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6 May 2024
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Europei 2016 Sport

Girone D

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Difendere il titolo del 2012 sarà un difficile compito per la Spagna. Dopo la fine del ciclo vincente con la figuraccia in Brasile, i progressi della transizione sono stati stentati. Senza Xavi, Torres e Alonso il c.t. Del Bosque ha perso tre pedine importanti e aveva pensato di abbandonare il GIRONE-Dtiki-taka. Ma la grande rivoluzione non c’è stata. Un blocco della squadra vincente è rimasto, Pique, Fabregas, J. Alba, Villa e l’inserimento di alcuni giovani ha portato freschezza e talento, di giocatori che hanno già fatto esperienza di successi con l’Under 21: gli esempi emblematici sono Alcantara e Koke. Dopo un inizio difficile nelle qualificazioni, la Spagna si è ritrovata e ha vinto le restanti otto gare con una differenza reti di 17-0. Un indizio che se la Spagna supererà il difficile girone D, potrà sognare la tripletta, all’insegna del modulo che prevede la superiorità numerica nella fase offensiva tramite un fluido possesso palla.
Per il secondo posto la favorita è la Croazia, altra nazionale di talento. Soprattutto il centrocampo è uno dei più forti del torneo. Il c.t. Čačić potrà contare in attacco sull’affidabilità dello juventino Mandžukić, mentre la difesa appare il punto debole. Se la Croazia proverà a mettere in difficoltà le avversarie con le fitte trame dei centrocampisti per sfruttare il potenziale in aerea di Mandžukić, allora il 4-2-3-1 è il modulo più adatto.
La Turchia, allenata dall’”Imperatore” Terim, ha acciuffato la qualificazione in extremis. Il carismatico c.t. turco ha riportato la Turchia a un torneo importante, costruendo una nazionale intorno a centrocampisti di talento. Oğuzhan è il giocatore che detta i tempi e fungerà da raccordo tra i reparti, Turan e Hakan metteranno a disposizione la loro esperienza nel gioco offensivo, dove resta aperto il quesito dell’unica punta.
La Repubblica Ceca conta ancora sui suoi veterani Čech in porta e il capitano Rosický in regia, ma il c.t. Vrba basa la sua nazionale sui giovani. Nel suo 4-2-3-1 Vrba punta sugli esterni e sui terzini che spingono sulle fasce per servire l’unica punta. Darida sarà il giocatore creativo, bravo anche sui calci piazzati e dalla distanza. La Repubblica Ceca, se riuscirà ad amalgamare bene esperienza e il talento dei giovani, in questo girone equilibrato, potrà dare filo da torcere.

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