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Informazioni sulla sicurezza della Casa d’Italia di Zurigo

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Risposta del Console Alaimo all’articolo “Notizie circa una sventata occupazione della Casa d’Italia di Zurigo” di Gerardo Petta, apparso il 16 gennaio 2019

Gentile Direttore,

mi riferisco all’articolo apparso sull’edizione de “La Pagina” del 16 gennaio 2019 dal titolo: “Notizie circa una sventata occupazione della Casa d’Italia di Zurigo”. Dopo la sua pubblicazione, diversi connazionali e residenti nella zona hanno preso contatto con il Consolato generale e, a quanto risulta, anche con la Polizia di Zurigo, per manifestare legittima inquietudine.

Desidero precisare che, a quella data, non si era verificata alcuna occupazione, o tentata occupazione, dell’edificio; la notizia, data peraltro senza che venissero precisate le informazioni e le fonti delle quali l’autore era in possesso, è pertanto destituita di ogni fondamento. L’autore dell’articolo sembra piuttosto riferirsi all’intervento che reparti della Polizia di Zurigo hanno svolto il precedente 9 gennaio, che aveva ben altre finalità.

Un tentativo reale di occupazione si è invece verificato sabato 26 gennaio u.s., quando un nutrito gruppo di giovani, circa 80, verso le ore 15.00, si è introdotto nello stabile con lo scopo di trasformarlo in un luogo di aggregazione e di svolgimento di “attività culturali” per il quartiere. La Polizia di Zurigo, da tempo in allerta, è prontamente intervenuta in forze e già alle ore 16.30 gli stessi giovani lasciavano lo stabile senza creare ulteriori problemi.

Quanto accaduto mi offre l’opportunità per dare ai lettori e all’intera nostra comunità informazioni in merito alla sicurezza dell’edificio demaniale; perché, al pari degli altri stabili disabitati presenti in città, esso è, e continuerà ad essere, oggetto di attenzione da parte di sbandati di varia natura.

Preliminarmente, preciso che le considerazioni che seguono sono svolte d’intesa e con previo assenso la Stadtpolizei di Zurigo.

Dal luglio 2017 la sicurezza dell’immobile di proprietà dello Stato italiano è assicurata proprio dalla Polizia cittadina, con la previsione di misure preventive e repressive, proprio per fronteggiare intrusioni non autorizzate e dar corso ad interventi rapidi di sgombero: trattandosi di un edificio sotto tutela architettonica, la Stadtpolizei ha facoltà di agire con grande rapidità (come previsto nelle “Factsheet Haus Occupations”, facilmente accessibili on line). Quanto accaduto sabato 26 gennaio prova l’effettività e la piena efficacia di tali misure, che hanno consentito all’Autorità di pubblica sicurezza elvetica di riprendere rapidamente il pieno controllo della situazione.

Non sono tuttavia autorizzato a rivelare ulteriori dettagli su tali procedure, perché ciò ne vanificherebbe evidentemente l’efficacia; quanti lo vorranno, se lo ritengono necessario, potranno rivolgersi alla Polizia, che ha manifestato disponibilità a dare ascolto.

Nell’occasione, desidero rinnovare il ringraziamento alla Stadtpolizei di Zurigo per la piena e fattiva collaborazione che ha sempre assicurato al Consolato generale, che trova concreta e quotidiana applicazione anche nell’efficace servizio di vigilanza della Sede consolare, a tutela della nostra numerosa utenza.

Auspico infine che prevalgano atteggiamenti improntati a prudenza e cautela quando si sollevano questioni complesse e delicate quali quelle della sicurezza pubblica, suscettibili di creare un allarme sociale che è interesse di tutti evitare, specie quando si dispone di informazioni assai vaghe, incomplete e non verificate; e senza nulla conoscere circa gli ambiti di competenza e i ruoli delle diverse Autorità coinvolte nella gestione di tale materia.

Il Console

Giulio Alaimo

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4 commenti

vincenzo cutolo 1 February 2019 at 22:55

Non capisco. Se c’è rischio di occupazione dei locali, vuol dire che l’edificio della Casa d’Italia è disabitato e non utilizzato. Anni fa, che io ricordi, quell’edificio ospitava le scuole primarie, un teatro ricco di iniziative, un bar-ritrovo frequentato da moltri Italiani. Che succede?

Rispondi
Maria 2 February 2019 at 01:08

Spero che abbia al più presto un lieto fine , siamo stanchi tutti noi di veder chiusa una cosa bella creata per noi italiani , che amata da tante nazioni , che siano sbrigative le vie burocratiche che non siamo in Italia vogliamo la nostra casaditalia

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Pietro 7 March 2019 at 10:47

Dopo tanta fatica che hanno fatto i nostri connazionali x rendere la casa d’italia a nostra disposizione adesso c’e levate. Che vi pare e’ giusto o non e’ giusto?

Rispondi
Franca lorena Greco 22 April 2019 at 00:25

Ma non hanno ancora finito.i lavori di ristrutturazione??che interessa ha lo stato italiano a pqgare degli affitti sive sono state ubicate le.scuole provvisoriamente..Salvini fai qualcosa!!

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