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29 April 2024
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Minivocabolario

Sessualità 2. parte

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tebaldiMinivocabolario di Paolo Tebaldi

«Recenti studi sulla sessualità – si legge su Wikipedia – hanno messo in luce quanto gli aspetti sessuali siano di fondamentale importanza per la costruzione dell’identità personale e per l’evoluzione in senso sociale dell’individuo. La sessualità umana non è solo dettata dall’istinto o da una stereotipia di condotte, come accade nell’animale, ma è influenzata da un lato dall’attività mentale superiore e dall’altro dalle caratteristiche sociali, culturali, educative e normative dei luoghi in cui i soggetti sviluppano e realizzano la loro personalità. La sfera sessuale richiede quindi un’analisi fondata sulla convergenza di varie linee di sviluppo comprendenti l’affettività, le emozioni e le relazioni. Aspetti ancora irrisolti della ricerca scientifica riguardano la spiegazione del perché i comportamenti sessuali siano così vari, perché si passi in un continuum da quelli che possono essere denominati „gusti sessuali“ considerati normali, ad altre modalità di comportamento sessuale meno comuni, fino ad estremi che vengono considerati aberrazioni, e fino a quanto ciò che è denominato  „perversione“ è considerato patologia. Gli interrogativi riguardano soprattutto il perché il piacere sessuale sia legato ad un comportamento variegato e specifico di ogni singolo individuo. La sessualità umana appare così legata ad una dimensione personale, individuale».

L’arte, la letteratura, il teatro, il cinema, la musica hanno creato opere immortali, eroine dotate di tenaci passioni o di dolenti rinuncie, uomini con forti sentimenti e irrinunciabili ambizioni.

Oggi, fortunatamente, l’omosessualità, il saffismo non sono più considerati malattie o depravazioni. I sindaci di Roma e di Milano hanno sfidato i tabù con cui da millenni la chiesa cattolica considera il matrimonio monogamico, registrando nei registri comunali  matrimoni tra persone dello stesso sesso. Ci si augura che tra non molto la legislazione italiana, collocandosi alla pari di quelle degli altri Paesi, consenta alle coppie di partner dello stesso genre, di non emigrare sostenendo costi elevatissimi, ma di ufficializzare la propria unione nei luoghi in cui vivono.

Oggi l’omofobia rende ancora infelici un gran numero di persone che hanno una dimensione sessuale diversa dall’eterosessualità e colpisce in particolare gli uomini. Ma anche le donne non sono immuni da questa piaga anche se in Occidente non avvengano certi usi mostruosi che ne deturpano la dignità e la femminilità.

I processi di liberazione della donna, una visione più aperta della sessualità, nonostante la globalizzazione degli scambi, delle comunicazioni e la diffusione delle reti informatiche,  non hanno ancora abolito una pratica aberrante in uso soprattutto in molte società africane, nella penisola arabica e nel Sud-est asiatico: l’infibulazione. Dal latino fibula, spilla, consiste nell’asportazione del clitoride, delle piccole labbra, di parte delle grandi labbra vaginali con cauterizzazione cui segue la cucitura della vulva, lasciando aperto solo un piccolo foro per permettere la fuoriuscita dell’urina e del sangue mestruale. E’ adottata con la scusa di impedire alla donna il piacere durante il rapporto sessuale e come forma di controllo del desiderio sesssuale femminile. In Egitto, nonostante l’infibulazione sia vietata, è stata inflitta alle donne in percentuali altissime: tra l’85% e il 95%; il 98% in Somalia, il paese delle donne cucite, come lo ha definito un famoso antropologo.

Donne cucite, donne discriminate, donne obbligate a coprirsi il volto nascondendo la loro indicibile bellezza, donne aggredite, violentate, uccise. Non solo la politica, la cultura, ma anche l’educazione per una sessualità piena, libera, matura, felice potranno por fine alla ingiustizie, alle sopraffazioni, alle miserie di un mondo dove finalmente le differenze di genere non siano un motivo di prepotenze e di soprusi, ma di elevamento dello spirito, di bellezza dei rapporti umani, di supremazia dell’amore sugli egoismi e le prevaricazioni.

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