16.1 C
Zurich
27 April 2024
Image default
Scrive chi legge

Travisate le parole di Norman Gobbi: Chiedere scusa agli italiani? Prima le facciano il PD e Samuele Astuti (PD)!

Print Friendly, PDF & Email

Un lettore prende le difese di Norman Gobbi ripreso dal consigliere regionale del Partito Democratico lombardo, Samuele Astuti, che ha accusato il Presidente ticinese per un’infelice affermazione contro gli italiani: “Dove era il Partito Democratico quando era il caso di prendere le difese degli italiani residenti in Svizzera?”

Il PD pensasse a Governare meglio l’Italia!

Travisare le parole di Norman Gobbi, presidente del Consiglio di Stato del Canton Ticino (a sinistra nella foto), è inopportuno soprattutto in questo momento storico molto difficile per la Svizzera quanto per l’Italia. È fuori luogo, per non dire assolutamente inappropriato e inadeguato.

Il consigliere regionale del Partito Democratico lombardo, Samuele Astuti (a destra nella foto), richiede le scuse del presidente del Consiglio di Stato Norman Gobbi, credo sia altrettanto giusto che lo stesso consigliere PD, Samuele Astuti, debba scusarsi con il presidente Norman Gobbi, almeno in questa occasione, perché quanto pubblicato da molti giornali non corrispondente assolutamente a quanto affermato dal presidente ticinese e quindi a quello che si vuole far intendere ai lettori. Scuse oltretutto non dovute, magari è preferibile adottare in futuro un linguaggio meno colorito, ma nulla di più di questo.

I fatti accaduti:

Prima di un’intervista della rete televisiva Tele Ticino operante nella Svizzera italiana, il presidente del Consiglio di Stato del Canton Ticino Norman Gobbi riceve una domanda fuori onda da qualcuno alle sue spalle, la domanda si riferiva alla difficoltà che hanno gli italiani in Italia nel fare le visite mediche, al che il presidente Norman Gobbi girandosi verso l’interlocutore dice “devi chiedere agli italiani, cosa “caxxo” che ne frega a me”, affermazione discutibile sicuramente perché detta in dialetto ticinese e riferita in modo leggermente dispregiativo nel linguaggio utilizzato, ma che nulla a che fare con il razzismo verso gli italiani in generale.( Video integrale riportato da www.ticinonews.ch, link  https://www.ticinonews.ch/ticino/cosa-dice-davvero-gobbi-nel-famoso-video-EN3429776 )

Certamente in passato vi sono state altre affermazioni molto colorite e inappropriate, alquanto offensive  nei confronti degli italiani residenti nel Canton Ticino (più di 200.000 connazionali presenti nel Cantone con premesso di dimora o domicilio o con doppia cittadinanza) come nei confronti dei frontalieri italiani (che sembrano essere almeno 70.000), ma non è questo il caso di offendersi troppo, anche se chiedo al Presidente del Consiglio di Stato, Norman Gobbi, di utilizzare una terminologia appropriata al suo mandato, oggi come in futuro, visto che i due Paesi sono legati da molte vantaggiose opportunità per entrambi, nonché legati anche dalla stessa lingua, tanto per dirne una.

Dove era il Partito Democratico quando era il caso di prendere le difese degli italiani residenti in Svizzera? Si svegliano solo adesso da un letargo durato tanti anni? Letargo pagato profumatamente dai contribuenti italiani.

Molto più grave l’atteggiamento del Partito Democratico, partito al Governo e responsabile della vita di tutti gli italiani, cittadini in evidente stress anche dovuto al linguaggio mediatico divulgato attraverso le reti nazionali, reti televisive che ogni giorno fanno trasparire informazioni e dati che di certo non sono adeguatamente corretti, per esempio riportare il numero di ricoveri necessari, non includendo tutti coloro che sono ricoverati per evitare che possano contagiare i familiari in assenza di un altro posto dove poter trascorrere il periodo di quarantena; o informazioni sul comportamento di pochi cittadini rispetto alla massa, per così motivare la successione dei tanti decreti che hanno messo in ginocchio alcune categorie pur promettendo tutt’altro di quanto deciso in seguito, senza con questo voler sminuire la pericolosità del virus.

Il PD si chieda se sia stato corretto e giusto, nonché responsabile, che i proprietari di ristoranti bar e palestre soprattutto ma non solo, abbiano dovuto velocemente provvedere a fare degli investimenti per non chiudere le attività e dopo sono stati costretti a chiudere ugualmente, nonostante lo stesso Giuseppe Conte, in rappresentanza della maggioranza a guida PD e M5S, abbia detto: “vi diamo una settimana, solo una settimana, per mettervi in regola  per evitare la chiusura”, termini rispettati dai bar e ristoranti come anche dalle palestre, per poi aver creato loro un danno economico ben più grave di quanto avrebbero dovuto subire a causa del virus.

Danni elevati sicuramente evitabili utilizzando al tempo giusto coerenza e ragionevolezza, prima di fare richieste senza alcuna utilità per tanti imprenditori già molto provati per l’inadeguato metodo di affrontare la pandemia sin da gennaio 2020. Ricordo a tutti che il Consiglio dei Ministri, con la firma del Premier Giuseppe Conte, aveva dichiarato lo stato di emergenza già al 31 di gennaio del 2020, stato di emergenza nazionale comunicato solo a Marzo del 2020 quando la situazione era fuori controllo.

Come mai i dati sugli sbarchi non vengono più forniti? Quanti immigrati sono in arrivo sulle nostre coste, quanti di loro hanno il Covid? Queste alcune delle domande che molti italiani si pongono, ma alle quali una risposta non viene data, forse anche per evitare di ammettere i propri errori dovuti ad un atteggiamento troppo permissivo, ma che produce per qualcuno vantaggi economici contrastanti con la pubblica sicurezza e la diffusione del virus.

A tal proposito il consigliere regionale PD dovrebbe chiedersi se giusto attaccare il presidente Norman Gobbi per aver voluto dire che in questo momento non è interessato agli italiani residenti in Italia, visto che in Svizzera ci sono molti casi di ammalati di Covid a cui dover pensare.

 Il consigliere del PD lombardo Astuti e tutto il Governo devono magari spiegare agli italiani come mai pur sapendo che ci sarebbe stata una seconda ondata non hanno provveduto a potenziare i mezzi pubblici per il trasporto degli studenti, invece di spendere milioni per dei banchi a rotelle, del resto del tutto inutili visto che hanno poi optato per la didattica a distanza. A cosa sono serviti gli incentivi su dei monopattini quando è stato vietato in molte regioni lo spostamento dei cittadini, monopattini risultati in alcuni casi anche fuori norma per la sicurezza dei consumatori e della circolazione stradale. Ma soprattutto Samuele Astuti e tutto il Governo dovrebbero interrogare se stessi e chiedersi se sia il caso di far risultare un totale disinteresse da parte dello Stato elvetico verso gli italiani, travisando le parole del presidente Normano Gobbi, quando nel Canton Ticino, come in tutti gli altri Cantoni, gli italiani residenti sono trattati certamente molto meglio degli italiani in Italia.

I residenti italiani in Svizzera hanno accesso alle cure abbastanza immediatamente, hanno recepito il grave momento, ma altrettanto ricevono informazioni molto precise sul modo di comportarsi per evitare il diffondersi del contagio senza incutere la paura più del dovuto. Gli stessi imprenditori sono e saranno aiutati a superare questo momento in tempo reale, non come sta accadendo in Italia, dove le promesse e i fatti non corrispondono in termini di tempismo, quantità e qualità di aiuti, le tantissime manifestazioni di molte categorie dimostrano chiaramente la veridicità delle mie affermazioni.

Credo che in futuro sia necessario adottare un’appropriata terminologia da parte del presidente del Consiglio di Stato, Norman Gobbi, ma sono altrettanto convinto che il PD e la maggioranza al Governo non debbano occuparsi solo e troppo delle parole inadeguate di chiunque sia, bensì, dei fatti e dei provvedimenti da adottare, ritenendo loro incapaci di offrire servizi medico-sanitari in tempo utile, come accaduto in passato quando mascherine e disinfettanti erano importanti, raccomandate dal Governo e dai medici, ma non reperibili se non a costi elevatissimi rispetto al reale costo di produzione degli stessi prodotti. Atteggiamento permesso dal Governo Conte a vantaggio di pochi speculatori nel momento di bisogno che reputo essere più consono a degli sciacalli e non a imprenditori onesti e coscienziosi.

IL Partito democratico, il consigliere Samuele Astuti e tutto il Governo dove erano quando vi sono state affermazioni ben più gravi? Dove erano i tanti eletti all’estero del Partito Democratico quando hanno svenduto le proprietà dello Stato utilissime alla comunità italiana residente in Svizzera? Case D’Italia utili ai connazionali all’estero e ai loro figli vendute all’asta senza pensarci due volte, Consolati chiusi e mai più riaperti, tasse sulla cittadinanza dei figli degli italiani all’estero, pensioni sparite, e tanti altri i provvedimenti che hanno fatto perdere agli italiani all’estero fiducia verso le istituzioni, malcontento dovuto proprio alla responsabilità di chi oggi si lamenta per una frase poco educata, ma che alle spalle ha ben altro da dover guardare se davvero è agli italiani all’estero e in Italia che rivolgono un interesse sincero e spassionato, come vogliono farci credere ancora oggi.

Prima di chiedere le scuse di qualcuno al di fuori del Paese, il Partito Democratico, ma soprattutto il consigliere del Pd Samuele Astuti, si faccia un’adeguata e attenta analisi di coscienza cercando di interpretare le esigenze degli italiani in evidente totale confusione, diffondere odio e paura è ben più grave di un’affermazione discutibile e inappropriata, le parole non ledono la salute degli italiani mentre le errate decisioni di un Governo sì!

Gerolamo de Palma

Ti potrebbe interessare anche...

Al Comites di Zurigo: dopo una delusione una proposta

Redazione La Pagina

L’autunno sta arrivando

Redazione La Pagina

PNRR I (for dummies)

Redazione

Lascia un commento

I cookies ci permettono di garantire la funzionalità del sito, di tenere conto delle vostre preferenze e consentirvi una migliore esperienza di consultazione dei nostri contenuti. Continuando a navigare sul nostro sito l’utente accetta l’utilizzo dei cookies. Accetto Leggi di più