Complessivamente sono state controllate 4991 vetrine nei seguenti nove settori: alimentari, articoli di moda, calzature/articoli di pelle, apparecchi elettronici/elettrodomestici, orologi/articoli di gioielleria, occhiali/apparecchi acustici e apparecchiature mediche, libri/articoli di cartoleria, mobili/tappeti/decorazione d’interni, articoli sportivi. Alla campagna coordinata, incentrata sul controllo dei prezzi nelle vetrine, hanno preso parte 23 Cantoni (AG, BE, BL, BS, FR, GE, GL, GR, JU, LU, NE, NW, OW, SG, SH, SZ, SO, TI, UR, VD, VS, ZG, ZH).

I Cantoni erano liberi di decidere quante vetrine controllare, purché questo numero consentisse di effettuare una valutazione globale. I controlli sono stati effettuati dagli organi d’esecuzione cantonali tra il 1° maggio e metà ottobre 2015. La SECO ha anticipato i risultati della campagna all’associazione di categoria Swiss Retail Federation (SRF).

Si constata con piacere che in tutti settori verificati la stragrande maggioranza delle merci in vetrina era indicata correttamente. In tutta la Svizzera i prezzi indicati erano corretti nel 71% delle vetrine controllate (tutte le merci etichettate con un prezzo ben leggibile da fuori). Nel 19% delle vetrine controllate il prezzo indicato era incompleto e dunque non corretto (non tutte le merci erano prezzate) e nel 10% delle vetrine controllate il prezzo mancava e dunque non era corretto (le merci non erano prezzate).

Si aggiudicano i risultati migliori il settore calzature/articoli di pelle (indicazioni corrette 87%; 7% incomplete; 6% mancanti) e quello degli articoli di moda (indicazioni corrette 76%, 14% incomplete, 10% mancanti). La maggior parte dei reclami riguarda il settore libri/articoli di cartoleria (indicazioni corrette 57%; incomplete 26%; mancanti 17%).

Contestualmente alle complessive 4991 vetrine controllate, i Cantoni hanno distribuito in tutto 1702 opuscoli informativi a scopo di sensibilizzazione. Dai controlli successivi è emerso che la stragrande maggioranza dei negozianti aveva corretto le indicazioni fallaci. Solo in 11 casi si è dovuto sporgere denuncia alle competenti autorità cantonali d’esecuzione penale.

La SECO, in qualità di organo di sorveglianza sull’esecuzione cantonale dell’ordinanza sull’indicazione dei prezzi (OIP), intende svolgere insieme ai Cantoni una campagna di controllo anche l’anno prossimo. Nel 2016 è previsto di verificare l’indicazione delle tariffe nei centri fitness. Queste campagne intercantonali si prefiggono di sensibilizzare i consumatori sull’indicazione dei prezzi, intesa come strumento per tutelare i loro interessi e garantire la concorrenza leale.
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