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7 May 2024
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Scrive chi legge

L’arte di governare nel torbido II (NON rifiutare la vaccinazione)

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Diventa sempre più difficile trovare nuovi stimoli, quando tutto ciò che avevi previsto inesorabilmente si avvera, e aumenta il rischio di censure, per eresia verso i manovratori del vapore, che tengono saldamente in pugno l’informazione, la politica e le persone. Il mio contributo di oggi comprende i profitti delle case farmaceutiche, che a nostra insaputa possono quotare già ora le loro azioni sicuri dei profitti e della felicità degli azionisti. Ho simulato una riflessione di un vaccinato pentito, inserito dei link informativi per i pigri da tastiera e per fare sempre più luce sull’intera vicenda. Spiegherò perché non possono ancora imporci il vaccino, e su come scrivere a un datore di lavoro, che ci costringe a vaccinarci.
Lauti guadagni delle case farmaceutiche Invece di contare i morti da/per covid dovremmo contare i soldi. Non i nostri, quelli si contano in pochi secondi, ma di quelli che si guadagnano sulla nostra salute e sulla nostra idiozia. Mentre io filosofeggio con le mie narrazioni di etica, morale e giustizia, e ci scanniamo tra chi vorrebbe imporre un paio di punture, forse tre, e altri che vorrebbero gestire il proprio corpo con autonomia, il mondo della finanza pubblica (non in segreto ma il mainstream lo ignora) le stime sulle vendite nei prossimi anni dei vaccini contro il covid. Ma noi ormai pervasi da sensi di colpa, data dal nostro individualismo o egoismo, oltre all’incognita di perdere il nostro stato sociale di benessere, siamo disposti a tutto. Siamo disposti che il Santo Graal (vaccino) o il tampone dovremmo pagarceli, per le nostre negligenze e disobbedienze, ignorando i colossali profitti di chi ci sta manovrando. In uno dei report finanziari sull’argomento link il mercato dei vaccini raggiungerà 9,7 miliardi di dosi nel 2027. Cioè, nel 2025, le Big-Pharma si spartiranno un mercato di 132 miliardi di dollari. In seguito, il giro d’affari dovrebbe ridimensionarsi per effetto della guerra dei prezzi per conquistare quote di mercato, nonostante l’ulteriore aumento della domanda complessiva. Per i minorenni si calcola circa 3 miliardi e mezzo di dosi entro il 2025. E noi tutti moralisti e avvocati a discutere sui rapporti tra bene comune e libertà individuale, oppure a studiare la costituzione, senza capire che nel capitalismo questi concetti sono sconosciuti. E intanto nell’alta finanza le decisioni sono già prese, gli azionisti informati e la corsa a spartirsi i profitti derivanti dalla nostra idiozia è già cominciata. La libertà e il nostro dovere responsabile, vanno oltre le due o tre punture sulla spalla. Impareremo sulla propria pelle a contare i nostri soldi. Da qui al 2027, avremo imparato l’alfabeto greco delle varianti del virus e delle siringhe già in produzione. Eccovi servita la nuova normalità, inoculatevi gente, that’s capitalism babe!

Riflessioni di un vaccinato pentito Ho aderito alla campagna di immunizzazione tramite il vaccino, ma mi rendo conto di avere fatto un grave errore! Mi era stato spiegato che vaccinandomi non avrei infettato altre persone, mentre potrei contagiarne. Mi era stato assicurato che vaccinandomi non mi sarei ammalato gravemente, mentre sempre più vaccinati si ammalano. Avevano promesso, che vaccinandomi non sarei finito in ospedale, mentre sempre più vaccinati finiscono all’ospedale. Guardando i numeri di Israele, ben il 61% dei contagiati giornalmente hanno avuto la doppia dose di vaccino. Mi è stato detto che con due dosi, sarei stato immunizzato completamente; invece, devo rassegnarmi che potrei ammalarmi, ammalarmi seriamente, contagiare altre persone, e venire intubato se necessario e nel peggiore dei casi anche morire. Per dirla tutta avrei potuto assumere anche pillole omeopatiche o qualche erba medicinale, che sarei stato protetto meglio, che vaccinandomi con le fiale sperimentali della Pfizer o Moderna. Dall’inizio della mia narrazione personale dissi, e vorrei ribadire ancora: Potenziamo cari politici con i miliardi (futuri debiti) che pioveranno dalla BCE il sistema sanitario, e prepariamo i paesi a nuove pandemie. Facciamo ricerca sui medicamenti utili alle cure, invece di investire miliardi di soldi pubblici per dei vaccini che si sono dimostrasti inadeguati per non dire dannosi. Non hanno mantenuto le promesse che ancora oggi i politici e il mainstream a reti unificate, ci impongono come mantra da subire. Che ci spieghino lorsignori politici ed esperti la situazione in Israele in piena quarta ondata, invece di blaterare blasfemamente dando la colpa ai non vaccinati. La realtà è che ci avete ingannati tutti quanti dall’inizio con la più grande truffa del 21. Secolo. I principali gruppi mediatici i politici, e chiunque abbia un interesse o guadagno da difendere, sono ormai schierati compatti a favore di questo strumento, creando un coro unico che ricorda l’Istituto Luce del ventennio fascista. Essi all’unisono sono controllati e influenzati da gruppi di interesse e quindi non possono riferire liberamente e in modo indipendente, perché vincolati da alcune linee guida e quindi non più affidabili.

Obbligatorietà del vaccino Dopo L’Indonesia, Tagikistan e il Turkmenistan, che non sono dei modelli di democrazia, l’obbligo vaccinale si farà strada a piccoli passi in molti altri paesi. Basta mantenere artificiosamente lo stato emergenziale e ogni decreto verrà approvato dagli stessi soggetti, che hanno fatto i tagli selvaggi alla sanità pubblica, non ce lo dimentichiamo.

Perché non possono obbligarci alla vaccinazione?

1) La costituzione impedisce l’obbligo (simile al Daspo), ed è per questo che non viene introdotto un obbligo perché esso non sarebbe costituzionalmente sostenibile.

2) Non vogliono sborsare i soldi – perché facendo firmare la “liberatoria” e fingendo che si tratti di una libera scelta lo stato non rimborserà in denaro chi subisce danni dal vaccino.

3) Volevano evitare il pandemonio È il principio della rana bollita, in cui, nessun governo sarebbe così scemo da introdurre un obbligo generalizzato e improvviso. Si procede per categorie e passaggi successivi sempre più allargati, creando un piano dal principio della eguaglianza regressiva tanto amato dai governi degli ultimi decenni.

L’arte di non rifiutare la vaccinazione e di non ottenerla!

Se sei costretto a vaccinarti per mantenere il tuo lavoro, ecco come procedere.
Il segreto è NON rifiutare la vaccinazione… Ecco cosa dovresti scrivere al tuo datore di lavoro:
(Chi vuole saperne di più, chieda all’autore dell’intervento ndr)

L’arte di governare nel torbido, si esprime nelle dichiarazioni a reti unificati dei politici. Facciamo tutti un atto di responsabilità implorano Draghi e Mattarella, a nome del governo italiano, della Bce e di Goldman Sachs, che il problema si risolverà quando saremo tutti “immunizzati” e torneremo alla normalità. Draghi intendeva la nuova normalità in cui ti licenziano con un messaggio E-Mail! Continua Draghi: «se non ti vaccini, ti ammali, muori”. Oppure fai morire: non ti vaccini, ti ammali, contagi, qualcuno muore». Per lui chi non si vaccina non è semplicemente un untore, ma un assassino. Qualcuno sa dirmi a quale partito politico appartiene Draghi? Salvini si dice contrario all’obbligo vaccinale e chiede i tamponi gratuiti, mentre sul fronte Green pass, fa dietrofront e ritira tutti gli emendamenti, compreso quello cui ne chiedeva l’abolizione. L’auto-dissoluzione della “sinistra antagonista” nelle parole di Letta che appoggia l’esecutivo e auspica maggiore convergenza da parte del parlamento hanno fatto il resto. Il M5S ormai carro di scorta del PD nicchia a ogni decisione presa, contrariamente al Grillo che all’epoca dei Vaffa faceva la guerra ai vaccini e a Internet. Intanto La Camera dei deputati ha approvato con una maggioranza bulgara il decreto Green Pass. 259 i voti favorevoli contro i 34 contrari. Quello dell’obbligatorietà rimane un argomento da dibattere, ciò che invece è sciocco negare è che esista uno specifico dei vaccini, perché i loro eventuali effetti collaterali colpiscono una persona che non ha contratto la malattia, e che magari non l’avrebbe mai contratta in vita sua. Tutti i farmaci curano, bene o male, e spesso con effetti collaterali, patologie già insorte. Quindi il bilancio tra costi e benefici di un farmaco si fa sul corpo della stessa persona. Nel caso dei vaccini il bilancio si fa sull’ipotesi, non sulla certezza, che il soggetto contragga la malattia in forma grave, ma tale bilancio deve potersi fare anche sui corpi di persone diverse, perché qualcuno potrebbe evitare la malattia grazie al vaccino, ma qualcun altro potrebbe essere danneggiato dal vaccino stesso. In questo stile di governo sono proprio le questioni che più implicano e plasmano la nostra vita materiale a essere decise da uno sfuggente complesso capitalista-statuale e non nell’ambito del diritto positivo. Lo stile di governo presente agisce nel torbido, evitando la contrapposizione netta ma costruisce e modella premi e punizioni in modo articolato, apparentemente sul singolo ma in realtà algoritmico. Sulla falsa riga del “credito sociale” o della “patente a punti”, le diversificate patenti di cittadinanza che vanno emergendo sono palesi. Chi non prende questa tessera è un eroe, che verrà punito prima di tutto dal disprezzo social, dallo stato (punito per non aver fatto una cosa facoltativa). Chi non si vaccina non avrà una convocazione immediata presso un centro vaccinale, e rischierà di perdere il posto di lavoro, causato dal semaforo rosso emesso dalla app incaricata di interpretare la validità di un QR code. Subirà tutte le persecuzioni del caso, ma non piegherà la schiena. Se non vogliamo che tutto ciò diventi la nuova “realtà”, smettiamola di dare spiegazioni ma inviamo dei segnali forti al pensiero unico. Abbiamo a che fare con un totalitarismo, un culto su larga scala, a livello sociale. Puoi mostrare loro i fatti finché la tua faccia non diventa blu, non ti ascoltano. Si sentono minacciati, credono che tu voglia convincerli a pensare razionalmente. Sei un eretico, una persona oppressiva un rappresentante delle forze demoniache, un nemico di tutto ciò che è “reale”. I nuovi normali ti tacciano un “teorico della cospirazione” o un “negatore di virus”. Smettiamola di discutere alle loro condizioni e attacchiamo direttamente la loro “realtà”. Di medico-scientifico quella tessera non ha nulla, quindi, è un dispositivo di controllo che non c’entra nulla con la medicina, come non lo era il coprifuoco. L’unica utilità è far sì che tutti giurino fedeltà al regime, e quindi a produrre un docile e remissivo adattamento. Il green pass, o “l’infame tessera verde”, sarà la nuova tessera del futuro, che il cittadino della cosmopoli terapeutica dovrà sempre mostrare aggiornata, dato che la salvezza sarà sempre una dose più in là. Che i vaccini non fanno quello per cui sono stati pubblicizzati, ovvero evitare o ridurre i contagi, è palese. Tutto disponibile alla luce del sole, sul world wide web, dietro la cortina di ferro di Facebook e Twitter, basta spiccicare due parole di inglese, dedicarci un po’ di tempo e non cagarsi sotto di fronte al bullismo di stato, soprattutto se puoi “socialmente” permettertelo.

Dalla voce di Giorgio Agamben una significativa poesia:
Si è abolito l’amore in nome della salute poi si abolirà la salute.
Si è abolita la libertà in nome della medicina poi si abolirà la medicina.
Si è abolito Dio in nome della ragione poi si abolirà la ragione.
Si è abolito l’uomo in nome della vita poi si abolirà la vita.
Si è abolita la verità in nome dell’informazione ma non si abolirà l’informazione.
Si è abolita la costituzione in nome dell’emergenza
ma non si abolirà l’emergenza.

link informativi da divulgare:

Allora, vi piace questo dispotico regime terapeutico? In attesa di qualche replica ardimentosi saluti

Mario Pluchino

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