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3 May 2024
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Diritto

Procedure di esecuzione debiti ingiustificate

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Ha ricevuto una procedura di esecuzione debiti ingiustificata? A determinate condizioni potete far si che un tribunale sancisca l’inesistenza del vostro debito. Sentenza del 27 maggio 2014 del tribunale d’appello di Zurigo (ZH LB140005-O/U)

La convenuta A. SA esigeva dall’attore B. il pagamento di un debito a lei ceduto per un ammontare di ca. CHF 42’000. A seguito del non agire di B, A ha intrapreso una procedura di esecuzione. A tale procedura di esecuzione B ha interposto opposizione e allo stesso tempo ha avviato un azione giudiziaria presso la Pretura di Winterthur  al fine di accertare che il debito in questione non sussisteva (azione di accertamento negativo). La Pretura di Winterthur ha accolto l’azione dell’attore.

A presentò l’appello al Tribunale di appello di Zurigo, giustificandolo con l’argomentazione secondo la quale l’ammissibilità dell’azione di accertamento sia in contrasto con i preponderanti interessi dell’ escusso. Quale interesse preponderante, A ha fatto valere l’argomento che con l’inoltro dell’azione di accertamento negativo da parte di B, il momento della decisione sulla rivendicazione è stato sottratto dalla volontà di A. L’istanza d’appello non ha però seguito tale argomentazione.

Oltre a ciò, A sosteneva che la sua azione di esecuzione debiti per oltre CHF 42’000.- non sia adatta a pregiudicare l’affidabilità creditizia e la fidatezza di B.
Difatti B presentava già iscrizioni nel registro delle esecuzioni e dei fallimenti per ca. CHF 1,5 Mio. Anche questa argomentazione non ha persuaso l’istanza di appello, che ha argomentato ricordando che una procedura di esecuzione debiti per ca. CHF42’000.- rappresenti secondo il Tribunale federale un’irragionevole incertenza e, conseguentemente, un interesse meritevole di tutela, indipendentemente dal fatto che sussistano altre procedure di riscossione debiti nel registro delle esecuzioni.
Siccome B era attivo nel mercato immobiliare e quindi aveva a che vedere con finanziamenti, il legittimo interesse dell’azione di accertamento veniva riconosciuto.
Le azioni di riscossione debiti minacciano l’affidabilità creditizia e la fidatezza del debitore, limitandolo così nelle sua possibilità economiche.
Il Tribunale d’appello di Zurigo ha quindi confermato quanto deciso dalla prima istanza e rigettato l’appello.

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