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29 April 2024
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Svizzera

Protesta a San Gallo contro la chiusura del Consolato d’Italia di San Gallo

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san gallo4Sono stati numerosi gli italiani residenti a San Gallo e dintorni che si sono recati il 29 gennaio 2014 alla sede consolare italiana di San Gallo per protestare contro la chiusura. La chiusura provocherà disagi ai 56.000 italiani residenti nella più grande circoscrizione della Svizzera. Gli italiani residenti nella Svizzera orientale, in un territorio tra i confini italiani e quelli tedeschi, compreso il Principato del Lichtenstein, saranno costretti a doversi recare in una zona imprecisata e lontana da San Gallo per ricevere i servizi che gli spettano di diritto che solo una sede consolare, che qui verrà a mancare, può dare.

Fabio Antonio Costa

 

Abbiamo chiesto un commento sugli imminenti provvedimenti che riguardano i nostri Consolati all’Ambasciatore d’Italia Cosimo Risi e il Presidente del Comites di San Gallo Sergio Giacinti

 

Cosimo-RisiCosimo Risi, Ambasciatore d’Italia

Le prestazioni del Consolato Generale di Zurigo non si riducono né per quantità, né per qualità. Con il nuovo orario, che entrerà in vigore il primo febbraio 2014, Zurigo si affianca all’orario di apertura vigente nel resto della rete ed in tutti gli uffici pubblici svizzeri: funzionerà, cioè, dal lunedì al venerdì, con esclusione del sabato e della domenica. I giorni di apertura restano dunque 5 a settimana, saranno soltanto articolati in modo diverso. La decisione di chiudere il Consolato a San Gallo non è ancora operativa. Se e quando lo sarà, il Ministero degli Affari Esteri deciderà a quale altro Ufficio della rete affidare l’utenza ex San Gallo.

 

 

 

 

 

Sergio Giacinti, Presidente Comites San Gallogiacinti

Premettiamo che il nuovo orario di apertura al pubblico del Consolato di San Gallo passa dalle precedenti 15 ore a 16,5 ore, divise in 5 giorni. Il Comites di San Gallo, tuttavia, è decisamente contrario alla chiusura degli uffici consolari il sabato mattina, soprattutto per due motivazioni:

1. il nuovo orario è stato deciso senza previa consultazione con i Comites o altri organismi dell’Emigrazione;

2. la chiusura degli uffici il sabato mattina, nonostante l’aumento delle ore di apertura al pubblico, crea moltissimi disagi agli utenti, considerata la vasta estensione geografica delle circoscrizioni di San Gallo e Zurigo. A San Gallo, nonostante il parere favorevole del Capo-Missione, non è stato nemmeno possibile, per il rifiuto degli impiegati,  protrarre l’orario di apertura pomeridiana fino alle 18.30. Il Comites di San Gallo non ritiene ancora concluso l’iter della definitiva chiusura del Consolato locale; ritiene anzi che le manifestazioni della settimana scorsa, l’occupazione del consolato e il grande rilievo dato dalla stampa e dalle TV locali e nazionali svizzere, abbiano aiutato i nostri Eletti all’Estero a far calendarizzare per l’11 o il 12 febbraio prossimi la discussione in aula, al senato italiano, della mozione Micheloni.

Quest’ultima chiede il blocco delle chiusure di rappresentanze all’estero per almeno un anno e la ridiscussione dei criteri per eventuali misure di risparmio alternative. Il Comites di San Gallo è del parere che l’eventuale chiusura del Consolato di San Gallo, più che risparmi di bilancio, porterebbe disagi notevoli sia all’emigrazione italiana di questa circoscrizione, sia a quella della circoscrizione di Zurigo. Ritiene, infatti, che il Consolato di Zurigo non sia in grado di accogliere altri 56’000 nuovi utenti. Il Comites appoggia incondizionatamente le iniziative e le richieste del Comitato contro la chiusura del Consolato, apparse su tutta la stampa.

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