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28 April 2024
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Terapie geniche I

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Riecco il scrotoclasta, a parlare del solito tema, proprio mentre si torna all’apparente “normalità”. Essendo il tema dominante, dato che le acquisite “libertà” hanno il loro prezzo, tradotte in vaccini obbligatori, test molecolare (PCR) o antigenici (veloci) e Green pass Covid per i vacanzieri e i famigerati DPCM da rispettare, tenterò per i non informati o Covidioti, di fare chiarezza sui vaccini e dei test attualmente in vigore, considerando ogni mia riga e citazione, soggettiva e quindi consapevole di possibili critiche.

In questa pandemia informativa, ogni dichiarazione o dato può essere smentito, ed è compito individuale capirne i meccanismi di questo puzzle, trattandosi della nostra salute e vita sociale. Dopo questa spruzzatina di motivazione, praticherò una leggera ma decisa pratica di “conspiracy theorist”, o volgarmente ed erroneamente tradotta in complottismo. Prima di continuare vi invito al leggere il MODULO DI CONSENSO VACCINAZIONE ANTI-COVID19 della Pfizer, per risparmiarvi tutto ciò che seguirà nella mia esposizione superflua se già lo avete firmato. Per coloro che già sono “immunizzati”, e sono stati correttamente informati con parole loro chiare, e hanno compreso i benefici ed i rischi della vaccinazione, le modalità e le alternative terapeutiche, nonché le conseguenze di un eventuale rifiuto o di una rinuncia al completamento della vaccinazione con la seconda dose, auguro una lunga e sana vita estiva (e dei prossimi cinque anni a seguire) da ricordare come quella delle libertà non acquisito di diritto, ma concesse secondo la narrazione, grazie alle “terapie geniche” cioè vaccinazioni. Da non perdere mai di vista la risoluzione approvata n. 2361 (2021) dal Consiglio d’Europa che vieta agli Stati di rendere obbligatoria la vaccinazione Covid e vieta di usarla per discriminare lavoratori o chiunque non decida di non avvalersi della vaccinazione. In caso di violazioni si potrà denunciare il fatto, come violazione delle regole a cui gli Stati membri si devono attenere, al Segretario del Consiglio d’Europa, trattasi sempre di sperimentazione sull’uomo e quindi non la si può rendere obbligatoria.

Vaccini necessari? La necessità di uno stato emergenziale prolungato, si basa sulla narrazione messa in atto dai media planetari, con l’obiettivo artificioso ma trasformato in atti politici e violazioni delle costituzioni, di inculcarci paure e isolamento, sopportate dai risultati dei tamponi, e in seconda fase dall’andamento delle “terapie geniche”. Volendo farci credere che grazie alle restrizioni messe in atto dai governi e alle vaccinazioni in atto a tappeto, i nostri sacrifici di seguire le dure ma necessarie direttive dei governi, verranno premiate con dei previlegi quali le aperture e la concessione di una parte delle nostre libertà che un tempo si chiamavano diritti.

In questo “cerchio perfetto” in cui se la curva dei contagi cala, è merito del governo e delle vaccinazioni di massa, mentre se cresce, è per l’allentamento delle restrizioni e lo scarso senso di responsabilità della gente. Se venissero finalmente organizzate le cure domiciliari per i malati di Covid, il merito verrebbe probabilmente attribuito alle vaccinazioni che ci avrebbero “immunizzati”. Se queste ultime risultassero ampiamente inefficaci, la colpa sarebbe comunque del virus con le sue “diaboliche” e imprevedibili varianti. Da un’intervista alla Dottoressa Loretta Bolgan, ecco alcuni passaggi significativi che vorrei presentarvi e commentarli, mentre vi gustate una cena al ristorante o sorseggiate l’amato caffè al bancone di un bar, o addirittura avete la fortuna di partecipare ad un evento sportivo o culturale. In commercio nei nostri paesi subordinati alle case farmaceutiche anglo-americane, abbiamo due vaccini a mRNA (che sono quelli della Pfizer e della Moderna) e poi quello dell’AstraZeneca, e in corso di autorizzazione anche il Johnson&Johnson e lo Sputnik V, che sono due vaccini a vettore adenovirale. Mi ha sorpreso leggere che, a tutt’oggi abbiamo circa duecentosessanta vaccini in corso di sperimentazione clinica e ottanta sono in corso di registrazione. La maggioranza è a proteine con adiuvanti, per intenderci quelli che utilizziamo anche per i bambini. Seguendo il discorso della dottoressa, questi vaccini, quindi, non hanno la proteina, ma il gene che li codifica e quindi sono vaccini ad acidi nucleici: RNA nel caso dei vaccini Pfizer e Moderna, DNA nel caso del vaccino AstraZeneca. Quindi si tratta di vaccini OGM, che contengono acidi nucleici geneticamente modificati, introdotti per la prima volta per la profilassi delle malattie infettive.

Per una bassa percentuale della popolazione che si è interessata, o ha tentato di approfondire il tema, ha suscitato non poche preoccupazioni, il fatto che per la prima volta per scopi preventivi venissero somministrati dei vaccini OGM su delle persone sane. Molti scienziati (tacciati) allarmati sostengono che sono terapie geniche che modificano il nostro DNA in maniera irreversibile, o altre affermazioni controverse. Secondo la Bolgan: “Si tratta di vaccini, perché, come attività farmacologica, hanno proprio quella di stimolare il sistema immunitario per la produzione di anticorpi vaccinali teoricamente protettivi — e, inoltre, sono stati ingegnerizzati in modo da non integrarsi nel DNA. Se lo fanno, è una reazione avversa con un’incidenza che non è nota perché i produttori non hanno fatto alcuno studio specifico”. Un altro vantaggio dei vaccini su base genica è di non avere le problematiche dei vaccini a proteina perché non utilizzano, ad esempio, gli adiuvanti molto tossici come l’alluminio e, nel caso del vaccino della Pfizer, non utilizzano nemmeno linee cellulari su cui far crescere questo virus per ottenere il vaccino. L’AstraZeneca utilizza linee cellulari di questo tipo e, quindi, è a rischio-contaminazione da parte di questo DNA. L’EMA, quando ha concesso l’autorizzazione a procedere con il fast track (un percorso multidisciplinare finalizzato a ridurre lo stress operatorio per il paziente e la durata del ricovero ospedaliero), facendo una valutazione legata al momento, di fase esponenziale del numero dei contagi e anche dei decessi. Eravamo nella fase crescente e di allarmismo della pandemia i cui esiti erano imprevedibili, con stime e previsioni apocalittiche.

Le aziende ricevettero il mandato da parte dell’EMA, dell’OMS e della FDA di partire immediatamente con la produzione, perché i vaccini dovevano essere resi disponibili in tempi brevissimi vista l’emergenza. Con il tacito consenso dei governi, senza alcuna consultazione parlamentare, le Big-Pharma hanno bypassato tutti quei passaggi che normalmente si devono fare per la registrazione di un vaccino, cioè fare consecutivamente la fase di messa a punto e lo studio in vitro e in vivo sugli animali per vederne la tossicità. Fatto questo, se i risultati sono positivi, ovvero se il vaccino non è tossico, si passa alla sperimentazione sull’uomo con la fase 1, 2, 3. Il tutto comporta circa dieci lunghi e costosissimi anni per l’industria. Con il fast track, invece, queste fasi sono state fatte tutte contemporaneamente. Tutto questo è andato a scapito della sicurezza e dell’efficacia del vaccino, oltre che della sua qualità. L’EMA ha fatto questa valutazione: ci prendiamo il rischio di avere qualcosa che non sia proprio ottimale perché c’è un’emergenza: bisogna assolutamente cercare di fermare il Covid, sapendo che un vaccino di nuova introduzione, anche dopo un percorso di dieci anni, per cinque anni sarebbe stato comunque, e a tutti gli effetti, in corso di sperimentazione. Ma la presa per i fondelli sta nella dichiarazione, che questi sono vaccini d’emergenza e, quindi, sono stati registrati di fatto come non-sperimentali, con un’autorizzazione condizionata, mentre l’FDA ha dato un’autorizzazione d’emergenza. Quindi la Pfizer e Moderna in America sono d’emergenza mentre qui, in Europa, no. Essendo registrati con una valutazione positiva del rapporto rischio-beneficio, non li possiamo considerare sperimentali dal punto di vista normativo. Dottoressa Loretta Bolgan: “Questi vaccini, potrebbe fungere da catalizzatore nella formazione di varianti, sui quali non solo sono inefficaci, ma possono anche avere un profilo di patogenicità diverso. Quindi, potremmo anche avere dei virus più pericolosi dal punto di vista della neurotossicità o dell’immunotossicità”.

Strano non l’abbiano ancora annunciato nei Tg che questi vaccini, diffondono nuovi virus. Il fenomeno era già stato segnalato con grande preoccupazione già a maggio dell’anno scorso perché questo virus, quando si replica, utilizza un enzima che si chiama RNA polimerasi RNA dipendente. Non essendo molto precisa (polimerasi) e quindi produce errori quando va a replicare l’RNA, e questo porta alla formazione dei mutanti molto ampie. Quando la persona s’infetta, in realtà si è infettata con una popolazione di mutanti, non solo con un virus. Calma, un respiro profondo e metabolizzate bene questo ragionamento: Se la persona è vaccinata, ha degli anticorpi che sono selettivi per quei virus che hanno la stessa sequenza della proteina del vaccino. Quindi, i virus che non vengono colpiti dagli anticorpi vaccinali, avranno modo di essere favoriti nella loro replicazione, ed essendo diversi dalla sequenza del vaccino, avranno più possibilità di replicarsi in modo favorevole e quindi di resistere al vaccino. È come dire che le varianti sono selezionate dal vaccino-resistenza nella loro formazione. Le varianti dal Covid, nel corso dell’epidemia, si sono progressivamente formate con il passaggio da persona a persona, acquisendo delle mutazioni che le hanno rese sempre più attenuate. Dottoressa Loretta Bolgan: Quindi, un virus che incontra l’uomo per la prima volta dapprima porta l’epidemia (perché il sistema immunitario non lo riconosce), ma poi attenua la sua capacità d’indurre la malattia e quindi procede verso lo stato endemico. Ovvero, infetta le persone senza che queste sviluppino i sintomi della malattia. Dico questo perché, per la Sars del 2003 (per la quale non s’è visto il vaccino, che non è stato prodotto a causa di una reazione avversa molto grave, tipica del virus della Sars), abbiamo visto che l’epidemia c’è stata solo quell’anno. Nel 2003 hanno provato a fare il vaccino, ma viste le reazioni avverse molto gravi si sono fermati. Sperimentando il vaccino sugli animali, si manifestava quello che viene chiamato il potenziamento della malattia. Adesso, invece, vedono che ci sono delle reazioni avverse … ma continuano.

Tema dei tamponi, Kary Mullis, secondo alcuni negazionisti l’inventore dei tamponi, ha dichiarato che “con un test PCR si può trovare praticamente qualunque cosa in qualsiasi persona perché, se puoi amplificare una singola molecola fino a qualcosa che puoi misurare, sono veramente poche le molecole che il tuo corpo non contiene — e quindi non serve per diagnosticare l’HIV o gli altri 10.000 retrovirus sconosciuti”. Il dibattito sull’attribuzione di questa dichiarazione in corso tra complottisti o negazionisti e i cacciatori di bufale, è aperto, e spetta a noi capire l’uso del termine «test del tampone».

Non mi permetterei da profano, di negare che il test PCR sia uno dei più affidabili per fare diagnosi di laboratorio. Mi chiedo come i risultati incerti di questo test abbiano creato così tanti falsi positivi, che hanno poi giustificato i lockdown. Dipende dal virus che dobbiamo analizzare, dichiara la dottoressa Loretta Bolgan: Quello che ho sempre detto è che la PCR sia una tecnica altamente specifica e sensibile, ma va utilizzata nel modo corretto. Con la PCR si può vedere qualsiasi cosa, ed è per questo motivo che devo avere dei controlli negativi, positivi, interni ed esterni e, soprattutto, devo validare la mia metodica contro un test Gold Standard, e non si può validare la PCR contro sé stessa, come è stato fatto qui. Bisognava utilizzare il sequenziamento che va a vedere la sequenza base del mio virus e che vede anche le varianti, cioè vede tutto del mio virus.

Se inizialmente bisognava vergognarsi di avere delle teorie cospiratorie, oggi con tanto materiale disponibile, è imperdonabile non documentarsi per ribadire che non siamo nati ieri. Il capitalismo si fonda su relazioni strettissime tra Stati, imprese e gruppi di interesse, e in tutto ciò, le istituzioni e le autorità sanitarie (dall’OMS alle agenzie del farmaco, passando per i vari Ministeri della Salute e Ordini dei medici nazionali) non sono affatto entità “neutre”, ma snodi di una rete che unisce riviste scientifiche e facoltà universitarie, mondo della ricerca e apparato militare, colossi finanziari e corporation. Se molti hanno intuito fin dall’inizio, che la cosiddetta “pandemia” ha messo nelle mani del Gran Capitale tecnologico un’arma formidabile per avviare il modo di produzione informatico, e se sono piuttosto intuibili le spinte di Big Pharma nell’attuale campagna militar-vaccinale, a mancare finora è stata la comprensione delle reali cause alla base dell’Affare Covid e delle meccaniche con cui è stato attuato. Ripensiamo a cosa abbiamo vissuto in questo anno e mezzo, e seguiamo questo sentiero impervio, superando ostacoli, difficoltà e rompere gli schemi del pensiero unico, di chi ha svilito il nostro diritto d’informazione e ha deciso cosa sia meglio per la nostra salute e libertà.

Io non mi piego alle “terapie geniche” per le seguenti considerazioni:

1) Fase sperimentale da parte delle case farmaceutiche, da loro stesse dichiarato (fase tre attualmente)

2) Effetti a lungo termine non prevedibili e poca trasparenza nei contratti stipulati con la UE nella commercializzazione dei vaccini, oltre ad una mancata assicurazione da parte dei produttori

3) Case farmaceutiche, ospedali e istituzioni non assumono nessuna responsabilità su effetti collaterali
non esistono assicurazioni, dato che il paziente firmando si assume ogni responsabilità

4) Moduli di accettazione che vedrai il giorno che vorrai vaccinarti (se avranno l’onestà di farteli vedere), molto articolati e ridondanti nel questionario, per nascondere parole chiave come “mi assumo il rischio” e altre domande per eventuali cause penali previste, nel caso vi fossero danni alla salute.

5) Bugie giornaliere in TV e nei giornali nell’uso del linguaggio del tipo: “usciremo dalla crisi”, “immunizzati” “protezione da contagi”. Mancanza di trasparenza e dibattito politico inesistente o negato.

6) Con il vaccino puoi venire contagiato e sviluppare (stimolare nuove varianti), continui a portare la maschera, distanziamento e DPCM. Insomma, è tutto come prima.

7) Dicono che non ti ammali, ma il loro studi non sono stati pubblicati perché non esistono

8) AstraZeneca, dopo lo stop and go dell’ente di certificazione sanitaria europeo (Ema), è stata costretta addirittura ad aggiornare il “bugiardino” delle controindicazioni. Ora nel foglietto illustrativo è stato aggiunto un nuovo effetto collaterale: una forma di trombosi associata a calo di piastrine.

Se mi sono contagiato, e risulto asintomatico, dopo quindici mesi in cui sono venuto a contatto con centinaia di persone, vuol dire che il mio organismo e sistema immunitario hanno lavorato bene. Perché dovrei rischiare di avere seri danni alla salute con un vaccino pieno dei rischi sopra elencati, per una eventuale malattia con un tasso molto basso di mortalità? Se mi ammalo e questo lo dicono anche le Big-Pharma, vi sono le cure alternative e quindi io farò così, anche se subirò la sorte di colui che rientrando nella caverna Platonica per salvare i suoi compagni e amici di sventura, venne prima deriso, ignorato e infine preso a sassate. La balla dei contagi e decessi diminuiti è dovuta alla stagione estiva e al cambio di metodo dei tamponi. Confrontiamo sempre l’oggi con quello che abbiamo vissuto ieri, chiediamoci se ci fidiamo più di un medico di base o di un barone universitario in busta paga del governo, senza aspettare di diventare esperti in questioni che dovremmo affidare con fiducia, ai professionisti. Facciamo parlare i documenti del “nemico”, che possono dirci molto, senza fabbricare narrazioni che lascio al potere e denuncio per tali. Più che delle mascherine dovremmo preoccuparci di diffondere le opportune conoscenze acquisite e diffonderle, anche casa per casa.

Mario Pluchino

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