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1 May 2024
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Tra pizza e panettoni: le novità del Quadrifoglio a Dietikon

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Dal 1964 al Quadrifoglio troviamo prodotti italiani. Pasquale Aleardi, tra sorrisi e qualche pensiero al passato, ci ha raccontato di tutti questi anni in cui lui e la sua famiglia non si sono fermati mai per garantire ai clienti il massimo dei prodotti italiani. E ci ha parlato delle novità nel nuovo negozio a Dietikon che per lui è anche un po’ un ritorno…

Dal 20 agosto di quest’anno il negozio Quadrifoglio non si trova più a Schlieren, ma a Dietikon…

Sì, l’edificio dove stavamo prima a Schlieren sarà demolito e abbiamo dovuto traslocare. Per noi è importante poter continuare a fare la produzione della salsiccia e abbiamo trovato questo edificio. Quindi ci siamo dovuti staccare dall’ingrosso, dalla madre ditta la Aleardi AG, che è rimasta a Zurigo, e a Dietikon siamo con il negozio DSC_0053Quadrifoglio e la produzione della salsiccia e di pasta fresca.

L’assortimento è cambiato?

Gli stessi prodotti che vendevamo a Schlieren si trovano anche qui a Dietikon. Produciamo anche la salsiccia e naturalmente abbiamo ancora la vendita della carne fresca. A Schlieren abbiamo rallentato ed eliminato pian piano l’assortimento perché sapevamo che dovevamo andare via, ma per vari motivi il trasloco è sempre stato posticipato, quindi abbiamo ridotto un po’ con i prodotti. Adesso però stiamo aumentando nuovamente l’assortimento. La carne fresca e la salsiccia come anche i formaggi sono sempre richiesti. Frutta e verdura offriamo sempre: quella italiana la importiamo e l’altra ce la forniscono contadini svizzeri, ma tutto sempre di ottima qualità e freschezza. Inoltre anche la grande scelta di vini non solo rimarrà così come prima, ma anzi allargheremo l’assortimento.

Con il passaggio a Dietikon, i clienti troveranno anche delle novità?

Abbiamo incrementato sui detersivi italiani, che sono molto richiesti, tanti sono abituati in un modo e quindi vogliono quei prodotti. Per Natale è prevista la vendita in grande stile dei panettoni siciliani della Dais di Catania. Sempre per Natale i clienti troveranno, come ogni anno, i prodotti tipici del periodo. Una delle novità nell’assortimento è la famosa farina Caputo di Napoli, che viene prodotta con un metodo di macinazione molto lenta legato all’arte antica molitoria napoletana, usata molto nelle pizzerie. Un’ulteriore novità è la vendita di tartufi bianchi e neri a partire da questa settimana.

Certamente i clienti troveranno una località un po’ diversa, il negozio è più piccolo, però ci stiamo impegnando al massimo per garantire le stesse comodità e lo stesso ambiente di prima, come ad esempio con numerosi parcheggi gratis e un sistema di presentazione dei prodotti simile a prima. Inoltre ora a pranzo, oltre ai panini, abbiamo anche pizze, DSC_0064piadine e insalata.

Si può dire che il nuovo negozio è situato anche molto bene…

Siamo a circa 300 metri dalla stazione di Dietikon, si attraversa il ponte e si arriva da noi, quindi è molto facile e comodo arrivarci anche a piedi o con i mezzi pubblici, questo per noi certamente è positivo.

Il trasloco a Dietikon, per Lei, è un po’ un ritorno…

Sì, perché come negoziante sono nato a Dietikon, ho iniziato nel 1964. Il negozio poi è rimasto a Dietikon fino al 1990, ne sono passati di anni!

Come è cambiata la clientela dal ‘64 a oggi?

(Sorride) Ne ho viste di cose e ne ho fatte di esperienze. Una volta si aveva la cultura del mangiare, oggi la donna in fin dei conti lavora molto più dell’uomo, non si può più dedicare solo alla casa, e così è andata un po’ persa questa cultura e l’importanza che si dava ai prodotti. Una volta non esisteva che per pranzo si mangiava un panino. Si deve anche dire che oggi la domanda economica sicuramente influisce molto sulla spesa.

Ci sono però anche tante persone che ancora cercano i prodotti di qualità e anche che lo svizzero, ad esempio, apprezza molto i prodotti italiani e cerca quelli di qualità, ormai lo svizzero se ne intende, distingue molto bene prodotti scarsi da quelli di alta qualità.

Nel ‘64 avevate tutti questi clienti svizzeri?

Quando ho iniziato ne avevamo pochissimi, pian piano però i clienti svizzeri hanno iniziato a venire e sono diventati sempre di più. Lo svizzero è un buon cliente ed è fedele. Loro hanno conosciuto molto bene la cultura italiana e noi siamo fieri di aver portato questa cosa avanti. Nel ‘64 di negozi italiani ce n’erano pochi, c’erano invece molti negozi greci. I tempi di Schwarzenbach sono stati duri, ma non ho mai avuto problemi di carattere discriminatorio, ho sempre cercato di adeguarmi alle loro abitudini e alle loro leggi. Noi italiani possiamo essere fieri di cosa riusciamo a fare fuori dal nostro paese!

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