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12 May 2024
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Svizzera

Anche Ginevra celebra il 4 Novembre

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4La ricorrenza della fine della 1ma Guerra Mondiale, che viene celebrata in tutto il mondo e che per l’Italia rappresentò il compimento dell’unità nazionale e il conseguimento della sovranità su tutto il territorio, ci offre l’occasione per renderci conto che il Tricolore bianco, rosso e verde non è una semplice insegna di Stato ma costituisce un elemento identificativo di un popolo che si riunisce attorno alla propria storia e alla propria identità di Nazione.

E anche quest’anno, malgrado le previsioni meteorologiche non favorevoli, sono stati numerosi gli italiani di Ginevra che si sono idealmente riuniti attorno alla Bandiera per commemorare il Giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate partecipando alle cerimonie per il 94esimo Anniversario della fine della battaglia di Vittorio Veneto e della 1ma Guerra Mondiale.

Domenica 3 novembre già dalle 9.30 cominciavano ad affluire al cimitero di Saint George gli alfieri delle associazioni d’arma svizzere, francesi e tedesche, affiancando quelli delle associazioni italiane di Ginevra, per sostenere la Sezione di Ginevra 2dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci, il Gruppo Alpini di Ginevra, la SAIG e le associazioni combattentistiche e d’Arma italiane di Ginevra, organizzatori dell’evento.

Alle 10.30 è iniziata la messa solenne, officiata nella Cappella funeraria dal Nunzio Apostolico presso le Organizzazioni Internazionali, Mons. Silvano M. Tomasi, accompagnato da Mons. Massimo De Gregori. Dopo la messa, un lungo corteo scortava la corona d’alloro, sorretta da due alpini, nel suo tragitto dalla Cappella verso il Monumento dei Caduti italiani. Le note della Fanfara di Carouge accompagnavano le bandiere e i labari delle varie associazioni che precedevano le personalità consolari, politiche ed ecclesiastiche e tutti i connazionali venuti ad assistere all’evento, per il quale era presente anche l’On. GianniFarina.

Tra i momenti più intensi della cerimonia sono da registrare i discorsi del Comm. Nunzio Crusi, che per motivi di salute è stato letto dal Capogruppo Alpini, A. Strappazzon, e del Console Generale, A. Bertozzi, il quale, al termine della sua allocuzione, ha invitato il pubblico ad osservare un minuto di silenzio per un memore pensiero ai caduti per la Patria sotto ogni bandiera e a tutti i defunti.

Ai discorsi è seguita la deposizione della corona d’allora al Monumento da parte del Comm. Crusi, del Console Bertozzi e del Gen. M. Amadei, mentre la Fanfara eseguiva la “Leggenda del Piave”. Le struggenti note del “Silenzio fuori ordinanza” ponevano termine alla manifestazione ufficiale che si concludeva con il defilamento davanti al Monumento di tutti gli intervenuti.

1Come sempre, si è trattato di una cerimonia sobria ma intensa di emozioni, intesa a celebrare l’impegno e il sacrificio delle nostre Forze Armate, dei tanti militari italiani che si sono immolati o che hanno sofferto per compiere fino in fondo il proprio dovere, accomunando a essi nel ricordo anche quanti patirono le stesse sofferenze sotto altre bandiere. Un tempo nemici, oggi amici e a volte alleati, tutti meritevoli della riconoscenza delle generazioni attuali. Sono i loro sacrifici che hanno reso possibile la realizzazione di un Europa senza confini, nella quale l’ipotesi di un nuovo conflitto non trova alcuno spazio.

L’organizzazione ringrazia la Città di Ginevra, la Città d’Onex e la Fanfara di Carouge e per la preziosa collaborazione.

 

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