. Per alcune filosofie o religioni, non è solo ricerca, ma anche possesso della verità.

Si può parlare di coscienza infelice derivante dallo scetticismo, dalla consapevolezza che ciò che è altro dal proprio pensare, è contraddittoria rispetto a essa e rileva una separazione fortemente critica. Come la era il Dio cristiano caratterizzato dalla coscienza infelice, perché nel suo sentimento religioso Dio è vissuto come termine trascendente a tal punto da essere irraggiungibile e da far percepire alla nostra consapevolezza la sua incommensurabile piccolezza, facendola sentire quasi annichilata. Così oggi siamo di fronte a un cambio epocale in cui essendone sopraffatti, alimentiamo questa coscienza infelice attraverso una devozione cieca verso chi ci governa, il cui fare o l’operare dovrebbe mortificarci, e spingerci alla comprensione e ribellione sociale.

Nella realtà si educano generazioni di cittadini, ad ‘una cultura di base, all’apprendimento professionale e alla loro integrazione nella società come consumatori, per produrre schiavitù intellettuale e fisica, di un mondo in apparenza progredito reale e giusto. Perfetti automi che dotati di “software” dedicati alle loro funzioni, con un margine d’illusoria scelta libera per non alimentare troppo il desiderio mai del tutto soppresso, di liberarsi dalle proprie catene e uscire verso un cammino di luce oltre la caverna platonica immaginaria. Nessuna ideologia si presenta come tale, ma in primis denigra le atre già esistenti, dichiarandole come tali. In ogni epoca con delle differenze etiche e culturali, vi sono state delle ideologie dominanti che a insaputa delle popolazioni, hanno definito i destini d’intere generazioni con i loro dogmi. Il cosiddetto pensiero unico od ordine mondiale, sono termini in voga quando si viene tracciati come complottisti o malinformati, o in genere come voce fuori dal coro. Seguirò il metodo socratico che il filosofo usava con i suoi discepoli, tendente a far trovare dallo stesso interlocutore (chi mi legge) ciò che gli si vuole insegnare, per mezzo di successive interrogazioni fino a pervenire alla conclusione voluta. Alcuni caratteri di questo metodo si evidenziano in cinque sezioni, che vorrei applicare per le seguenti tematiche: Covid-19, 5g, Nuovo ordine mondiale.

  1. Problematicità / Può la crisi economica causata dalla pandemia, avere risvolti nella diffusione del 5G? Può essere il “Nuovo ordine mondiale” responsabile dell’attuale situazione, che impoverendo gran parte della popolazione, accelerare i sui piani di controllo totale sulle società? Il SARS-CoV-2 è stato creato in laboratorio e da chi, e fino a dove si spingerà il conflitto ideologico ed economico in atto tra Cina e USA?
  2. Ricerca / La ricerca deve essere continua, senza la certezza di possederla in futuro, ma alla quale ci si vuole avvicinare. Chi decide quali ricerche finanziare, gli stati o le lobby farmaceutiche? È comprensibile che investimenti miliardari e anni di ricerca sui vaccini o altre malattie, debba avere un riscontro economico. Serve una ricerca in rete per approfondire ogni tema che ci riguarda, studiando giornalmente, fino dove arriva la comprensione. Solo allora si avrà diritto di giudicare e argomentare, smettendola con i discorsi da bar. Non dovremmo essere noi a potere decidere democraticamente, anche se di pancia perché disinformati, quali ricerche lo stato dovrebbe finanziare e chiedere più trasparenza su temi che vanno dalle vaccinazioni, alla struttura sanitaria? Il Covid-19 ha dimostrato che lo stato e le regioni non hanno fatto il loro compito costituzionale che sarebbe la salvaguardia della salute del cittadino. Esistono ricercatori indipendenti che si autofinanziano?
  3. Critica / Rimettere sempre in discussione le risposte, e soluzioni ai problemi posti. Niente è valido senza analisi dei fondamenti e la lettura delle documentazioni degli esperti. Ripensare e ridiscutere tutto! Serve uno spirito critico nel dibattito e confronto dialettico. Spesso si rischiano reazioni violenti e di censura, mettendo in discussione valori e verità appartenenti alle tradizioni. Chi vorrà mettere a rischio il proprio stato sociale, criticando chi li permette prestigio e ricchezza? Con quali strumenti la plebe che lavora, risparmia e torna stanca dal lavoro, potrà criticare e reagire su dei temi che non comprende?
  4. Argomentare / L’impegno nel confrontare le idee, sostenendo con argomenti derivanti dall’osservazione, esperienza o pura ragione. Giustificando gli argomenti che fondano tesi e affermazioni, collocando il discorso filosofico su un piano in cui è possibile il confronto dialettico.
  5. Dialogo / Questo confronto aperto su tutte le questioni, necessita dello strumento del dialogo per comunicare le idee, ascoltare le altre parti e mettere sempre in gioco il proprio punto di vista e conoscenze. Fosse necessario riconoscere le proprie verità come ideologie dogmatiche. Chi possiede il linguaggio retorico, può indirizzare il dialogo e le successive decisioni a scapito degli ignoranti e fare carriera politica o altre cariche professionali prestigiose. Per fare questo bisogna ugualmente studiare e giocare in casa, quando si argomenta sui temi che padroneggiamo.

Riassumendo, nei tre temi che vorrei affrontare seguendo il modello filosofico sopra descritto, seguirò una mia interpretazione, che ha come riferimento la mia concezione di vita, dei valori e del significato della mia esistenza. La filosofia non è un hobby ma una necessità per l’uomo, che si chiede il senso, l’origine e il destino della sua esistenza. Pensare in modo filosofico seguendo uno dei metodi proposti, incide sulla realtà, nelle azioni, le scelte e le speranze di vita di ognuno di noi. Vorrei stabilire per i tre temi da me scelti, ciò che è importante, ciò che è giusto e ciò che dovrei scoprire tramite l’indagine e la riflessione, e ciò che ci viene detto di facciata. Con questo tentativo vorrei aumentare la comprensione su temi attuali in cui tutti parlano ma spesso sparlano, stimolando altre persone a seguire questo cammino. Aumentando il popolo degli insoddisfatti, vorrei accendere il nostro “nichilismo attivo”, e rivendicare sempre più la nostra sovranità mentale.

Mario Pluchino
(seguirà la prima sezione “Covid-19 Problematicità”)

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