Presso la residenza diplomatica italiana nella capitale elvetica, il nuovo Ambasciatore di Italia in Svizzera si è in questi giorni presentato alle autorità ed ai media locali, dopo essere stato ricevuto dal Presidente della Confederazione per la consegna delle lettere credenziali.
Esaurita infatti la cerimonia protocollare, nel corso di un successivo colloquio con gli organi istituzionali svizzeri l’Ambasciatore Cornado ha riassunto alcune delle principali questioni di interesse bilaterale, tra cui: la cooperazione transfrontaliera, le vie di comunicazione attraverso i corridoi stradali alpini, ed il contributo dell’Italia al dialogo tra l’Unione Europea e la Confederazione Elvetica.
Con le Autorità di Palazzo Federale l’Ambasciatore Cornado si è inoltre soffermato anche su ulteriori temi di interesse per il Governo nella capitale italiana, come la candidatura di Roma a Expo 2030 ed il Nutriscore. In particolare, per quanto riguarda questi ultimi, si tratta di argomenti entrambi considerati anche in occasione del suo discorso di entrata in carica e che dunque ritroveremo tra breve.
“Conosco la Svizzera per avervi prestato servizio dal 2018 fino all’inizio di quest’anno in qualità di Rappresentante Permanente presso le Nazioni Unite a Ginevra”, ha esordito l’Ambasciatore Cornado.
In particolare, ha proseguito, “nella Confederazione hanno trovato ospitalità dal XIX secolo milioni di cittadini italiani, tra cui esuli, lavoratori, studenti, accademici, scrittori, ricercatori e imprenditori. È soprattutto sulla collettività italiana, autentico ponte tra i due Paesi e motore delle loro economie, che poggiano infatti gli storici vincoli di amicizia” che uniscono i due paesi.
“Per questo”, ha evidenziato il nuovo rappresentante diplomatico italiano nella Confederazione, “l’Italia nutre ammirazione per i suoi cittadini che con grandi sacrifici ed ammirevole tenacia, hanno conquistato posizioni di alta responsabilità nella società elvetica facendo della comunità italiana una delle più integrate ed affermate del Paese; comunità che ha dato e continua a dare un formidabile contributo alla crescita della Svizzera e alla sua affermazione tra gli Stati più avanzati del mondo e che oggi promuove efficacemente il Made in Italy in un mercato”, come quello svizzero, “nel cuore di una Europa di 8.500.000 abitanti”.
L’Ambasciatore Cornado non ha inoltre mancato di soffermarsi anche sui solidi rapporti culturali fra i due paesi. Infatti, ha osservato, “la forza dei legami tra l’Italia e la Svizzera oltre che sulla lingua e la cultura italiana, poggia su valori che sono profondamente radicati e condivisi nelle nostre rispettive società. Tra questi valori vi sono la libertà, la democrazia e lo stato di diritto che sono oggi minacciati e che dobbiamo difendere, per noi e per le future generazioni”. Tra questi valori ritroviamo anche la reciproca convivenza ed il dialogo, ed il patrimonio costituito dalle eccellenze gastronomiche italiane, riconosciute dall’UNESCO, “e ciò nonostante”, richiamando la citazione sul Nutriscore come anticipata in apertura, ”minacciato da sistemi di etichettatura fuorvianti, ingannevoli e privi di fondamento scientifico”.
L’Ambasciatore Cornado si è quindi intrattenuto anche sulle relazioni istituzionali in corso fra le due nazioni: “oggi”, ha proseguito, “vi sono tutte le condizioni per sviluppare ulteriormente gli eccellenti rapporti tra l’Italia e la Svizzera, in particolare dopo il successo della visita di Stato del Presidente della Repubblica Mattarella in Svizzera e degli incontri tra il Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri Tajani ed il Capo del Dipartimento federale degli Affari Esteri Ignazio Cassis e tra il Presidente del Consiglio Meloni ed il Presidente della Confederazione Alain Berset, che hanno favorito un forte rilancio delle relazioni tra i due Paesi. La presenza della Svizzera nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e la Presidenza italiana del G7 ci offriranno molteplici occasioni per consolidare questo nostro legame privilegiato. E l’Italia è pronta a fare la sua parte, per facilitare le relazioni tra Berna e le istituzioni europee sui numerosi temi di interesse comune”.
L’Ambasciatore Cornado ha quindi proseguito anticipando le linee programmatiche della sua attività istituzionale nella Confederazione, tesa a sviluppare le relazioni fra i due paesi. Queste ultime sono “uno straordinario potenziale che intendo valorizzare. È questo il partenariato, unico e privilegiato, che intendo consolidare per promuovere rapporti sempre più stretti tra i due Paesi e tra due popoli che sono e saranno sempre sinceramente amici. Per questo mi auguro di tutto cuore che il 28 novembre, grazie anche al sostegno della Confederazione, potremo festeggiare assieme l’elezione di Roma a città ospite dell’Expo 2030. È con questo spirito”, ha infine pronosticato l’Ambasciatore Cornado,” che nei prossimi mesi compirò un viaggio attraverso la Svizzera: dalla Romandia all’Altopiano, e dalle Alpi al Canton Ticino. Potrò così conoscere più da vicino la vostra Nazione e parlarvi di un Paese, l’Italia, che con la Svizzera condivide una frontiera di 800 km, attraversata ogni giorno da 80.000 frontalieri che è da più di 500 anni una frontiera di pace e di stabilità”.
di Andreas Grandi