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29 April 2024
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Politica

Comunali: M5s il primo partito di Roma

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Tutte al ballottaggio le maggiori città. Salvini invita a votare per i grillini: “mai col Pd”

Risultato non proprio imprevedibile, il ballottaggio era atteso da tanti. Quello che forse non ci si aspettava in maniera così evidente è il boom targato M5s che, con la candidata grillina Virginia Raggi, si trova ad essere il partito più votato della capitale (35,5%) e fa bene anche a Torino. “I romani hanno lanciato un messaggio: è solo il primo momento, ma è un momento storico. Potrei diventare primo sindaco donna di Roma. Sono pronta a governare, ci siamo: il vento sta cambiando” commenta la grillina Raggi. Così, scatta il ballottaggio nella capitale dove il movimento dei grillini dovrà vedersela con Giachetti del Pd (24,7%) e la stessa cosa a Torino dove però le parti si invertono e il Pd con Fassino risulta il partito più votato (41,8%) seguito da Chiara Appendino del M5s (30,8%). Scontro tra centrosinistra e centrodestra a Bologna e Milano dove rispettivamente Virginio Merola (39,5%) dovrà vedersela con Lucia Borgonzoni (22,1%) e Beppe Sala (41,6%) con Stefano Parisi (40,8). A Napoli è Luigi de Magistris ad avere la meglio (42,2%) seguito da Gianni Lettieri (24%). Si tratta di un “risultato storico” per il M5s come commenta nella notte sul suo blog Beppe Grillo e poi promette anche che ora “cambiamo tutto”.
Per i pentastellati, infatti, è una vittoria avere la meglio sul candidato romano del Premier che, dal canto suo, si dichiara deluso dei risultati: “non sono soddisfatto, questo ci porterà a fare un ballottaggio il più forte possibile: occhio ai numeri perché nella stragrande maggioranza delle città i nostri candidati sono sopra il 40%. Il Pd ha problemi che deve affrontare e ci impegneremo per affrontarli”. Matteo Salvini si dichiara pronto a sostenere i grillini: “A chi mi chiede un parere dico: mai con il Pd” aveva detto in un’intervista, e poi “il risultato dei 5 Stelle merita rispetto e andrà analizzato perché loro sono anti-sistema e contro la cricca europea”.
Bassa l’affluenza alle urne che è stata del 62,14% contro le precedenti omologhe nelle quali hanno votato il 67,42% degli elettori. Tutto è rimandato al 19 giugno.

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