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5 May 2024
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Stavamo meglio quando stavamo peggio!

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Che il Parlamento Italiano si dimostri “patrigno” nei confronti degli italiani nel mondo oramai non è più una novità e non si lascia scappare occasione per dimostrarlo. L’esempio pratico è giunto martedì 24 dicembre 2019 quando, alle ore 04.45 del mattino, è stata definitivamente approvata la Legge finanziaria 2020, senza considerare le aspettative di tanti Italiani all’estero, ma addirittura negando le agevolazioni Imu, Tasi, Tare per i pensionati Italiani residenti all’estero. Per non parlare di tante altre cose, che come emigrazione organizzata ci stanno a cuore e sono in discussione da tempo e che, se prese in considerazione, potrebbero risolvere tante complicazioni sia per noi italiani all’estero che per le Autorità Diplomatiche italiane. A questo punto è il caso di dichiarare ad alta voce: “stavamo meglio quando stavamo peggio!”. 

La presente premessa e riflessione è dettata da tante realtà. Quando leggo dichiarazioni di autorevoli esponenti del mondo dell’emigrazione che ringraziano il Governo “per la gradita attenzione a favore delle Comunità Italiane all’estero, dimostrata in fase di approvazione della Legge di bilancio”, mi è chiaro che questi autorevoli esponenti parlano per sé oppure, più in generale, per l’istituzione che rappresentano non per le esigenze di una corposa maggioranza di connazionali. Anche l’aver ricevuto qualche “mancetta”, non significa aver ottenuto soddisfazione per tutti i connazionali. Purtroppo la stragrande maggioranza degli italiani all’estero ha ricevuto solo un sonoro calcio nel sedere per essersi viste negate, ancora una volta, attese e aspettative di elementari soluzioni che tutti conosciamo e che i nostri connazionali chiedono quotidianamente. Non capire questo significa non comprendere i problemi della nostra Comunità. Ahimè, non posso esimermi da fare considerazioni che riguardano le forze politiche che siedono in Parlamento attraverso i propri rappresentanti eletti, Senatori e Deputati. In questo caso chiamo in causa tutti i Senatori, membri della Commissione Bilancio del Senato, tranne qualche distinguo, che hanno deciso il cammino della manovra. Il dovere mi impone di esentare la Camera dei deputati, visto che il testo giunto dal Senato è arrivato blindato, senza possibilità di modifica se non quello di approvare tutta la manovra con il voto di fiducia. Fatto questa ulteriore premessa, per correttezza intellettuale, condanno nel modo più assoluto il Governo in toto per come è stata gestita la Legge di stabilità 2020.

Ritornando alla Commissione Bilancio del Senato, secondo me, in questa sede, si sarebbero dovuto presentare in modo bipartisan le richieste di agevolazioni di Imu, Tasi e Tare, approvando questo provvedimento senza battere ciglia. Invece, tutte le forze politiche presenti in questa commissione, chi per un motivo chi per un altro, si sono defilate da tali responsabilità. No, cari Senatori, componenti di questa commissione di maggioranza e di minoranza, se aveste voluto dare un segnale di vicinanza e responsabilità nei confronti degli italiani nel mondo, avreste aggirato la norma della CEE e trovato le coperture finanziarie dovute per poi  votare all’unanimità le agevolazioni Imu, tasi e Tare. Ora è inutile che con comunicati poco opportuni fate le vittime, tutti siete responsabili di questo madornale errore e affronto nei confronti di noi italiani nel mondo. Non avete scusanti, più scrivete e più vi rendete ridicoli. 

Alla base di quanto scritto fino adesso – premettendo che per il mio ruolo di componente del Comites della circoscrizione consolare di Zurigo, nonché coordinatore della commissione sociale dello stesso Comites, mi confronto con i problemi della nostra comunità e più volte nel 2019 ho riportato sulla stampa Italiana in Svizzera queste tematiche e sollecitazioni ai fini di sensibilizzare chi di dovere, come in questo particolare momento – c’è la triste constatazione che spesso mi trovo di fronte un uditorio sordo, per cui, ancora una volta, non posso che esternare la mia rabbia e preoccupazione per il trattamento riservato a noi italiani nel mondo dalle Istituzioni. Siamo sempre gli ultimi ad essere presi in considerazione quando dobbiamo ricevere, ma sempre i primi se dobbiamo contribuire alle spese per i debiti dell’Italia che altri hanno provocato. È proprio il caso di dire che siamo stati scambiati per dei bancomat da cui prelevare a piacimento. Con questa mia esternazione e preoccupazione desidero coinvolgere e rendere consapevoli i Comites di altre circoscrizioni sparse nel mondo, spesso assenti in questa fase e per i temi seguenti che voglio sottoporre all’attenzione di tutti, compreso CGIE, Parlamentari e del Sottosegretario Riccardo Merlo. 

  1. Sonoro schiaffo morale ricevuto per Imu, Tasi e Tare.
  2. Richiesta più volte sollecitata in Parlamento, ma finora non ancora pervenuta, per la modifica della Legge riguardante la variazione d’iscrizione Aire nel comune dove si possiede un’immobile, richiesta da inoltrare direttamente al Consolato Italiano competente, come da disegno di Legge presentato ad aprile 2018.
  3. Richiesta di esentare gli italiani iscritti all’Aire dal pagamento del canone Rai, per chi possiede una televisione nel territorio Italiano. 
  4. Richiesta, anche in questo caso mai affrontata in Parlamento, che riguarda la legge delle votazioni Europee per i cittadini italiani residenti in un paese membro dell’OCSE per poter votare nel Paese di nostra residenza. 
  5. Auspichiamo almeno che, per la seconda metà del 2020, come italiani nel mondo sia possibile venire in possesso della Carta d’identità elettronica presso i consolati, come da programmazione. 

Come commissione sociale del Comites di Zurigo riscontriamo diverse defezioni in ambito di Consolato. Nonostante i diversi richiami, infatti, non si riesce a far rispettare le leggi vigenti. L’anomalia di queste defezioni sembra che interessi solo al Comites della circoscrizione consolare di Zurigo, mentre in altri Comites di tutto ciò non se ne parla e non si capisce se a causa di disinteresse da parte dei Comites di altre circoscrizioni, oppure di disinteresse da parte della Comunità che a sua volta non viene sufficientemente informata sui propri diritti, mentre per i doveri ci sono le istituzioni che si preoccupano di farli rispettare. 

  1. Anche se la legge 1185/1967 preveda che alcune categoriche non debbano pagare il rilascio dei passaporti, da qualche anno lo pagano tutti. 
  2. La stessa legge 1185/1967 prevede anche che siano esenti dal pagamento del passaporto tutte le persone indigenti sul territorio Elvetico dietro presentazione della dichiarazione dei redditi dell’anno precedente. Come Comites e commissione sociale di Zurigo, abbiamo spinto per rendere noti i parametri dei redditi sul territorio di residenza suddiviso per nucleo famigliare e, per trasparenza ma anche come servizio, ne abbiamo richiesta la pubblicazione sul sito del Consolato. I parametri ci sono stati accordati ma mai applicati, mentre la pubblicazione la stiamo ancora aspettando. 
  3. Sempre in ambito di passaporto, è assurdo che un cittadino di età compresa tra 0  e 18 anni debba pagare tale documento, una spesa supplementare per le famiglie, soprattutto quelle indigenti. Anche su questo come Comites siamo intervenuti chiedendo che in Parlamento possano modificare la normativa. Fino ad oggi silenzio assoluto da parte di tutti, nessuno escluso. 
  4. Lo stesso vale per il pagamento dei certificati rilasciati dai consolati. Nonostante una norma affermi che non si debba pagare una certa tipologia di certificati, anche in questo caso la norma non viene applicata e si fanno pagare tutti i certificati rilasciati dai consolati.
  5. Non parliamo poi della richiesta di Cittadinanza. Il presente argomento è un tabù istituzionale insormontabile visto che chi intende far richiesta della cittadinanza  nelle strutture consolari viene quasi snobbato e non riceve un minimo di aiuto per la presentazione della richiesta. Di sicuro non è un bel biglietto da visita per la Diplomazia italiana all’estero, tantomeno per la nostra Nazione. La Diplomazia italiana all’estero dovrebbe essere più disponibile, preparata e competitiva sul tema della cittadinanza. 

Infine, ritornando alla legge di stabilità, leggo che siamo riusciti ad evitare il raddoppio della tassa sulla cittadinanza, nonché anche ad evitare l’aumento delle tasse consolari quando, alla base degli esempi sopra riportati, non fate niente per evitare le complicazioni dei servizi consolari e i costi per negligenza altrui sono comunque a nostro carico anche se non ci spetterebbe pagare. A volte sembra di assiste a delle olimpiadi dove i vari rappresentanti delle forze politiche competono per chi la spara più grossa. Così facendo credete di aver ottenuto qualche risultato migliore in ambito di tasse consolari. Invece no, caro Cgie, cari Parlamentari di ogni schieramento, forse avete ottenuto qualche pagliuzza, ma mancano le travi portanti: questo vostro modo bislacco di prendere a cuore la problematica degli Italiani nel mondo, non porta da nessuna parte. L’unico risultato sicuro e concreto è quello di allontanare le Comunità Italiane dalle Istituzioni e dai doveri civici. L’esempio vergognoso della legge di bilancio 2020 ne è un assaggio. Insomma siamo all’inizio della fine delle istituzioni elettive, sempre se con un colpo di fortuna non ricominciamo a risalire la china.

 A conclusione, per intenderci, questa mia vibrata esternazione non è rivolta né contro né a favore di qualsiasi forza politica, tantomeno nei confronti di singoli rappresentanti eletti. La mia è un’esternazione bipartisan, le tematiche che riguardano gli Italiani all’estero dobbiamo risolverle insieme. Chi lo desidera e vuole approfondire tutti i temi evidenziati mi trova disposizione!

Ticchio Giuseppe, eletto nel Comites della circoscrizione consolare di Zurigo e
coordinatore della Commissione sociale dello stesso ente

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